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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI

 

 

La Procura spagnola sollecita agli USA il blocco

 

del patrimonio della famiglia Mas Canosa

 

 

3 giugno 2010 - Da William Nova Pubblicato in La Repubblica   (cubadebate)

 

 

La procura spagnola richiede, in uno scritto, al giudice Santiago Pedraz, che avvii l’iter per una commissione rogatoria agli Stati Uniti che potrebbe concludersi con la confisca di tutti i soldi, beni o proprietà immobili  detenuti da  Jorge e Juan Carlos Mas Santos, figli del defunto impresario anticastrista di origine cubana Jorge Mas Canosa.

 

Pertanto la giustizia spagnola ha chiesto il blocco di tutti i conti bancari e le proprietà dei responsabili della Sintel, dalla sua acquisizione a Telefonica nell'aprile 1996, durante il governo di José María Aznar, per far fronte, in tal modo, a possibili indennizzi per un totale di oltre 300 milioni di euro.

 

Il metodo utilizzato è stato quello di conservare tutti i beni aziendali  mantenendola  in vita mentre erano in vigore i contratti di opera e servizi con Telefonica e dopo liquidarla frodando i suoi dipendenti e creditori.

 

Da un anno il detto giudice ha ordinato l'apertura di un giudizio contro otto imputati, nel caso Sintel, per reati d’ insolvenza punibile, reati societari e contro il Tesoro, per lo svuotamento e poi, nel 2001, il portare al fallimento una società solvente, il che ha significato un deficit  patrimoniale di 60 milioni di euro e la perdita dell’impiego per i 2000 lavoratori, che hanno organizzato una risposta storica accampandosi,  per sei mesi, nel cuore finanziario di Madrid, in quello che divenne noto come "Il Campo della Speranza".

 

Con questo provvedimento la procura  anti-corruzione cerca di risarcire le vittime della truffa e potere assicurare che ci siano i soldi per il risarcimento, per ciò si é informata la Borsa di New York in cui, attualmente,  si quota la società  "Mas Tec", impresa che ha acquistato Sintel da Telefonica Spagna.