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GUANTANAMO

“La base navale yankee è un’infamia” 

 

05.05.10 - Jorge Luis Merencio Cautín www.granma.cu

 

"La base navale yankee, installata illegalmente in questo territorio, è un’infamia contro il popolo cubano e dev’essere chiusa”, ha affermato la brasiliana María Socorro Gomes, presidentessa del Consiglio Mondiale per la Pace.

 

Intervenendo nella giornata iniziale del Seminario sulla Pace per l’Abolizione delle Basi Militari straniere, appena iniziato a Guantanamo, con la partecipazione di delegati di 20 paesi, la distinta visitatrice ha sostenuto che la storia di questa presenza yankee è strettamente legata al dominio geopolitico imperiale, alle ricchezze nazionali, al ricatto dei popoli ed ai colpi di stato, le tortutre e gli omicidi.

 

L’installazione di nuove basi militari in Honduras, Panama e Colombia prova che il vero obiettivo di questi centri è la distruzione dei movimenti e dei governi rivoluzionari e non la lotta contro il terrorismo e il narcotraffico, come vorrebbero far credere gli Stati Uniti, ha commentato la presidentessa del Consiglio brasiliano per la Pace e la Solidarietà.

 

La Base Navale di Guantanamo, trasformata in carcere e centro di torture da otto anni, riafferma il carattere ipocrita e la politica di doppia facciata del governo degli Stati Uniti, che manca di morale per parlare di democrazia e diritti umani, ha spiegato ancora.

 

Per i cubani, la restituzione della Base Navale di Guantánamo è una questione di principio, come lo è la liberazione dei Cinque Eroi prigionieri politici dell’impero, ha assicurato José Ramón Rodríguez Varona, presidente del Movimento Cubano per la Pace e la Sovranità dei Popoli, dando il benvenuto ufficiale ai partecipanti.

 

Nella prima giornata del seminario è stato presentato in prima visione il documentario "Guantánamo non è la base navale" del giornalista Manuel de Jesús Singh Castillo.

 

José Sánchez Guerra, storiografo della città, ha offerto una conferenza sulla storia della base navale e Nancy Acosta, vicepresidentessa del Governo, ha tracciato lo sviluppo economico-sociale di Guantánamo.