Diritti umani negli Stati Uniti

I “cambi” stanno per arrivare?

 

27 marzo '09 - Jean-Guy Allard  www.granma.cu

 

 

La giornalista statunitense Amy Goodman,  del sito Democracy Now, racconta come 2000 bambini sono stati rinchiusi in prigione da due giudici corrotti che avevano accettato denaro dalle imprese costruttrici e proprietarie di prigioni private, che si beneficiarono con quelle detenzioni.

 

La Goodman aggiunge :“I giudici Mark A. Ciavarella jr. e Michael  T. Conahan  hanno ricevuto 2.6 milioni di dollari – il prezzo della corruzione – per inviare in carcere dei bambini che nella maggioranza dei casi non avevano nemmeno il denaro per pagare un avvocato.

 

L’industria delle prigioni private  è solo uno dei capitoli dell’enciclopedia non ancora scritta  sulle violazioni dei diritti umani, nell’auto proclamato “paese della libertà”, dove uno su 31 adulti,  cioè 7.2 milioni di persone circa in totale,  è rinchiuso in prigione o vive con il limite di un tipo di libertà condizionata.

 

David Garland, professore dell’Università di New York, Dottore in Sociologia e Diritto, ed esperto in criminalità, riportava di recente che ogni giorno negli Stati Uniti vengono recluse più di due milioni di spersone per via di leggi che ha definito “le più dure di tutto il mondo occidentale”. Questo ha forse a che vedere con i diritti umani?

 

Gli esperti calcolano  attorno a 16000 il numero delle persone che muoiono annualmente in questo paese per fatti di violenza relazionati al narcotraffico, al consumo delle droghe ed ai regolamenti di conti tra le bande.

 

Lo stesso FBI riconosce che  sono stati registrati 1.4 milioni di crimini  violenti nel 2007, con una tendenza che è in continua crescita.

 

 

I DIRITTI STILE WALL STREET

 

 

L’attuale crisi finanziaria ha smascherato gli “artisti dei diritti umani”, come il Mago di Wall Street,  Bernard Madoff, che ha rovinato le sue vittime estorcendo loro 50 milioni di dollari e Sir Robert Allan Stanford, un distinto signore del Regno Unito, che ha malversato  8.000 milioni di dollari: nessuno si deve preoccupare per la sorte di questi due personaggi, perchè sapranno comprarsi un castigo “soft” o “light”, degno del loro status sociale.

 

Milioni di persone sono restate senza casa perchè sono cadute nelle trappole bancarie che promettevano soluzioni magiche per evitare la rovina. Tutti hanno creduto di poter sopravvivere alle incoerenze del sogno americano, pagando unicamente gli interessi di un’elevatissima ipoteca della propria casa.

 

Pochi giorni fa Rajesh Mirchandani, corrispondente della BBC a Los Angeles, ha raccontato che negli esclusivi quartieri di Santa Barbara, dove le case più umili valgono  milioni di dollari, di pomeriggio giungono automobili che stazionano in differenti angoli. In ogni macchina ci sono borse con oggetti personali. Di fronte a case immense che hanno anche troppe stanze, “questi sono gli altri abitanti di Santa Barbara”, le persone che hanno perso le loro abitazioni come conseguenza del sistema ipotecario.

 

Però nel concetto  strampalato del Dipartimento di Stato, questi casi non riguardano i diritti umani.

 

 

SANITÀ GRATUITA: LE LEZIONI DELL’IMPERO

 

 

Nel settore della sanità, tema fondamentale quando si parla di diritti umani, il Dipartimento dei Servizi Umani e della Salute del paese, dove decine di migliaia d’afro-americani sono stati abbandonati alla loro sorte a New Orleans  sommersa, ha appena confessato che la scheletrica associazione governativa sta marciando vero il collasso, al ritmo crescente della crisi.

 

Secondo il comunicato emesso alla fine di febbraio dalle autorità del Programma Nazionale, il costo dell’assistenza medica raddoppierà prima del 2017, raggiungendo un ammontare di 4.3 milioni di milioni di dollari(bilioni).  Più di quattro milioni di nordamericani hanno perduto l’assicurazione sulla salute come conseguenza della crisi economica, un totale in continuo aumento, ha rivelato il Centro per il Progresso statunitense,  che simultaneamente ha precisato che il numero dei cittadini senza copertura medica cresce di 14.000 al giorno.

 

 

DIRITTI POLITICI: LA RIFORMA

CHE NON GIUNGE MAI

 

 

I diritti politici dei nordamericani s’illustrano con uno dei sistemi elettorali più complessi, incomprensibili e incongruenti del pianeta.

 

La gran maggioranza assoluta delle vittime delle innumerevoli operazioni di frode sono negri, latini o membri di minoranze razziali. In Florida, più del 30% degli uomini neri non può votare perchè ha precedenti penali, dice il Washington Post, che stima in più di sei milioni il totale delle persone che contate più d’una volta nelle liste elettorali. 

 

Gli anni di Bush hanno fatto a  pezzi i diritti più elementari d’espressione con la vigilanza generalizzata delle attività politiche, un’onnipresenza del FBI e del Dipartimento di Sicurezza della Patria, che dispone dal mese di luglio scorso d’una nuova legislatura sulle intercettazioni governative delle comunicazioni.

 

 

PARLIAMO DI SESSO

 

 

Il serissimo sito web di statistica Top Ten Reviews, conferma che gli Stati Uniti producono l’89% di tutto il materiale pornografico prodotto nel mondo, valutato almeno un bilione di dollari. La stessa fonte situa in 13 bilioni di dollari le entrate dell’insieme dell’industria elegantemente chiamata “del divertimento per adulti”.

 

Di recente il FBI ha arrestato Rafael “Marco” Bernabé Caballero, di 34 anni, residente a Miami Beach, che obbligava le donne immigranti povere a lavorare come prostitute in una vasta rete estesa tra Detroit,  Chicago, Minneapolis, Cleveland, sino a Washington DC.

 

Il 20 febbraio ultimo, afferma la Associated Press, la Polizia Federale ha riscattato almeno 45 adolescenti presunte prostitute, alcune di 13 anni, in una rete nazionale. In tre notti gli agenti federali hanno arrestato più di 50 presunti prosseneti. Le prostitute adolescenti incontrate dagli agenti avevano un’età tra 13 e i 17 anni.

 

Forse, in accordo con i criteri del Dipartimento di Stato, anche questi fatti non riguardano il tema dei diritti umani.

 

 

TORTURA: IL CAMBIO È ANCORA LONTANO

 

 

Il 24 febbraio scorso, un comunicato dell’Unione Americana per le Libertà Civili - ACLU la sigla in inglese - ha sgomentato d’orrore il mondo rivelando alcune delle tecniche d’interrogatorio utilizzate in Iraq, Afghanistan e a Guantánamo, dalle truppe d’occupazione nordamericane.

 

Il comunicato descrive in questi termini com’è stato torturato  un prigioniero iracheno nella denominata “Disco”, del Complesso delle Forze delle Operazioni Speciali, nell’aeroporto di Mosul. 

 

La tortura consisteva nel riempire la sua tuta di ghiaccio, poi bagnarlo con un tubo per annaffiare e farlo stare in piedi per periodi prolungati, a volte davanti ad un condizionatore d’aria; farlo sdraiare e costringerlo a bere acqua sino a quando s’affogava, vomitava e cominciava a tossire;  picchiare la sua testa contro una piastra d’acciaio molto caldo mentre era incappucciato e obbligarlo ad alzare ripetutamente le gambe  con sacchi di ghiaccio legati alle caviglie  prendendolo a calci quando non ce la faceva più.

 

Il nuovo Capo della CIA, León Panetta, ha appena confermato l’impegno della nuova amministrazione di continuare con varie politiche proprie dell’amministrazione Bush, nella sua detta “guerra contro il terrorismo”.

 

Panetta assicura che continueranno gli attacchi con gli aerei senza equipaggio - telecomandati – sul Paquistan,  quelli che provocano centinaia di vittime tra i civili  e che continuerà la pratica della detta “resa”, che consiste nel sequestro di sospetti stranieri, con il loro invio  in paesi dove si può contare su chi li piegherà, senza  scrupoli umanitari.

 

 

IMMIGRAZIONE: RETATE A QUOTE

 

 

Parlando dei diritti degli immigranti, cosa diranno i grandi capi di Washington su come gli agenti del Servizio d’Immigrazione e Dogana - ICE la sigla in inglese - realizzano le retate degli illegali senza documenti nei luoghi pubblici, come i mercati di alimenti, per raggiungere la loro quota di 1.000 arresti a gruppo? ´

 

Gustavo Torres, direttore dell’organizzazione comunitari Casa del Maryland, ha rivelato pochi giorni fa che uno squadrone del ICE ha arrestato 24 persone in una sola occasione, in un negozio della catena Seven Eleven,  basandosi su “apparenze ispaniche”. 

 

La relazione del Dipartimento di Stato  che s’interessa tanto di Cuba e del Venezuela, non parla di queste cose...

Giungeranno i cambi promessi nel paese della libertà, che con tanta prepotenza determina “quel è buono e quel che è cattivo nel mondo?