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I membri della Brigata Juan Ríus Rivera sostengono

un incontro con i familiari dei Cinque

I fratelli portorichegni hanno appreso da Olga Salanueva e Elizabeth Palmeiro, mogli di René e Ramón, rispettivamente, i dettagli dell’attuale situazione dei Cinque

 

1 luglio 2010 - Yailé Balloqui Bonzón www.granma.cu

 

In un incontro sostenuto mercoledì tra i membri del XIX Contingente della Brigata portorrichegna Juan Ríus Rivera e i famigliari di Ramón, Gerardo, René, Antonio e Fernando, è stato assunto il fermo impegno ad unirsi alle lotte che si librano in Porto Rico per la libertà dei prigionieri politici con la battaglia per la scarcerazione dei cinque lottatori cubani detenuti negli Stati Uniti.

 

La Casa dell’Amicizia della capitale è stata la sede dell’appuntamento, dove i fratelli portorrichegni hanno ascoltato da Olga Salanueva e Elizabeth Palmeiro, mogli di René e Ramón, rispettivamente, i dettagli dell’attuale situazione dei Cinque e le ragioni per le quali l’offensiva deve adesso concentrarsi verso l’opinione pubblica statunitense.

 

Palmeiro ha evidenziato che l’appoggio degli amici del Porto Rico è vitale per la loro vasta esperienza e influenza nell’ottenere libertà e giustizia per i detenuti politici della sorella nazione caraibica.

 

“Ogni volta che parliamo, ogni volta che c’è un’attività per la liberazione dei nostri prigionieri politici, facciamo riferimento ai cinque cubani. La gente viene informata al rispetto, come il loro caso influisce sulle nostre situazioni, e perché dobbiamo partecipare con pressione internazionale per ottenere la loro liberazione”, ha spiegato il giovane universitario Ricardo Rodríguez.

 

Milagros Rivera, presidente del Comitato di Solidarietà con Cuba in Porto Rico e direttrice della Brigata ha ribadito che i fratelli della Patria di Filiberto Ojeda sono “impegnati fino in fondo. Fino al ritorno dei prigionieri politici portorrichegni e dei cinque cubani. Continuare senza stancarci, questa è la nostra posizione”, ha reiterato.