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Il giorno in cui Santiago di

 Cuba si vestì di verde olivo

 

30.11.10 - www.granma.cu

 

Le corone di Fidel e Raúl ai caduti del 30 novembre 1956

 

 

1.12 - Corone di fiori di Fidel e Raúl Castro sono state poste a Santiago, davanti alla targa  che perpetua la memoria di Pepito Tey, Tony Alomá e Otto Parellada, morti il 30 novembre del 1956.

Una giornata patriottica vissuta dall’alba a Santiago di Cuba, per rendere omaggio  ai suoi tre valorosi figli e ricordare le  azioni  realizzate 54 anni fa, in appoggio allo sbarco dei partecipanti alla spedizione dello yacht Granma.

Portando nelle  mani grandi matite simbolo dei fucili i pionieri hanno  assaltato la vecchia stazione della polizia  del regime oppressore, sulla Collina dell’Intendente, dove apre le sue porte il Museo della Lotta Clandestina.

Claudia Lilian Villazán, studentessa delle medie, ha ratificato a nome della sua generazione l’impegno di continuare gli ideali dei giovani che parteciparono alla sollevazione, ed in particolare di Pepito, Tony e Otto.

Poi ci sono state danze, poesie e canzoni dedicate alla Patria ed a i suoi martiri.

Adolfo Pérez Pestana, presidente dell’Associazione dei Combattenti della Rivoluzione Cubana nella provincia, ha ricordato passaggi dell’assalto alla stazione della polizia e di altre azioni di quella giornata, l’appoggio del popolo per nascondere armi e uniformi e proteggere i rivoluzionari dall’assedio nemico.

“Oggi, ha detto, i santiagueri rendono omaggio anche a  Frank País, il massimo organizzatore della sollevazione e a tutti coloro che hanno scritto gloriose pagine nella lotta clandestina.

Inoltre ha segnalato che i momenti che vive la Rivoluzione sono, per i membri dell’Associazione, la loro Baraguà, la Moncada, il 30 Novembre e Girón, ed ha aggiunto che oggi più che mai sono necessarie l’unità, l’organizzazione, l’efficienza, la disciplina ed il risparmio.

I Combattenti del 30 novembre hanno partecipato a questo appuntamento con i petti  carichi di medaglie, che raccontano le loro lotte e l’eroismo delle missioni compiute.

Durante la giornata si sono svolti  omaggi in differenti luoghi della città, come nella Placita de los Mártires, il cimitero Santa Ifigenia, il Callejón del Muro, l’Avenida René Ramos Latour, la collina di Punta Gorda ed altri, per  ricordare Frank País e i suoi compagni di lotta.

La Stazione della Polizia di Santiago di Cuba fu attaccata e incendiata dai rivoluzionari. Foto d’Archivio

La Stazione della Polizia di Santiago di Cuba

fu attaccata e incendiata dai rivoluzionari

 

Quel 30 novembre del 1956, compiendo l’impegno contratto, i giovani  del Movimento Rivoluzionario 26 di Luglio, con Frank País al fronte, e  sostenuti dal popolo di Santiago di Cuba, si lanciarono per le strade vestendo per la prima volta la gloriosa uniforme verde olivo con le armi nelle mani.

 

L’obiettivo principale del sollevamento  era appoggiare lo sbarco del Granma, che portava  a Cuba il Capo della Rivoluzione, Fidel, ed il nucleo iniziale dell’esercito guerrigliero, e facilitare in questo modo la loro marcia verso le montagne.

 

Il sollevamento  del 30 novembre si trasformava  in un ponte storico tra la Moncada e il Granma.

 

Contribuì a ridare al popolo la coscienza di sè stesso. 

 

Fu ben profonda l’orma che lasciarono dietro di loro,  in quelle ore difficili e decisive.

 

E fu ben alto il prezzo che si pagò con la perdita di tre valorose vite: Pepito Tey, Otto Parellada e Tony Alomá, soldati infaticabili della Patria, che provarono con la loro morte in combattimento che per un vero rivoluzionario la morte non è altro che una forma di lotta, un prolungamento e un trionfo della vita!