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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

 

Cuba condanna, alle Nazioni Unite,

 

le trasmissioni illegali USA

 

 

 

28.04.10 - www.granma.cubaweb.cu

 

 

Cuba ha ribadito, alle Nazioni Unite, la sua condanna delle aggressioni radio televisive sofferte dagli Stati Uniti come una violazione delle norme internazionali in materia di spettro radio -elettronico.

 

La denuncia è stata esposta dal rappresentante permanente di Cuba alle Nazioni Unite, Pedro Núñez Mosquera, che ha parlato durante un dibattito nel Comitato di Informazione dell’Assemblea Generale.

 

Il diplomatico ha spiegato che le trasmissioni illegali radio-televisive contro Cuba non rispettano l’obiettività né la verità, ma falsificano e tergiversano le informazioni.

 

Ha ricordato che un mese fa, la Giunta del Regolamento di Radiocomunicazioni dell’Unione Internazionale di Telecomunicazioni, aveva reiterato che quelle trasmissioni provocano interferenze pregiudizievoli nelle stazioni cubane.

 

"Solo nello scorso febbraio, le emittenti, situate nel territorio degli Stati Uniti, hanno emesso verso Cuba 2185 ore di trasmissioni illegali ogni settimana" ha detto.

 

Ha avvertito che diverse di queste stazioni sono di proprietà o forniscono servizi ad organizzazioni vincolate con terroristi che risiedono ed agiscono, contro Cuba, nel territorio degli Stati Uniti con il consenso delle autorità dell'amministrazione federale.

 

"Il Congresso statunitense approva, annualmente, un bilancio di oltre 30 milioni di dollari in fondi federali per tale tipo di azioni" aggiungendo che "la decisione del tipo di informazioni che desidera ricevere il popolo cubano corrisponde, in modo sovrano, al nostro paese e non a chi, dall'amministrazione degli Stati Uniti, spreca gli apporti dei contribuenti e cospirano con elementi terroristi nei loro piani contro la Rivoluzione cubana".

 

L’ambasciatore ha denunciato il sempre più ineguale accesso alle nuove tecnologie di comunicazione e all’informazione ed ha criticato il crescente gap tecnologica esistente tra i paesi del nord e del sud.

 

Al rispetto, ha anche invitato a cambiare tale situazione e ad adottare le misure pratiche necessarie all’uso razionale e ad una appropriazione più sociale delle tecnologie dell’informazione.

 

Le notizie che si diffondono o che si occultano sono quelle che convengono ai grandi centri di controllo dell’informazione, i quali impongono la menzogna, manipolano la storia, legittimano la discriminazione ed oltraggiano la libertà di espressione e di informazione, ha concluso.