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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI

 

Il blocco USA pregiudica

 

l’insegnamento a Cuba

 

23 ottobre 2010 - R.M.Yanes www.granma.cu (pl)

L'Educazione risulta essere un altro dei settori fortemente danneggiati a Cuba per l'applicazione del blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro l'isola.

 

Gli effetti del blocco si manifestano in carenze durante il processo di apprendistato, di ricerca e di lavoro scientifico, indica la più recente relazione di Cuba all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla necessità di mettere fine a questa politica.

 

Tra il maggio del 2009 e l’aprile del 2010, l'importo totale delle importazioni cubane in questo settore è diminuito a 18 milioni 200 mila dollari, il 10% dei quali si è destinato al pagamento del trasporto della mercanzia.

 

Se la nazione caraibica avesse avuto accesso al mercato nordamericano avrebbe dedicato solo il 3,7% a questi compiti, ed avrebbe potuto comprare la carta OFFSET per la stampa dei libri dei testo necessari.

 

Inoltre, avrebbe comprato gli strumenti necessari per impartire lezioni di Matematica nelle scuole elementari e di educazione speciale, e 150mila gruppi di pennarelli per lavagne acriliche per l'insegnamento dell’informatica in tutto il paese per un anno scolastico. 

 

Cuba non ha potuto neanche ottenere l'equipaggiamento necessario per l'abilitazione di 60 aule terapeutiche destinate a bambini portatori di handicap a livello motorio, perché non ha accesso al mercato nordamericano e ha dovuto ricorrere ad altri mercati, più distanti e cari. 

 

Il costo di dette aule oscilla in 14mila euro nel mercato europeo, mentre negli Stati Uniti non eccede gli ottomila dollari. 

 

Durante lo stesso periodo l'Educazione Superiore ha sofferto perdite per un importo di tre milioni 546692 dollari, incluse le difficoltà per la produzione ed i servizi, il non accesso alla tecnologia statunitense comporta la ricerca di mercati con le relative conseguenze monetario-finanziarie.

 

La Compagnia Applied Biosystems nega all'isola la vendita di strumenti per lo studio delle sequenze di DNA e macchine a reazione in Catena della Polimerasi (PCR), necessarie nei laboratori di Biologia Molecolare.

 

Per acquisire uno qualsiasi di questi dispositivi bisogna ricorrere ad intermediari, cosa che produce un incremento nei prezzi e la perdita di tempo nella ricerca.

 

D'altra parte, l'amministrazione statunitense impedisce ai suoi cittadini di visitare Cuba e non ha neanche ristabilito i livelli di scambio accademico che esistevano prima del 2004 tra istituzioni di entrambi i paesi, afferma il testo.

 

La comunità universitaria

cubana condanna il blocco

 

In rappresentazione della comunità universitaria cubana, studenti e lavoratori dell’ Università de L’Avana (UH) hanno alzato le loro voci per condannare ancora una volta il blocco economico,  commerciale e finanziario che i successivi  governi degli Stati Uniti hanno mantenuto contro questo arcipelago per  50 anni.

 

Durante la manifestazione,  nell’Aula Magna, è intervenuto il viceministro  Abelardo Moreno, che ha affermato che il governo degli Stati  Uniti mantiene e approfondisce il blocco genocida contro il popolo cubano, nonostante la condanna energica annuale  della comunità internazionale nell’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

 

Henry Lorenzo, presidente della Federazione Studentesca Universitaria nella UH, e Jorge Hernández, direttore del Centro di Studi Emisferici sugli Stati Uniti dell’istituzione, hanno denunciato gli ostacoli che il blocco  impone alle  relazioni accademiche nelle due nazioni e gli enormi danni provocati all’Isola.

 

"Siamo nati ed abbiamo vissuto sotto l’influenza ostile dei risultati delle politiche dei governi imperialisti che, lontani dall’apportare benessere, la sola cosa che hanno fatto è stato ostacolare il nostro sviluppo”, ha dichiarato Lorenzo.

 

Gli oratori hanno condannato inoltre l’ingiusta reclusione dei Cinque Eroi nelle prigioni nordamericane ed hanno reclamato la loro liberazione.

 

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’organo  più rappresentativo della comunità internazionale, dibatterà nuovamente il tema il prossimo martedì 26 ottobre. In questo giorno Cuba presenterà per la 19ª occasione consecutiva la Risoluzione di reclamo della fine di questa politica illegale ed immorale.

 

Erano  presenti Bruno Rodríguez Parrilla, ministro degli Esteri, Gustavo Cobreiro, Magnifico Rettore dell’Università de L’Avana, funzionari e lavoratori del Ministero degli Esteri, con dirigenti di organizzazioni sociali, politiche e di massa.