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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI

 

La Menzogna come arma politica

 

 

18 marzo 2010 - Max Lesnik www.cubadebate.cu

VIDEO: http://www.cubainformacion.tv/index.php?option=com_content&task=view&id=14182&Itemid=86

 

 

Si dice che in politica tutto è lecito. Non importa se l'affermazione che si lancia contro un avversario è calunniosa o se é la verità dei fatti è oscurata da una bugia ripetuta mille volte, avvolta in una campagna ben orchestrata attraverso potenti mezzi di comunicazione, coordinati allo stesso fine ed al servizio di coloro che pagano per questo.

 

Ai giornali, riviste, radio o emittenti radiotelevisive ora si deve aggiungere i nuovi mezzi cibernetici di comunicazione, come le pagine web dei tradizionali organi di stampa così come i  Blog personali di giornalisti o privati cittadini, "Facebook",  "Twitter"e tanti altri  strumenti di informazione di nuovo conio che ci bombardano continuamente con notizie editorializzate o sensazionaliste che, se ben mancano di obiettività e serietà, pur tuttavia influenzano  decisamente la mente e il comportamento degli esseri umani, incapaci, già a questo punto, di ignorare tanta schiacciante penetrazione manipolatrice.

 

Il più recente fatto di carattere politico che si é tentato di sovvertire per convertire una bugia in "verità", è appena accaduto in una strada centrale de L'Avana, quando una ventina di donne parenti di dissidenti imprigionati a Cuba, sono state affrontate da una moltitudine di cittadini simpatizzanti del governo castrista che, senza  esercitare alcuna violenza fisica contro di esse – solo con voci di sdegno – hanno così manifestato il loro sostegno alla Rivoluzione cubana.

 

Quello che abbiamo visto sugli schermi della televisione o via internet sul corteo delle "Dame in Bianco" per le strade di L'Avana, così come la contro-manifestazione dei sostenitori della Rivoluzione, insegna molto chiaramente che non c'era alcuna azione violenta da parte dei castristi o della polizia cubana contro la ventina di donne oppositrici. Vedere fa fede. E quello che abbiamo visto non riflette alcun atto di violenza fisica contro le manifestanti anticastriste. Affermare il contrario è mentire interessatamente.

 

Più avanti, nella sequenza di questi eventi presentati dalla televisione a livello mondiale, arriva la polizia ed agenti femminili del Ministero degli Interni caricano, su due autobus urbani,  le donne oppositrici  per condurle a casa di una di queste, neppure nelle immagini che si sono viste sullo schermo ci sono state violenze fisiche da parte delle autorità o dei simpatizzanti rivoluzionari.

 

Tuttavia, sebbene non ci fosse repressione poliziesca, le immagini che ci viene presentata dai media televisivi internazionali sono state accompagnati da audio descrittivo secondo la quale le  "Dame in Bianco" sono stati selvaggiamente aggredite dalla polizia, trascinate senza pietà e con violenza dalla strada, al momento di essere introdotte in due autobus urbani a colpi e calci. Ciò non corrisponde alla realtà dei fatti.

 

Questo non è quello che si vede nelle immagini televisive. Ma è ciò che sui sente dire al presentatore che ci descrive la notizia. Diceva il Ministro della Propaganda di Hitler, Joseph Goebbels, che una menzogna ripetuta mille volte arriva a convertirsi in realtà. La lezione del leader nazista è stata molto ben appresa dai suoi discepoli delle "democrazie" di oggi.

 

Questo è ciò che fanno. Dicono e ripetono mille volte, che le "Dame in Bianco" sono state selvaggiamente picchiate dalla polizia cubana e dai sostenitori della Rivoluzione. Che da tanto che lo ripetono perfino loro stessi arrivano a convincersi che ciò che é falso è vero.

 

 

La menzogna è sempre stata un'arma politica. Ed è la più efficiente e potente quando dietro la menzogna,  vi è un sostanzioso investimento di milioni di dollari e tutta una rete mondiale organizzata di grandi  mezzi di comunicazione orchestrati per lo stesso scopo.

 

Quanto anticipato da Orwell nella sua novella futurista “1984” ci è arrivato in ritardo ma è arrivato. La menzogna convertita in “verità”. E ciò che è più grave è che non sono pochi, nel mondo di oggi, coloro che credono che la menzogna è verità.

Il sogno di Goebbels si è fatto realtà. Il Secolo XXI. E ci manca ciò che è ancora da vedere.