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Bolivia incita l’ONU a dichiarare

l’acqua un diritto umano

 

23 marzo 2010 -  www.granma.cu

 

Evo Morales, presidente della Bolivia, ha esposto ad ABI che l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) deve rafforzare la lotta dei movimenti sociali per dichiarare l’acqua ed i servizi elementari un diritto umano.

 

In una conferenza stampa per il Giorno Internazionale dell’Acqua, il capo di Stato ha segnalato che anche se l’ONU ha realizzato alcuni passi avanti, è necessario avere una Dichiarazione Universale.

 

Il presidente ha segnalato che se il mondo non considera un diritto l’accesso dell’Umanità all’acqua ed ai servizi elementari, sarà sottoposto ad un costante sfruttamento irrazionale delle risorse naturali che metteranno a rischio la sopravvivenza del pianeta.

 

Ha assicurato che per tale ragione ha inviato una Dichiarazione all’ONU per farla approvare nel suo sessantacinquesimo periodo di sessioni. “La Bolivia conosce ed ha esperienza rispetto a questo tema visto che si è proposta come stato di trasformare i servizi elementari, come l’acqua, in un diritto umano e non un affare privato” ha affermato.

 

Si è poi riferito all’importanza della Conferenza Mondiale dei popoli sul Cambio Climatico e dei Diritti della Madre Terra che si celebreranno dal 20 al 22 aprile nella città di Cochabamba, dove si dibatterà su diverse questioni relative al tema.

 

Una conferenza di tre giorni con esperti dell’ONU e scientifici da poco conclusasi a Nairobi, capitale del Kenya, ha attirato l’attenzione urgente globale con enfasi in ambito locale contro la crisi dell’acqua, perché ciò che può essere efficace in una regione del mondo, può non esserlo in un’altra.