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Grandi feste per il bicentenario dell'indipendenza

 

08.04.10 - www.granma.cu

 

Il Venezuela celebrerà il bicentenario delle gesta indipendentiste con festeggiamenti popolari ed il riassestamento di viali, piazze ed altri luoghi, che furono testimoni d’una storia che si continua a costruire anche nella quotidianità.

 

Caracas sta vestendo a festa parchi ed edifici per la commemorazione, la cui giornata principale e centrale sarà il prossimo 19 aprile.

 

La capitale sta dando gli ultimi tocchi, riabilitando spazi pubblici di alto significato, per splendere nella giornata delle celebrazioni, una data che è una pietra miliare di un passato precursore dello spirito emancipatore nel continente.

 

I principali ministeri si sono incaricati di abbellire strade, negozi commerci e vari luoghi in un processo di restauro che terminerà nel mese di luglio.

 

Il ricco programma include, inoltre, la ricostruzione di immobili e l’edificazione di nuovi, come parte della memoria  di 200 anni di lotte libertarie nella nazione sud-americana.

 

Un’altra delle iniziative per festeggiare l’anniversario sarà l’inaugurazione di un monumento nella Piazza del Venezuelano della capitale, ha precisato il ministro di cultura, Francisco Sesto.

 

L’opera di 48 metri d’altezza è concepita rispettando la tradizione artistica di Carlos Raúl Villanueva, massimo esponente del movimento architettonico nazionale.

 

Il ministro Sesto ha spiegato che il colori rosso e nero distingueranno l’insieme metallico, che sarà illuminato di notte.

 

Le celebrazioni non saranno esclusive della capitale, e molte città del  Venezuela omaggeranno la Costituzione del primo governo autonomo, dell’ aprile del 1810, due secoli dopo.

 

L’avvenimento sarà ricordato con una gran festa popolare, ha detto ancora il Ministro e nel mezzo di questi festeggiamenti si svolgerà il IX Vertice dell’Alleanza Bolivariana per i Paesi della Nostra America (ALBA).

 

L’incontro del 19 aprile, ratificherà  l’impegno dei paesi della regione nella lotta per ottenere indipendenza piena.

 

È prevista nell’occasione la partecipazione di rappresentanti di tutti gli stati membri del blocco integrazionista, formato da Venezuela, Bolivia, Ecuador, Nicaragua, Cuba, Dominica, San Vicente y las Granadinas e Antigua y Barbuta.

 

Chávez reitera il carattere radicale

dei cambi iniziati nel 1999

 

05.04.10 - Adalys Pilar Mireles www.granma.cu

 

Il presidente del Venezuela, Hugo Chávez, ha esortato a  trasformare in un grande esercizio di riflessione collettiva le celebrazioni per il Bicentenario dell’Indipendenza della nazione sudamericana.

 

“A partire dal 19 aprile, la data culmine della commemorazione, tutti i venezuelani e le venezuelane devono essere convocati non solo a deliberare, ma anche ad anticipare il carattere di trasformazione sociale profonda e radicale che deve prendere successivamente il nostro attuale processo rivoluzionario”, ha dichiarato.

 

Nella sua  abituale colonna domenicale, “Las líneas de Chávez”, il presidente ha ratificato che è il socialismo è la solo via per i cambi necessari.

 

“ Oltre a tagliare i legami con i quali ci avevano piegato di fronte all’impero yankee, cosa che non abbiamo dimenticato in questi undici anni, oggi si tratta della piena realizzazione delle nostre idee politiche ed emancipatrici, per cambiare la nefasta organizzazione alla quale si appoggiava il lungo ed ancora esistente regime coloniale che ha sofferto il Venezuela”.

 

Lo statista ha allarmato nuovamente sull’esistenza di piani per destabilizzare il paese.

 

“Voglio dire a tutti quelli che continuano a giocare al colpo di Stato, obbedendo agli ordini dell’impero, a coloro che continuano a giocare con la pazienza di un popolo nobile ma anche molto coraggioso, che se oseranno, non mancheranno i febbraio e gli aprile, perchè il nostro è un popolo eroico”.

 

Nelle sue riflessioni ha ricordato le parole del Liberatore Simón Bolívar, quando disse "Questa Patria è Caribe e non una stupida".

 

Il 19 aprile 1810 i nativi venezuelani proclamarono il primo governo proprio e nel secolo successivo, nel febbraio del 1989, i venezuelani furono protagonisti di una manifestazione popolare nota come El Caracazo, considerata il precedente del movimento emancipatore guidato da Chávez.