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Il Ministro degli Esteri
di Cuba è a Ginevra

 

3 marzo 2010 - Fausto Triana www.grnma.cu (pl)

 

 

Il Ministro degli Esteri  cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, ha incontrato l’Alta Commissaria per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, Navanethem Pillay, come parte delle attività relazionate col tema  prima della Conferenza che si svolgerà a Ginevra, come parte del segmento di alto livello del Consiglio di Diritti Umani (CDH), durante il quale, mercoledì 3, pronuncerà  il suo discorso nel pomeriggio, come è previsto dall’agenda.

 

Il ministro cubano ha incontrato anche il Direttore Generale dell'ufficio dell'ONU a Ginevra, Sergei Ordzhonikidze, nella sede del Palais de Nations.

 

Tra i molti  incontri con diplomatici e rappresentanti di diversi paesi, Bruno Rodríguez ha conversato con la baronessa Glenys Elizabeht Kinnock, Ministra di Stato della Gran Bretagna.  Il CDH ha iniziato il lunedì la sua tredicesima sessione, con la presenza di più di 70 ministri o loro rappresentanti.

 

L’Alta Commissaria  esporrà il giovedì la sua relazione annuale, e poi darà la luce verde al dibattito, fino alla fine delle deliberazioni, il 26 marzo.

 

L’esame periodico mondiale nel CDH del detto Esame Periodico Universale (EPU) del Consiglio dei Diritti Umani (CDH) delle Nazioni Unite torna a svolgere le sue funzioni nel 13º periodo di sessioni dell'organismo, cominciato con l'analisi finale di 17 paesi.

 

Brasile, Argentina, Messico, Cuba ed Ecuador si trovano nel gruppo degli integranti del gruppo della ONU che ha esposto per i 47 membri del CDH le notizie per l'EPU, e che cercano di perfezionare i meccanismi di cooperazione nella sfera. 

 

La prima settimana di dibattito riguarda più di 70 Capi di Stato o di Governo nel segmento d’alto livello dell'incontro.

 

La presidenza di turno spetta al belga Alex Van Meeuwen, e tra i vice titolari c’è il cileno Carlos Portales. Incaricati e ministri, oltre agli abituali discorsi, delibereranno sulla crisi economica e finanziaria mondiale, dell’impatto sulle popolazione, del progetto di dichiarazione dei diritti umani nell'educazione e nella preparazione docente. 

 

Il Consiglio nominerà una Commissione Consulente di sette Membri, e prenderà nota delle relazioni dei Gruppi di Lavoro su Scomparse Forzate; Detenzioni Arbitrarie e Discendenti dell'Africa. 

 

L’Alta Commissaria della ONU per i Diritti Umani, la sudafricana Navi Pillay, presenterà il bilancio annuale.

 

Nei primi giorni della riunione si prevede anche la partecipazione  del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che interverrà sicuramente.

 

La situazione dei diritti umani in Somalia e l'assistenza tecnica alla Repubblica Democratica del Congo, oltre al problema palestinese e dei territori arabi occupati da Israele, si ripeteranno nell'agenda del CDH.

 

Comincia a Ginevra il Consiglio
 

dei Diritti Umani

 

1 marzo 2010 - Fausto Triana www.grnma.cu (pl)

 

Il Consiglio dei Diritti Umani (CDH) delle Nazioni Unite inizia oggi nel segmento di alto livello della tredicesima sessione, nella quale si prevede la presenza di oltre 70 presidenti o loro rappresentanti.

 

Come è ormai d’abitudine in questa data, il Palazzo delle Nazioni di Ginevra ospiterà le riunioni programmate fino al 26 marzo, anche se gli interventi dei capi di Stato o di Governo e dei ministri termineranno mercoledì.

 

Il primo punto importante da dibattere si trova all’interno di un panel che dovrà analizzare la crisi economica e finanziaria mondiale, ed il suo impatto nella piena realizzazione dei diritti umani nella comunità internazionale.

 

Qualche giorno fa, nella composizione degli ambasciatori, il CDH ha di nuovo affrontato il tema di Haiti, la sua situazione attuale e le sue necessità successive al tragico terremoto del 12 gennaio che è costato la vita di oltre 200 mila persone.

 

L’Alta Commissaria dell’ONU per i diritti umani, la sudafricana Navi Pillay, esporrà il suo rapporto annuale sulle attività per poi lasciare spazio ad un dibattito interattivo che si manterrà fino alla fine delle sessioni, il 26 marzo.

 

Domani il gruppo di alto livello della plenaria del CDH discuterà il progetto di dichiarazione sui diritti umani rispetto all’educazione e alla preparazione dei docenti.

 

Le relazioni dei Relatori Speciali sul terrorismo, la libertà di religione e di credo, le minoranze etniche ed il diritto all’alimentazione, saranno nell’agenda delle riunioni, durante le quali si affronteranno 10 temi, tra i quali la situazione dei diritti umani in Palestina ed in altri territori arabi occupati, il razzismo e la discriminazione razziale, la xenofobia e le altre forme di intolleranza.

 

Il CDH è costituito da 47 paesi e le rappresentanze attuali per l’America Latina ed i Caraibi spettano all’Argentina (fino al 2011), alla Bolivia (2010), al Brasile (2011), al Cile (2011), a Cuba (2012), al Messico (2012), al Nicaragua (2010) e all’Uruguay (2012).