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LIBERTÀ PER I CINQUE EROI

 

 

VI COLLOQUIO INTERNAZIONALE


Per la Libertà dei  Cinque

e contro il terrorismo

 

 

21 novembre 2010 - www.granma.cu

 

 

 

Dichiarazione Finale:

 

I Colloqui realizzati ad Holguín da 6 anni hanno marcato l’importanza e la crescente solidarietà che questa colossale ingiustizia contro i Cinque  www.antiterroristas.cu suscita in migliaia di amici solidali.

Sono già trascorsi dodici anni d’ingiusta e crudele reclusione.

 

Collettivamente le condanne dei nostri Cinque Fratelli oggi sommano due ergastoli più 99 anni di prigione. I ricorsi legali stanno per terminare.

 

Non sono stati concessi i visti multipli ai gruppi di familiari, nè tantomeno i visti  umanitari per Olga e Adriana.

 

Mentre i Cinque scontano reclusi ingiuste condanne, noti terroristi internazionali ricevono omaggi nelle università di Miami, come Orlando Bosch Ávila;  Luis Faustino Posada Carriles sarà giudicato solamente per aver mentito alle autorità dell’immigrazione e non perchè è un terrorista e responsabile della morte di migliaia di esseri innocenti.

 

Le dichiarazioni  recenti del terrorista internazionale Francisco Antonio Chávez Abarca, la mano destra di Luis Faustino Posada Carriles, detenuto in Venezuela lo scorso 1º luglio e quindi estradato a Cuba, rivelano i piani contro l’Isola, contro il  Venezuela e contro i paesi della regione, che si organizzano in totale impunità nel territorio degli Stati Uniti. 

 

La mancanza di una risposta alla richiesta d’estradizione del criminale Luis Posada Carriles del Venezuela, presentata più di cinque anni fa dal governo bolivariano, ed il rifiuto d’estradare all’Argentina Roberto Guillermo Bravo, autore dell’assassinio di 16 prigionieri politici, ci dimostra nella sua reale dimensione il governo degli Stati Uniti, che manca di morale per parlare di diritti umani, di lotta contro il terrorismo.

 

Il Governo degli Stati Uniti mantiene ingiustamente in prigione i Cinque da più di dodici  anni, mentre i terroristi camminano liberi per le strade di Miami.

 

Il caso dei  Cinque è assolutamente politico e solo la solidarietà internazionale riuscirà ad ottenere il loro ritorno in Patria e nel seno delle loro  famiglie.

 

Siamo coscienti dell’urgenza della tappa in cui ci troviamo Per questo è fondamentale intensificare le azioni negli ultimi due anni della prima amministrazione di Obama.

 

Dobbiamo lavorare più uniti che mai e moltiplicare le azioni tra migliaia di mani che, come un unico pugno si alzano e formano i più di 330 Comitati solidali per la Liberazione dei Cinque in 111 paesi.

 

I più di 300 delegati di 50 paesi che partecipano a questo VI Colloquio Internazionale per la Libertà dei  Cinque e contro il Terrorismo convocano a:

 

1. Ampliare il lavoro con parlamentari, sindacalisti, religiosi, personalità e movimenti sociali; estendendolo ai loro omologhi negli Stati Uniti. Sollecitare  dichiarazioni  del Parlamento Europeo, Parlacen e Parlatino. Utilizzare le differenti risoluzioni, mozioni ed altri documenti che sono già stati approvati da parlamenti precedentemente.

 

2. Utilizzare il documento recentemente emesso da “Amnesty International” sui  Cinque in tutte le opportunità che si credano convenienti; in particolare va inviato a membri del governo e dell’amministrazione degli Stati Uniti; lo stesso va fatto con la decisione del Gruppo di Lavoro sulle detenzioni arbitrarie delle Nazioni Unite.

 

3. Continuare a mobilitare per lo sviluppo delle giornate internazionali di solidarietà con i Cinque del 12 settembre (anniversario dei loro  arresti) all’8 ottobre, segnalando il 6  ottobre dichiarato da Cuba “Giorno delle vittime del terrorismo di Stato”;  e l’8 giugno anniversario dell’ingiusto verdetto di colpevolezza dei Cinque.

 

4. Creare nuove forme di comunicazione  par far sì che la verità giunga a tutti e a tutte, e ampliare la divulgazione del caso dei Cinque nei più vasti settori sociali.

 

5. Realizzare a Washington una conferenza internazionale che convochi personalità degli Stati Uniti e si  differenti paesi, che domandino al Presidente Obama:

• Di fare uso delle sue facoltà legali e costituzionali e rendere la libertà ai Cinque.

• Porre fine al blocco genocida contro Cuba.

• Rispettare la volontà dei popoli del mondo.

• Accettare le proposte delle autorità cubane di firmare accordi per affrontare il flagello del terrorismo.

 

6. Esigere la consegna dei visti multipli per tutti i familiari ed in particolare per Olga Salanueva e Adriana Pérez. Fare un appello alla Commissione Internazionale per il Diritto alle Visite Familiari; a Michelle Obama nella sua doppia condizione di donna e di madre; e continuare a stimolare le iniziative e le azioni  dei Comitati.

 

7. Diffondere e stimolare la domanda di libertà per i Cinque, da parte di artisti, personalità e leader d’opinione, attraverso le loro relazioni con mezzi della stampa scritti, radiofonici , televisivi e mezzi alternativi, mediante manifesti, cartoline, lettere, telefonate, stampati, filmati, sia a livello locale, che nazionale e internazionale.

Identificare un cantante conosciuto, che sia disposto a scrivere una canzone sui Cinque e a cercare cantanti di differenti luoghi del mondo che la interpretino a loro volta.

 

8. Organizzare conferenze sul caso dei Cinque nelle università nordamericane ed in altre con giuristi conosciuti.

 

9. Mantenere informata “Cubainformación” ed altri mezzi che ci sostengono sulle azioni che si realizzano, per permettere d’appoggiarsi mutuamente nelle campagne.

 

10. Incrementare l’utilizzo delle reti sociali, come twitter, facebook, blogs, posta elettronica,  radio comunitarie, canali di TV e Internet e scambiare e socializzare il nostro lavoro.

 

11. Convocare dimostrazioni, concerti, opere di teatro, esposizioni, concorsi e attività che denuncino il caso e reclamino la solidarietà da tutti gli spazi culturali possibili. Stimolare azioni sportive, come maratone, partite di baseball o calcio, tra l’altro.

 

12. Denunciare l’impunità e la doppia morale di un governo che si dice in lotta contro il terrorismo, mentre ospita e protegge  terroristi internazionali come Luis Faustino Posada Carriles e Orlando Bosch Ávila. Esigere che termini l’impunità, la disgregazione delle organizzazioni terroriste con sede a Miami; ed il processo e castigo per gli  assassini dei nostri popoli.

 

13. Riprodurre il documentario “Ragioni di Cuba” che contiene le dichiarazioni del terrorista internazionale Francisco Antonio Chávez Abarca, per denunciare le forme di terrorismo contro Cuba e contro i nostri popoli.

 

14. Utilizzare la digitalizzazione della nuova grafica per i Cinque, per accrescere la loro riproduzione nei  differenti paesi.

 

15. Fare un appello nel Festival Mondiale della Gioventù e gli  Studenti, che si svolgerà in Sudafrica come sostegno della demanda universale per ottenere  che il Presidente Obama liberi immediatamente e senza condizioni i Cinque Eroi Cubani.

 

“Basta con l’ingiustizia. Libertà subito!”

 

Holguín. Cuba - 20 novembre del 2010

“Anno 52 della Rivoluzione”.

 

LIBERTÀ PER I CINQUE EROI

 

Obama può e deve

 

riparare l’ingiustizia

 

 

19 novembre 2010 - Germán Veloz Placencia www.granma.cu

 

 

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, deve ordinare l’ immediata ed incondizionata scarcerazione dei Cinque combattenti  antiterroristi cubani che  sono sempre ingiustamente reclusi nelle prigioni di  questa nazione, ha affermato Ricardo Alarcón de Quesada, presidente dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, in un messaggio inviato ai più di 300 partecipanti al VI Colloquio Internazionale per la liberazione dei Cinque e contro il terrorismo.

 

Obama può e deve riparare l’ingiustiziaQuesto reclamo lo deve perseguitare giorno e notte, senza riposo, senza stanchezza,  ha ricalcato Alarcón nella comunicazione, in cui riconosce che la crescita dell’ondata di solidarietà può influire sulla  coscienza del presidente statunitense sino a forzarlo a correggere l’ingiustizia.

 

Che i criminali confessi Orlando Bosch Ávila e Luís Posada Carriles passeggino per le strade di Miami o ricevano omaggi dalle autorità  locali, prova che negli USA esiste patrocinio al terrorismo e che  Cuba continua ad essere oggetto di minacce terroristiche, ha  denunciato.

 

Nel primo giorno dell’incontro che durerà sino a domenica 21, i delegati hanno passato  in rivista le azioni realizzate a favore dei Cinque,  ratificando la volontà d’incrementare la diffusione della verità, per sommare sempre più persone a questa giusta causa.

 

Tra gli oratori,  Gloria la Riva, presidentessa del Comitato Nazionale degli Stati Uniti per i Cinque, che ha parlato delle investigazioni ancora in corso,  per dimostrare con abbondanti argomenti al mondo che i giornalisti che hanno maggiormente influito negativamente nel caso, erano agenti pagati dalle istituzioni federali.

 

Familiari dei Cinque Eroi, tra i quali  Mirtha Rodríguez e Irma Sehwerert, madri di Antonio Guerrero e René González, rispettivamente,  con  Elizabet Palmeiro, moglie di Ramón Labañino, hanno  ringraziato per il sostegno offerto.