Cuba difende la necessità della

cooperazione internazionale con Haiti

 

Nazioni Unite 7 aprile '09 - www.granma.cu

 

 

Cuba ha denunciato oggi che quando all’ONU si affronta la situazione di Haiti si minimizza l’attenzione urgente che necessitano i gravi problemi strutturali, economici e sociali che colpiscono questo paese.

 

Intervenendo nel dibattito su Haiti al Consiglio di Sicurezza, l’ambasciatore Abelardo Moreno ha segnalato che in queste discussioni l’attenzione si centra sulle cosiddette questioni di sicurezza.

 

Questo paese caraibico è uno degli esempi più chiari delle nefaste conseguenze del colonialismo e del neocolonialismo, dell’ingiusto ed emarginante ordine internazionale attuale e del continuo interventismo che ha segnato la sua avventurosa storia, ha detto il diplomatico.

 

L’Ambasciatore ha riconosciuto che dall’istituzione nel 2005 della Missione di Stabilizzazione dell’ONU ad Haiti (MINUSTAH) la situazione è migliorata, ma ha affermato che non c’è stata né ci potrà essere una soluzione militare per la questione di Haiti.

 

Quasi l’80% degli haitiani vive nella povertà, la metà della popolazione attiva è senza lavoro, la speranza di vita non arriva a 52 anni e l’analfabetismo colpisce il 48% dei cittadini, ha spiegato. Ha aggiunto che il numero di malati di HIV è maggiore di tutti gli stati dei Caraibi e quasi la metà della popolazione è denutrita.

 

A questa situazione si aggiunge che lo scorso anno Haiti è stata colpita da quattro uragani e tempeste tropicali con un gran numero di vittime e danni per 2mila milioni di dollari, il 15% del suo Prodotto Interno Lordo, ha aggiunto.

 

Moreno ha fatto anche riferimento alla collaborazione cubana con Haiti dal 1998 nel settore della sanità, sia sul campo che nella preparazione di medici haitiani a Cuba. Ha segnalato che oggi studiano gratuitamente a Cuba oltre 600 borsisti haitiani, dei quali 500 legati a specialità della salute, mentre i diplomati sono oltre 800.

 

Ha menzionato, inoltre, l’utilizzo del Programma d’Alfabetizzazione cubano “Io sì che posso”, con cui, fino ad ora, 160490 haitiani hanno imparato a leggere e scrivere.

 

Quello che attualmente Cuba fa per Haiti è appena un modesto esempio di quanto potrebbe farsi in questa nazionale con la collaborazione e l’assistenza internazionale, soprattutto di quegli stati con maggiori risorse finanziarie ed economiche, ha concluso.

 

 

Estaban Lazo ha ricevuto una

delegazione di ministri di Haiti

 

5 marzo '09 - www.granma.cu (PL)

 

Il vicepresidente cubano Esteban Lazo ha ricevuto una delegazione di ministri di Haiti, che realizza una visita di lavoro nell’isola dal 1º marzo.

 

I titolari di Salute pubblica, Alex Larsen, degli Interni e Collettività Territoriali, Paul Antoin Bien Aimé, e di Gioventù, Sport e  Servizio Civico, Evans Lescouflair, integrano il gruppo haitiano.

 

Durante l’incontro, trascorso in un clima cordiale ed amichevole, le due parti hanno espresso soddisfazione per lo stato attuale delle relazioni bilaterali ed hanno auspicato un ampliamento e rafforzamento, soprattutto nel terreno della collaborazione.

 

Inoltre hanno passato in rivista le differenti voci nelle quali Cuba coopera con Haiti, soprattutto nella sanità.

 

Lazo ha segnalato i vincoli storici che uniscono le due nazioni ed ha  espresso la disposizione del governo cubano di continuare ad aiutare il popolo di Haiti nella sua lotta contro la povertà e il sottosviluppo.

 

Inoltre ha chiesto di trasmettere un cordiale saluto al presidente René Preval ed ai suoi compatrioti.

 

La delegazione haitiana  è giunta in Cuba domenica 1 marzo, guidata dal ministro degli esteri, Alrich Nicolas, per svolgere un intenso programma di lavoro. Il piano include diverse riunioni con i dirigenti cubani, visite a luoghi storici e d’interesse economico ed incontri con gli studenti haitiani.

 

I ministri di Haiti hanno visitato anche la città di Santiago.