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Cuba reclama la massima priorità

nel disarmo nucleare

 

31 maggio 2010 - www.granma.cu (ain)

 

Cuba ha avvertito nelle Nazioni Unite che il disarmo nucleare deve avere la massima priorità e non può continuare ad essere un obiettivo continuamente posticipato e condizionato.

 

L’esistenza delle armi nucleari e delle dottrine che prescrivono il loro possesso ed impiego costituiscono un grave pericolo per la pace e per la sicurezza internazionale, ha detto il rappresentante permanente alterno di Cuba nell’ONU Rodolfo Benítez.

 

Il diplomatico ha parlato nella sessione di chiusura della Conferenza di Revisione del Trattato di Non Proliferazione di Armi Nucleari conclusa con una dichiarazione finale dopo quattro settimane di lavoro.

 

Ha detto che i risultati di questo foro includono modesti passi in avanti, ma lontani da quelli che, secondo Cuba, richiede il momento attuale.

 

Benítez ha considerato che la riunione ha mostrato la grande distanza esistente tra la retorica di alcuni stati possessori di armi nucleari e gli impegni ed i passi che in realtà sono disposti ad assumere.

 

Il rappresentante cubano ha stimato che il documento adottato nell’ONU contiene elementi positivi, ma si tratta di un piano limitato ed insufficiente.

 

Varie delle azioni concrete proposte e promosse con forza da Cuba e dal Movimento dei Paesi Non Allineati sono rimasti nel documento finale solo come vaghe aspirazioni diluite, ha spiegato.

 

Al rispetto, ha menzionato la mancanza di un calendario con azioni definite che fissano il 2025 come anno limite per raggiungere la totale eliminazione delle armi nucleari.

 

Ha aggiunto che il testo non fissa neppure termini specifici di tempo per portare a termine azioni sul disarmo nucleare né include riferimenti alla necessità di iniziare immediatamente negoziati per l’adozione di una Convenzione sulle Armi Nucleari.

 

Nello stesso modo non si assume un impegno chiaro di detenere lo sviluppo e il miglioramento qualitativo della categoria di armi, né si esige il ritiro immediato di quegli artefatti dagli stati possessori nel territorio degli Stati che non li possiedono, ha precisato.

 

Ha anche evidenziato l’assenza di un impegno preciso per negoziare ed adottare uno strumento internazionale vincolante di garanzia della sicurezza universale ed incondizionata degli stati non nuclearizzati su quelli nuclearizzati, rispetto all’uso o alla minaccia dell’uso delle armi di questo tipo.

 

Non è il momento di essere ottimisti, ma neppure pessimisti, ha sostenuto il diplomatico cubano, che ha fatto un appello per continuare il lavoro a favore del disarmo nucleare e la piena applicazione di tutte le disposizioni del TNP.

 

Non possiamo riposare prima di raggiungere un mondo totalmente libero dalle armi nucleari, ha concluso.