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Per gli ex detenuti un risarcimento milionario dalla Gran Bretagna. Sei uomini hanno accusato alcuni membri dei servizi segreti britannici di complicità nelle torture. Oltre un milione di euro per ciascun detenuto. Attesa per oggi una dichiarazione ufficiale al Parlamento.

16.11.10 - repubblica.it

 

La Casa Bianca abbandona il piano di chiusura della prigione

 

Il Washington Post ha  informato che il governo di Obama ha abbandonato i piani di chiusura della prigione di Guantánamo.

Funzionari del governo hanno detto che non speravano d’ottenere il finanziamento  del  Congresso per la chiusura della prigione e per trasferire i prigionieri che restano negli Stati Uniti. Un funzionario ha dichiarato : “Guantánamo resterà aperta in un futuro inmediato!”.

La Casa Bianca a sua volta ha affermato che spera che Khalid Sheikh Mohammed, autoproclamato cervello degli attacchi dell’11 settembre, continui a restare recluso senza processo  per un periodo indefinito.

 

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Londra - La Gran Bretagna pagherà milioni di sterline in risarcimenti ad ex detenuti di Guantanamo che sostengono di aver subito torture esercitate con la complicità dei servizi britannici. Sulla vicenda, l'ufficio del primo ministro David Cameron ha riferito che il governo trasmetterà oggi al Parlamento una dichiarazione ufficiale. Secondo i media britannici la decisione è il frutto di settimane di trattative tra i rappresentanti legali del governo e degli ex detenuti. Lo scorso luglio Cameron aveva riferito che il governo aveva intenzione di trattare, ed eventualmente accordare risarcimenti agli ex detenuti di Guantanamo. È probabile che il governo voglia in questo modo evitare una causa lunga e costosa, che avrebbe messo i servizi segreti di intelligence inglesi sotto i riflettori.

A quanto pare, ciascuno dei detenuti otterrà oltre un milione di euro. Sempre a luglio, dopo una lunga battaglia giudiziaria, la giustizia britannica aveva ordinato la pubblicazione di più di 500 mila documenti relativi al caso. Alcuni riguardavano Binyam Mohamed, detenuto a Guantanamo per oltre quattro anni prima di essere trasferito in Gran Bretagna. Mohamed fu arrestato in Pakistan nel 2002. Trasferito in Marocco, fu torturato e poi trasferito nel carcere di Guantanamo. Lo scorso anno è stato rilasciato.

Il Foreign Office aveva inizialmente impedito la pubblicazione dei documenti forniti dai servizi segreti americani, invocando la sicurezza nazionale e la necessità di preservare la riservatezza delle comunicazioni scambiate tra Londra e Washington.

Sono sei gli ex detenuti di Guantanamo -Binyam Mohamed, Bisher al-Rawi, Jamil el Banna, Richard Belmar, Omar Deghayes et Martin Mubanga - che hanno accusato alcuni membri del MI5 di complicità nelle torture.