Operativi

 

Il martedì nero di settembre

 

dei terroristi anti-cubani

 

 

 

 

21 settembre 2010 - J.L.Mendez Mendez www.cubadebate.cu

 

 

 

Il martedì 21 settembre 1976 fu eseguito un piano di Fase Tre dell'Operazione Condor, quando l'ex cancelliere cileno ed ex ambasciatore del governo di Unità Popolare negli Stati Uniti, Orlando Letelier, fu assassinato da una bomba piazzata nella sua auto e fatta esplodere dal terrorista anticubano José Dionisio Suarez Esquivel, nel cuore della capitale degli Stati Uniti.

 

Nell’atto terroristico morì la giovane statunitense, di 26 anni, Ronni Moffitt,  sua segretaria e suo  marito Michael, rimase ferito.

 

L’Operazione Condor  aveva vari livelli di attuazione, il terzo e più letale consisteva nell’eliminare gli avversari politici della giunta militare fascista del Cile, con la partecipazione di uomini della Direzione Nazionale d’Intelligence del Cile, membri delle forze repressive dei paesi membri dell’Operazione e mercenari di varie nazionalità come assassini per eseguire le missioni.

 

I terrorista anti-cubani del cosiddetto Movimento Nazionalista Cubano, MNC , guidato da Guillermo Novo Sampoll furono sistematici esecutori al servizio dei fascisti cileni.

 

Il 9 settembre 1976 una parte del comando assassino  già si trovava a Washington, erano  funzionari della chiamata DINA all'estero, che si occuparono della sorveglianza del "bersaglio". Quel giorno entrò negli Stati Uniti Michael Vernon Townley , un agente della CIA al servizio della DINA, che avrebbe avuto, insieme con i terroristi dell’MNC, il compito di preparare la bomba, collocarla e farla esplodere.

 

Townley aveva rapporti con i terroristi di Miami dal 1967, dopo ricevette il loro sostegno quando dentro della banda fascista cilena Patria y Libertad si cospirò per rovesciare il governo di Salvador Allende. Dopo la sua caduta, l’ 11 settembre 1973, immediatamente questi criminali addestrati dalla CIA, offrirono i loro servizi ai golpisti per eliminare i loro avversari dentro e fuori l'America Latina.

 

Il 10 settembre Townley incontrò Guillermo Novo e Suarez Esquivel nel ristorante Quattro Stelle, il quartier generale dei terroristi a Union City, New Jersey. Egli diede loro la loro missione, ma già si sapeva, il nord americano dal Cile aveva anticipato loro che "qualcosa di duro" era in preparazione.

 

L’11 settembre 1974, i membri selezionati del MNC, fondarono l'organizzazione Omega 7, che in un decennio eseguirono 61 atti di terrore dentro gli Stati Uniti e Porto Rico. Fu considerata, tra il 1977 e il 1983, come il più letale tra i gruppi terroristici che operavano allora in quel paese allora.

 

Così forte è l'unione tra questi gruppi fascisti che nel 1998, quando il dittatore Augusto Pinochet Ugarte fu arrestato a Londra, Inghilterra, la banda fascista Patria e Libertà, minacciò di liberare con la forza il generale golpista cileno con la partecipazione di Omega 7 se questi non fosse  tornato in Cile per la fine dello stesso anno.

 

Dopo aver ricevuto tutte le informazioni necessarie per operare da parte dei militari cileni che avevano condotto lo studio dei movimenti di Letelier da casa all'Istituto di Studi Politici, IEP, Townley incontrò Virgilio Pablo Paz Romero, terrorista dell’MNC che aveva con lui realizzato diverse operazioni contro obiettivi in Europa.

 

Il sabato 18 settembre Suarez Esquivel si recò a Washington, si incontrò con due terroristi nel ristorante McDonald dell’avenida New York, accordando il ruolo di ciascuno nell'operazione. Dopo Paz e Townley  soggiornarono presso la Regency  Congress Inn che si trova in quel viale. Suarez soggiornò in un altro motel vicino per evitare di destare sospetti.

 

Tutto era programmato per fabbricare la bomba domenica 19 e collocarla quella notte stessa per farla esplodere il lunedì mattina quando Letelier era diretto al lavoro. Ma Suarez Esquivel gli fece cambiare i piani. Aveva perso il suo lavoro e il lunedì doveva essere in New Jersey, per cominciare una nuova attività. I tre dopo aver cenato al Ristorante Regency Congress, andarono nella camera di Paz e Townley , dove incominciarono a montare la bomba. Tra Paz Romero e l’agente CIA, con mani esperte prepararono la bomba, plasmarono l’esplosivo al plastico, collocarono la capsula detonante, il meccanismo per farla esplodere con un comando a distanza e si disposero a collocarla sotto l'auto dell’ ex ministro degli esteri. Concordarono che l'esecuzione sarebbe stata martedì.

 

Townley entrò il sabato notte nel giardino della casa della vittima e scivolò sotto il veicolo, che era posto in direzione della casa, mentre Paz Romero vigilava. Lo regolò in modo che l'onda d'urto si concentrasse sul sedile del conducente, dove l'ex ambasciatore cileno doveva sedersi e la forza fosse verso l’alto in modo da avere maggior potere distruttivo.

 

Collocò l’interruttore del meccanismo remoto nella posizione di acceso, regolò la bomba al corpo dell’auto perché non cadesse o scivolasse, se Letelier si fosse mosso prima di martedì.

 

Ritornarono all'hotel e il nord americano diede per compiuta la sua missione, ora era il turno di Suarez Esquivel, che lo portò sino all'Aeroporto Nazionale per prendere il primo volo della Easterm verso la città di Newark, New Jersey, dove Alvin Ross, un altro membro della MNC, lo aspettava. Towley  telefonò a Ines Callejas Honores, sua moglie cilena e le trasmise un messaggio in codice per i suoi capi della DINA, che  indicava che la bomba era stata posta.

 

Lunedì 20, Michael e Ronni Moffitt, cenarono con Letelier  e si ritirarono con la macchina dove già era collocata la bomba. Il martedì nero la coppia arrivò a casa dell’ ex ministro degli Esteri e parcheggiò. Aspettarono che finisse alcuni accordi di lavoro. Alle 09:15 i tre partirono in macchina. All'altezza del ristorante Roy Rogers, una macchina grigia si pose dietro, molto vicino, e continuò con loro per River Road. Il conduttore con agili movimenti inserì nell’innesco i terminali del telecomando per far esplodere la bomba, basta solo premere il pulsante e quella sarebbe la differenza tra la vita e la morte di Orlando Letelier.

 

Entrambe le vetture presero a sinistra dalla 46th Street verso Massachusetts Avenue, dando il via alla strada dalle ambasciate.

 

L’auto di Letelier andava lentamente, seguita dalla berlina grigia, superò l’ambasciata cilena, che era a sinistra, questo lo seguì con lo sguardo mentre infilava da Sheridan Circle, in quel momento il terrorista premette con forza il pulsante sul telecomando e immediatamente un rumore demolitore, assordante e l’onda esplosiva colpì Letelier contro il tetto della vettura. Un testimone che seguiva la macchina grigia disse: "Vidi una macchina che praticamente cadeva dal cielo in fiamme".

 

L’auto di Letelier cadde su di un’altra in sosta e rotolò fine a fermarsi completamente bruciata, esattamente di fronte all'ambasciata della Romania. Il suo corpo era smembrato separandosi il torso dagli arti. Ronni uscì rapidamente dall’interno della macchina e si stese sul prato di un'ambasciata, dalla gola, con forza, zampillava il sangue. Morì alcuni momenti dopo l'arrivo in ospedale.

 

Il delitto ordinato dalla DINA  del Cile, eseguito dai suoi uomini e dagli assassini del MNC. era stato consumato. In maniera sospetta quando il terrorista Luis Posada Carriles fu arrestato a Caracas, tre settimane dopo, come una degli autori del sabotaggio dell'aereo di linea civile cubano abbattuto alle Barbados il 6 ottobre, presso il suo ufficio si trovarono documenti che mostravano i movimenti che faceva Orlando Letelier per spostarsi verso il suo lavoro.

 

Questo atto di terrorismo manifestò in tutta la sua dimensione criminale l'Operazione Condor e il coinvolgimento dei terroristi di Miami, gli stessi che ancora oggi operano impunemente negli Stati Uniti, come è accaduto 34 anni fa nella capitale degli Stati Uniti.

 

 

* L'autore è un professore e ricercatore universitario