La "lupa feroce" e la

 

corruzione a Miami

 

 

 

 

25 febbraio '09 - Roberto Pérez Betancourt www.granma.cu (AIN)

 

 

La rappresentante federale per la Florida Ileana Ross-Lethinen è stata coinvolta nello scandalo che unisce truffa e corruzione del magnate Robert Allen Stanford.

 

In realtà, l’avaro comportamento della Ross-Lethinen è ricorrente, se prendiamo il considerazione il suo curriculum di usufruttuaria della lucrativa industria della controrivoluzione cubana.

 

La Ross-Lethinen appare tra i vari congressisti beneficiati nelle loro campagne elettorali con "donazioni" che ammontano a circa due milioni di dollari, provenienti da enti ed agenti riconducibili al multimilionario Allen Stanford, da poco localizzato dagli agenti dell’FBI statunitense.

 

Il Centro per la Politica Responsabili (CPR), che definisce gli interessi dei contribuenti nordamericani, ha precisato gli obiettivi di chi fa arrivare soldi ed altre prebende a funzionari e politici per comprare voti ed influenze.

 

Questo è un settore di mercenari dal colletto bianco, protetto da un’apparente rispettabilità per accrescere i loro patrimoni in cambio di favorire progetti legislativi che non hanno nulla a vedere con le necessità degli elettori, ma sì con i guadagni di chi paga per questi "favori".

 

Alles Stanford, la società d’investimenti e la banca che portano il suo cognome, sono stati oggetto di richieste di risarcimenti per la vendita di certificati bancari per 8mila milioni di dollari, che è stata definita come una "truffa di mass in corso".

 

Secondo la rivista specializzata Forbes, Stanford occupa la posizione 605 tra le persone più ricche del mondo.

 

Il quotidiano Diario Las Americas, di Miami, ha rivelato i benefici monetari ricevuti da dette relazioni dalla signora Ross, mentre i giornalisti locali cercano di minimizzarli, spiegando che "erano solo 2mila dollari", in relazione all’alto potenziale destinato all’acquisto di conoscenze politiche.

 

In realtà, il traffico di influenze, a cui tradizionalmente si presta la rappresentante dal suo scranno del Congresso, le risulta molto più lucrativo, come ai suoi colleghi, i fratelli Lincoln e Mario Díaz-Balart, con i quali forma il trio più attivo nella difesa del fondamentalismo anticubano negli Stati Uniti.

 

A Miami si parla dei 10mila dollari che l’ex leader repubblicano della Camera Bassa, Tom De Lay, ha dato a Mario per l’illegale finanziamento della campagna elettorale.

 

De Lay ha dovuto rinunciare alla leadership del suo partito dopo lo scandalo per corruzione, che ha incluso l’accettazione di fondi con numerosi zeri, provenienti da corporazioni farmaceutiche, a cambio di leggi che le favorivano.

 

La coincidenza di opinioni politiche all’ora di votare tra De Lay ed il trio dei Diaz Balart più la Ross-Lethinen, sempre al di sopra del 90%, evidenza che la solidarietà in parlamento non è stata gratis.

 

Sebbene i congressisti anticubani sono stati rieletti alla scorsa tornata, la forte opposizione che hanno affrontato da parte di rivali dallo scarso patrimonio e visibilità – fattori chiave nel sistema elettorale nordamericano – ha dimostrato che la loro influenza sulla vita della Florida è in franca decadenza.

 

Anche la cosiddetta "lupa feroce" ha guidato piani aggressivi contro Cuba, ha diretto la campagna per mantenere a Miami il bambino Elian Gonzalez e si è sempre espressa a favore di terroristi dello stampo di Luis Posada Carriles e Orlando Bosch Avila, autori del sabotaggio di un aereo della Cubana de Aviacion nel 1976.

 

Il più recente scandalo che ha visto coinvolta la signora Ross-Lethinen non è stato l’unico, ma l’ennesimo tra i molti che rivelano la natura del suo comportamento delittuoso.