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“Aznar fa pena e fa ridere”, afferma il

ministro degli esteri cubano a Madrid

 

18 maggio 2010 -  www.cubadebate.cu

 

A Madrid per partecipare al Vertice Unione Europea-America Latina ed i  Caraibi, il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, ha affermato che l’ex presidente del Governo spagnolo José María Aznar fa pena e fa anche ridere per la sua organizzazione di azioni contro la Rivoluzione  cubana, proprio mentre il Partito Popolare vive di scandalo in scandalo per “la gravissima corruzione che lo sta danneggiando”.

 

In un’intervista concessa a Europa Press, Bruno Rodríguez ha assicurato che non preoccupa in assoluto l’incontro preparato dalla Fondazione per le Analisi e gli Studi Sociali – FAES - presieduta da Aznar e che conterŕ con l’intervento dell’ex presidente del Governo.

 

“Fa pena e fa ridere l’ex presidente Aznar”, ha considerato il ministro cubano, segnalando che fu lui che impose all’Unione Europea la Posizione Comune che regola, dal 1996, le relazioni tra gli europei e l’Isola. 

 

Č lo stesso Aznar della guerra in Iraq, delle foto delle Azzorre, l’Aznar delle manipolazioni mediatiche dei terribili attentati del 11- M, lo stesso che oggi precisamente organizza un incontro - dice – per liberare Cuba. 

 

 

CUBA, TEMA DELLA POLITICA

LOCALE SPAGNOLA

 

 

Bruno Rodríguez ha considerato che Cuba č “totalmente un tema di politica domestica” attualmente in Spagna.

 

“E secondo me molto di questa campagna politica contro Cuba risponde ad interessi politici spuri, ma interni alla lotta politica della Spagna. Seguiamo le notizie sulla gravissima corruzione che c’č il PP e mi sorprende che la UE, che guarda sempre con una lente d’ingrandimento ed esagera qualsiasi tema relazionato a Cuba, non abbia detto una sola parola su questi fatti”.

 

A proposito della possibilitŕ che il PP vinca le prossime elezioni in Spagna e che questo supponga un nuovo cambio nella politica verso Cuba, Rodríguez ha detto d’essere rispettoso del popolo spagnolo e non ha aggiunto altro al proposito, ma ha assicurato d’avere tutta la fiducia nel fatto che il popolo spagnolo incontri il cammino migliore, adotti le migliori decisioni principali anche nelle decisioni politiche che sono le elezioni.

 

“Non vorrei fare commenti sul futuro perchč corrisponde al popolo spagnolo decidere”, ha aggiunto.

 

“Con il Governo di José Luis Rodríguez Zapatero manteniamo relazioni normali e soddisfacenti  ed abbiamo quasi rimontato un decennio di politica spagnola subordinata totalmente agli interessi nordamericani”.

 

 

OBAMA CI

HA DELUSO  

 

 

Il ministro degli esteri cubano, Bruno Rodríguez, ha affermato in un’intervista rilasciata al quotidiano francese Le Figaro, che il presidente degli  Stati Uniti ha deluso l’Isola mantenendo il blocco economico, finanziario e commerciale.

 

Nella  sua conversazione con il giornale del mattino francese di centro destra, Rodríguez ha detto che Washington continua a finanziare la sovversione contro Cuba, esattamente come accadeva durante l’amministrazione di George W. Bush.

 

Poco prima dell’inizio del vertice dell’Unione Europea-America Latina e Caraibi a Madrid, in Spagna, il diplomatico ha deplorato la detta Posizione Comune del blocco comunitario, che impedisce la piena normalizzazione dei vincoli e costituisce un ostacolo importante per la normalizzazione delle relazioni tra la UE e Cuba, perchč si tratta di un complemento della politica interventista di Bush ed ha un aperto carattere d’ingerenza.

 

Inoltre il ministro cubano ha lamentato l’esistenza di una forte campagna mediatica che manipola la realtŕ cubana ed ha ricordato che nel 2008 era iniziato un processo d’avvicinamento tra i 27 e l’Isola, frustrato esattamente per questo motivo.

 

“I diritti umani sono universali ed indivisibili ed esiste un’enorme ipocrisia su questa questione, ci si dimentica della situazione dei diritti economici e sociali della grande maggioranza degli esseri umani. Nei paesi detti sviluppati ci sono importanti fasce di miseria”, ha segnalato il ministro di Cuba, aggiungendo che ci si dimentica che lo sviluppo č ugualmente un diritto umano.

 

Rodríguez ha difeso i vincoli privilegiati tra Cuba e Venezuela che, ha detto, sono la trasformazione dei sogni di José Martí e Simón Bolívar in realtŕ.