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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI

 

 

Per Evo è deplorevole che “un afroamericano

 

discrimini un indio bolivariano”

 

 

23 settembre 2010 - www.granma.cu

 

 

Per il Presidente della Bolivia, Evo Morales, è deplorevole che “un afroamericano discrimini un indio bolivariano”, rispetto alla politica verso il suo paese del Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.

 

“Un nero ed un indio potrebbero lavorare assieme per l’unità del mondo, ma non si può”, ha affermato Morales in una conferenza stampa nella seconda giornata del Summit dell’ONU sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG).

 

Il Presidente boliviano ha criticato la politica delle organizzazioni finanziarie internazionali e del Governo statunitense verso il suo paese che ha ritirato alcune linee di cooperazione, come le preferenze doganali andine “con falsi argomenti”.

 

“Se c’è una politica anti-imperialista, ci saranno sempre punizioni per i Governi, non solo in Bolivia”, ha sottolineato.

 

Morales ha denunciato che negli Stati Uniti, “si sta preparando un possibile intervento in Iran”, paese che ha considerato che “ha diritto a difendersi se è provocato” e che visiterà prossimamente.

 

“Se alcuni paesi si sviluppano o si liberano dall’impero, l’impero mitraglia”.

 

Il Presidente boliviano ha accusato il Fondo Monetario Internazionale (FMI) di essere uno strumento economico e finanziario degli Stati Uniti e ha valutato che c’è bisogno di entità finanziarie internazionali, “ma non ricattatorie”.

 

Rispetto alle aspirazioni della Colombia di formar parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Uniti, Morales ha detto che si tratta di un paese “candidato” degli Stati Uniti, e che “non condivide”.

 

Per quanto riguarda la sua partecipazione al Summit dell’Onu destinato a promuovere lo sviluppo ed eliminare la povertà estrema, ha affermato che “questo dev’essere il millennio dei popoli e non dei Governi”.