Dopo l’11 settembre del 2001


Le torture e le prigioni

segrete...rimangono tali

 

15 settembre '09 -  www.granma.cu

 

La CIA non renderà pubblici i documenti sul ruolo del governo Bush nelle torture e le prigioni segrete, perchè la CIA rifiuta di divulgare una serie di documenti chiave sul programma delle torture e sulle prigioni segrete.

 

L’annuncio è stato fatto come risposta ad una denuncia giudiziaria del caso, presentata della Unione per le Libertà Civili negli Stati Uniti, ACLU.

 

La CIA sostiene che la divulgazione d’informazioni sulle dette “tecniche d’interrogatorio incrementate”, (le torture), sarebbe rischiosa per la sicurezza nazionale, esponendo le fonti ed i metodi classificati d’intelligenza.

 

Il rifiuto è avvenuto una settimana dopo che il Dipartimento di Giustizia aveva reso pubblico un rapporto sulle torture nelle prigioni all’estero, iniziando  un’investigazione sulla condotta degli interrogatori dell’Agenzia.

 

La detta investigazione è stata criticata perchè si centra nelle operazioni di basso livello e non nei funzionari del governo di Bush, che avevano autorizzato le pratiche implementate per queste operazioni. 

 

I documenti che la CIA vuole mantenere segreti potrebbero offrire molte informazioni sul ruolo del governo di Bush e tra questi s’incontrano le autorizzazioni del presidente George W. Bush, dopo il settembre del 2001, per  mettere in carcere i prigionieri della CIA all’estero, come i dispacci tra funzionari della CIA sulle prigioni segrete e per i loro superiori a Washington, come i memorandum scritti da avvocati della CIA sulla legalità delle operazioni.

 

Alex Abdo, del Progetto di Sicurezza Nazionale della ACLU, ha dichiarato: "Il governo di Obama deve [...] divulgare tutti i documento  cruciali che possono fare più luce sulle origini e lo sviluppo del programma di torture del governo di Bush. Il pubblico degli Stati Uniti ha il diritto di conoscere tutta la verità sulle torture che sono state praticate a suo nome.