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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI

 

Un nuovo gruppo rinforza la

Brigata Medica Cubana in Haiti

 

20 dicembre 2010 - J.D.NUSA PEÑALVER  www.granma.cu

Un nuovo gruppo di 62 cooperanti cubani, che integrano il Contingente Internazionale "Henry Reeve" di Medici Specialisti in Situazioni di Disastri e Gravi Epidemie, assieme a 13 medici laureati nella Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM), è giunto a Puerto Príncipe, la capitale di Haiti, per incorporarsi alla Brigata Medica Cubana (BMC) nella lotta contro il colera in questo paese.

 

Nell’aeroporto internazionale Toussaint Louverture, Lorenzo Somarriba López, viceministro cubano di salute e coordinatore generale della BMC, con altri funzionari, ha ricevuto questo quarto gruppo compreso nell’impegno di 300 medici e infermiere  addizionali  annunciato dal nostro Comandante in Capo, Fidel Castro, per aiutare il Governo haitiano ad affrontare la grave epidemia.

 

Con questo nuovo rinforzo, la BMC conta ora su un totale di 1.160 integranti, includendo 131 medici laureati nella  ELAM di 24 paesi latinoamericani, Stati Uniti e Africa.

 

I cooperanti cubani, sino a venerdì 17, avevano assistito nelle  50 unità e centri di trattamento del colera, di cui sono responsabili, 38311 haitiani, dei quali  12366 minori di 15 anni, lamentando la morte di 267 persone, con un basso tasso di mortalità dello 0.7%.

 

Per la BMC la situazione più complicata si localizza nella comunità di Anse du Hainault, nel dipartimento di Grande Anse, ubicato nel sud del paese (all’estremo della penisola), sin dove è giunta la malattia già diffusa in tutto il paese e responsabile del contagio di 112330 haitiani, dei quali 2478 sono morti.

 

Ad Anse du Hainault, dove sono stati riportati 755 casi, i collaboratori cubani della sanità hanno montato un nuovo centro per il  trattamento del colera, con 50 letti, che sta già ricevendo i primi pazienti.

 

 

INFERMIERE CUBANE

IN PRIMA LINEA

 

 

“Vengo a dare il mio granello di sabbia al popolo  haitiano per contribuire a prevenire e detenere la propagazione di questa malattia”, sono state le prime parole giungendo a Port au Prince della diplomata in infermeria  Eneida María Cobo Rodríguez, di Camagüey, che era già stata nella sua prima missione sanitaria  ad Haiti il 17 dicembre del 2006 per un periodo di due anni.

 

Anche le infermiere Luisa María Leonard Pérez, di Matanzas, e Yosleidy Méndez Santana, di Pinar del Río, hanno dichiarato che non  tralasceranno gli sforzi per salvare vite e svolgere un lavoro preventivo nelle località più appartate della geografia haitiana.

 

Il medico Aldo Ponce Vargas, del Perù, laureato nella ELAM, ha dichiarato il suo orgoglio di lavorare assieme alla  BMC, "perchè nella ELAM ci hanno formato per aiutare le popolazioni necessitate come quella di Haiti". Ed ha ricordato che anche nel suo paese si commenta  ancora dolorosamente l’epidemia di colera che fece soffrire il paese nel 1991.

 

 

I cooperanti cubani hanno montato un 

importante centro di trattamento del colera

 

13 dicembre 2010 - J.D.NUSA PEÑALVER  www.granma.cu

 

La Brigata Medica Cubana (BMC) in Haiti ha terminato il montaggio di tende in tempo record per un Centro di Trattamento del colera con 100 letti nel popoloso suburbio della capitale di Carrefour (Kafou in creolo), con circa 400000 abitanti e situato sul pendio di una collina a circa 20 Km. da Porta au Prince.

 

Il nuovo centro conta su 32 collaboratori cubani e dispone di sette aree per il trattamento integrale del malato di colera.

 

Kafou è considerato la porta d’entrata a sud della capitale, e la direzione della Brigata ha aperto questa Unità Medica di fronte all’eventualità della propagazione che l’epidemia di colera si manifesti con forza nell’area dov’è concentrata la popolazione, tra le più marginali della nazione, con pessime condizioni igienico ambientali.

 

L’epicentro del devastante terremoto di 7,0 nella scala di Richter, che colpì Haiti il 12  gennaio scorso, provocò a Kafou, che in creolo significa "incrocio", enormi danni alle infrastrutture, ed in particolare alle abitazioni, oltre al collasso del sistema di evacuazione delle acque residuali e della raccolta di rifiuti Molti dei poveri abitanti  raccontano d’aver dovuto sopportare stoicamente gli orrori  del passato con i  tristemente celebri Tonton Macoutes (unità paramilitari), le eccentricità della tirannica dinastia di Papa e Baby Doc Duvalier; terremoti, uragani e adesso il colera.

 

Con quella di Kafou, la Brigata ha in piena operatività 38 unità di trattamento del colera, istituzioni  sanitarie  adattate per affrontare la malattia e  nove Centri di Trattamento, nei quali, sino a domenica 12, sono stati assistiti   34309 pazienti, dei quali 11181 minori di 15 anni, con un basso tasso di mortalità  dello  0,75%, grazie alle attenzioni dei cooperanti della salute cubani, che non si separano dai loro malati, nemmeno un istante, e tentano tutto per salvare loro la vita.

 

Tra i  20 Centri del Trattamento del Colera che Cuba vuole montare in Haiti sono già in funzione quelli di Mirebalais, Hinche, Saut d’Eau, L’Estere, Plateau, Plaine du Nord, Belladere, Plaissance e ora Kafou. Si lavora nella localizzazione e il montaggio di altre 11 posizioni di questo tipo.

 

Il Ministero di Salute Pubblica e Popolazione haitiano ha riportati che sino ad oggi sono state colpite dal colera 97595 persone tra le quali  2193 sono morte con un tasso di mortalità del  2,3%.

 

 

NUOVI GRUPPI DELLA

BRIGATA  HENRY REEVE

 

 

Domenica 12 è arrivato  all’aeroporto internazionale Toussaint Louverture, di Port au Prince, il terzo  gruppo de 56 membri del Contingente Internazionale di Medici Specializzati in Situazioni di Disastri e Gravi Epidemie "Henry Reeve",  parte dei 300 collaboratori addizionali inviati  dal Governo cubano per aiutare le autorità haitiane ad affrontare l’epidemia.

 

Con questi collaboratori, la BMC sparsa in tutta la geografia haitiana, somma  un totale di 1063 membri.