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Cile: partita brigata medica cubana per

prestare soccorso alle vittime del terremoto

 

2 marzo 2010 - www.granma.cu  Radio Habana Cuba

 

Una brigata medica cubana è partita per il Cile, dove offrirà  cure alle vittime del terremoto che ha scosso la nazione sud americana lo scorso sabato.

 

La brigata, composta da 27 persone, è stata salutata a l’Avana dal ministro cubano della Salute, José Ramón Balaguer, e dall’ambasciatore di quel paese nell’isola caraibica, Gabriel Gaspar.

 

Il contingente è composto da 11 medici di differenti specialità, tra loro, medicina generale integrale, terapia intensiva, chirurgia, ortopedia, medicina interna e anestesia; inoltre, compongono il gruppo, infermieri per terapie intensive, strumentisti, tecnici di raggi x, di farmacia, elettro medicina e banca del sangue.

 

Il titolare della Salute ha ricordato che la partenza del personale cubano verso il Cile costituisce un fatto storico, per la sua grandezza e trascendenza ed il suo elevato senso di solidarietà umana.

 

Ha ricordato che la nazione sorella ha sofferto un forte terremoto, nel 1960, ed immediatamente fu il personale cubano ad aiutare questo popolo.

 

“Questo è la Moncada, il Granma,  Girón di voialtri che godete della fiducia di Fidel, di Raúl e di 11 milioni di cubani, ha dichiarato Balaguer dopo la consegna dell’Insegna Nazionale al dottor Juan Carlos Andux, Capo  del gruppo internazionalista della sanità.

 

Il Ministro ha considerato che: “Dare un aiuto umanitario  al popolo cileno in questi difficili momenti è un compito onorevole e sappiamo che possiamo fidarci di voi”.

 

“Mostreremo il nostro spirito di umanesimo, solidario e internazionalista, come  ci ha insegnato il nostro comandante in Capo, Fidel Castro, con la premessa che “un mondo migliore è possibile” e dobbiamo contribuire a costruirlo”, ha detto  Andux, che è un Medico Generale  Integrale nel Policlinico Rampa, nella capitale cubana.

 

In una dichiarazione  alla AIN, Marcia Cobas, vice ministra di Salute Pubblica, ha informato che la Brigata, nella quale ci sono dottori e tecnici di 9 province, è stata formata  in meno di 10 ore, “un vero record nell’organizzazione di questo tipo dei gruppo medico solidale”, ha  precisato.

 

“Loro non conoscono ancora la destinazione in Cile, che sarà decisa dalle autorità quando giungeranno  là”, ha detto  Elis Alberto González Polanco, direttore dell’Unità Centrale di Collaborazione Medica cubana.

 

Un totale di 11 medici di varie specialità, 6 infermieri e lo stesso numero di tecnici integrano questo collettivo che porta con sè il proprio vettovagliamento con tende da campo, strumenti, medicinali e il proprio cibo. Tutto questo viaggerà in due aerei cubani.

 

Balaguer ha evidenziato l’importanza del Contingente Internazionale dei Medici Specializzati in Situazioni di Disastri e Gravi Epidemie di Cuba "Henry Reeve", che è  un simbolo di solidarietà.

 

Ha sottolineato il lavoro dei suoi componenti in  Haiti  - paese caraibico distrutto da un potente sisma il passato 12  gennaio - come conseguenza del quale più di 200mila persone hanno perso la vita.

 

La brigata medica con esperienza in Cina, Pakistan, Guatemala, Indonesia y Bolivia – si è unito col resto del personale sanitario, che collabora, da vari anni con la nazione caraibica.

 

Dopo il terremoto, in Haiti, i medici cubani hanno realizzato migliaia di visite, eseguiti centinaia d’interventi chirurgici, assistito casi di ostetricia e ginecologia.

 

Attualmente lavorano ad evitare scoppi di epidemie quali malaria e dengue mediante una campagna antivettoriale ed educativa igienico - epidemiologica.

 

Partecipano anche nel recupero della salute mentale della popolazione, principalmente quella infantile, la più colpita dal sisma, che ha lasciato migliaia di bimbi orfani.