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Quasi il 63% dei bambini dell’America

Latina soffre un qualche tipo di povertà

 

2 luglio 2010 - www.granma.cu

 

Quasi il 63% dei bambini e adolescenti della regione soffre un qualche tipo di povertà, cosa che avrà ripercussioni nel loro futuro, secondo lo studio della Commissione Economica dell’America Latina ed i Caraibi (CEPAL) ed il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) diffuso martedì a Santiago de Chile.

 

La ricerca realizzata tra il 2008 e il 2009 prende in conto fattori come la nutrizione, l’educazione, l’accesso ai servizi elementari e ad una casa, così come ai mezzi di comunicazione,

 

“Anche se i bambini in situazione di povertà moderata non soffrono un serio deterioramento delle proprie condizioni di vita, vengono ridotto le loro opportunità future”, osserva lo studio.

 

Gli autori dello studio, Ernesto Espìndola e Marìa Nieves Rico, della Divisione di Sviluppo Sociale della CEPAL, ampliano il concetto di povertà al mancato compimento di almeno uno dei diritti umani, economici, sociali e culturali.

 

“La mancanza di aspettative e la discriminazione che soffrono per essere poveri, non solo lesiona i loro diritti nel presente, ma li lascia anche sugli scalini più bassi della scala sociale, facendo sì che nell’età matura riproducano la precarietà nel loro benessere”, ha spiegato.

 

Il testo considera anche il livello di ingressi delle loro famiglie e la capacità potenziale di queste risorse di soddisfare le necessità più elementari.