E quando si farà l'inventario dei terroristi

 

che risiedono negli Stati Uniti?

 

 

10 gennaio 2010 - Jean-Guy Allard www.granma.cu

 

 

Gli Stati Uniti, il paese che pretende cercare, assurdamente, terroristi di Al Qaeda sui voli provenienti da Cuba, è il santuario privilegiato di una grande colonia di terroristi, torturatori, sbirri e leader assassini che la loro sporca politica  verso l’America latina ha generato nel corso degli ultimi decenni; gli archivi lo confermano.

 

Oltre ad avere iniziato, diretto, finanziato e gestito il terrorismo contro Cuba, attraverso le sue agenzie di intelligence o gruppi di Miami di cui ha favorito l’esistenza, gli USA hanno incoraggiato, sponsorizzato o ispirato attività illegali lungo il continente i cui autori ha, successivamente, ospitato.

 

Da Luis Posada Carriles e Orlando Bosch, autori rei confessi della distruzione in volo di un aereo cubano, nel 1976, che ha ucciso 73 persone, fino agli autori degli atti di terrorismo contro i governi progressisti dell'America Latina di oggi; Washington non è mai stata offesa nel vedere comparire, sul suo territorio, questi individui creati o reclutati dai suoi servizi per seminare la morte.

Circa Posada, la rete internet è piena delle sue confessioni e di relazioni dei suoi crimini, o come un istruttore di terroristi nelle Everglades,
commissario Basilio a Caracas, trafficante di droga e fornitore di armi ai Contras del Nicaragua, autore di numerosi piani di assassinio o promotore di atti di terrorismo sul territorio cubano.

Del suo complice Orlando Bosch, un pediatra psicopatico, si è parlato poco in questi ultimi anni nella stampa di Miami, affetta d'amnesia quando conviene. Gli archivi degli anni ’60, di questa stessa stampa, riflettono senza tanti scrupoli le sue "gesta" successivamente come capo del MIRR, dell’ "Esercito cubano anticomunista" o di "Azione Cubana".

Bosch è stato poi il capo, sempre per decisione della decisione della CIA, della terrorista Coordinamento delle Organizzazioni Rivoluzionari Unite (
CORU), le cui operazioni sono state tra le più sanguinoso nella storia del terrorismo nel continente.

Il 28 luglio 1960, Bosch arrivò a Miami con un visto di 30 giorno. Cinquant'anni dopo, burlandosi della giustizia venezuelana e godendo come Posada e molti altri della protezione attiva della CIA e dei politicanti mafiosi, cura la sua senilità intermittente in un bungalow in Hialeah.


UNA LISTA INTERMINABILE

DI ASSASSINI
 

 

La lista dei terroristi cubano americani residenti oggi negli Stati Uniti che hanno cospirato ed agito contro Cuba con le tecniche cinicamente insegnate nelle accademie USA del terrore e che ancora continuano a beneficiare della complicità o della condiscendenza dell’apparato che oggi cerca terroristi preferibilmente arabi, è senza fine.

Dopo la caduta della dittatura pro nord americana di Fulgencio Batista, gli assassini cubani più ripugnanti come Esteban Ventura, Rolando Masferrer, Julio Laurent, Pilar Garcia ...
trovarono subito rifugio in Florida dove vissero lussuosamente con il denaro rubato allo Stato nella loro fuga dall'isola

Negli anni della stazione CIA a Miami, la multimilionaria
JM/WAVE, sorse l’enorme  contingente di gangster che l’agenzia ha riciclato, dopo la Baia dei Porci, in elementi chiave delle sue operazioni continentali, sia con la DISIP venezuelana come nelle file della polizia segreta del dittatore cileno Augusto Pinochet e negli apparati repressivi dei diversi regimi ai quali diede un appoggio inconfessabile.

Dai fratelli
Novo Sampoll, Pedro Crispín Remón Rodríguez e Gaspar Jiménez, fino a Reinol Rodríguez, Antonio Calatayud, Nelsy Ignacio Castro Matos, Roberto Martín Pérez e Sixto Reinaldo Aquit Manrique, Héctor Francisco Alfonso Ruiz alias Héctor Fabián sono decine e decine di assassini “anticastristi”, che si stabilirono permanentemente a Miami e che sono ancora lì con lo status di intoccabili.  

 

 

ASSASSINI PINOCHETTISTI E

GOLPISTI VENEZUELANI

 


Tuttavia, l'elenco di questi terroristi, torturatori, sbirri  e leader assassini ospitati a Miami dagli Stati Uniti è ancora molto più lunga.

Si estende dai torturatori del regime militare argentino fino agli agenti di Pinochet come Michael Townley, l'assassino, con i fratelli Novo, del cancelliere cileno
Letelier.

Tra i molti altri militari fascisti salvadoregni, il capitano Alvaro Saravia, assassino di monsignor Romero ha beneficiato dell'ospitalità USA.

Mercenari della Contras del Nicaragua e Tonton Macoutes di Haití appaiono anche in questo inventario che rimane da completare ed indagare.

Quando si considera il  Venezuela rivoluzionario  appaiono a Miami torturatori come Joaquin Chafardet; autentici fascisti come Salvador Romani e Ricardo Koesling, gli ex agenti della DISIP Johan Peña e Pedro Lander, José Antonio Guevara che hanno partecipato al complotto per l'assassinio dell'
ex procuratore Anderson accanto a Patricia Poleo, anch’essa rifugiata in Florida.

Carlos Andrés Pérez, principale responsabile della repressione della rivolta popolare venezuelana del 1989, conosciuto come El Carachazo, è oggi esiliato negli Stati Uniti.

Torturatore e assassino della polizia segreta sotto  "CAP", Henry López Sisco è legato ad una lunga serie di omicidi, sparizioni e abusi susseguitesi negli anni '70 per eliminare gruppi di giovani ribelli. Diresse le riunioni che ebbero luogo tra i rappresentanti polizieschi del Venezuela ed il capo della della DINA di Pinochet, nell’agosto 1975. Anch’egli vive negli Stati Uniti come molti dei suoi simili, come Hermes Rojas Peralta.

Anche Alfredo Peña, l’ex sindaco del Distretto Metropolitano di Caracas, che si è reso responsabile delle morti avvenuti in quella città nell’aprile 2002, si nasconde negli Stati Uniti

Il golpista Carlos Fernandez, ex capo di FEDECAMARAS, e Daniel Romero, che lesse in pubblico il decreto che sospendeva l'Assemblea nazionale e le istituzioni democratiche stanno anch’essi a Miami.


"GONI" COSPIRA CON

I MILIONI RUBATI
 


L'ex presidente boliviano
Gonzalo Sánchez de Lozada (Goni) non solo è stato responsabile della repressione genocida contro il popolo, ma portò negli Stati Uniti oltre 800 milioni di Bolivianos (99 milioni di $) che ha ritirato, dal caveau della Banca Centrale della Bolivia, al momento di fuggire dal paese. Nel 2003, Sanchez de Lozada ha ordinato un massacro in cui morirono 67 civili e rimasero ferite dagli spari oltre 300.

Dal territorio degli Stati Uniti, "Goni" ora si dedica a finanziare i movimenti contro il governo di Evo Morales.

Inoltre,
Hugo Achà Melgar, identificato come il rappresentante in Bolivia della Fondazione per i Diritti Umani (FHR), finanziatore della banda terrorista smantellato il 16 aprile 2009, in Santa Cruz, mentre ordiva l'assassinio del Presidente Evo Morales, ha scelto anch’egli la strada degli Stati Uniti come vari personaggi della stessa affiliazione.

A diffamare Cuba come paese di provenienza dei terroristi, quando si rimane a braccia conserte di fronte a terroristi e mandanti confessi del terrore presenti entro i propri confini, gli Stati Uniti dimostrano di usare il terrorismo come uno strumento in più della propaganda imperiale contro una nazione che i suoi servizi di intelligence e d’interferenza hanno convertito in vittima del terrorismo da oltre 50 anni.