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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

Per "salvare l'immagine" dell'USAID

 

Obama sceglie un esperto in inganni

 

 

19.06.10 - J.G.Allard www.granma.cubaweb.cu

 

 

Se al designare Mark Feierstein come nuovo amministratore assistente per l'America Latina e i Caraibi dell'Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti (USAID), il presidente USA Barack Obama ha voluto migliorare l'immagine di questa screditata organizzazione, si è sparato nei piedi. L'ex funzionario federale é uno specialista della disinformazione, il cui pedigree ha l'odore di zolfo dell' intelligence imperiale.

 

La natura dubbia della candidatura di Feierstein è stata segnalata, lo scorso 5 giugno, dal presidente boliviano, Evo Morales, che ha assicurato che espellerà dal suo paese l'USAID se continuerà a dare sostegno segreto a organizzazioni che cercano di destabilizzare il suo governo. Con buona ragione.

 

Nel 2002, il nord americano Feierstein funse da stratega nella campagna elettorale dell'ex presidente boliviano Gonzalo "Goni" Sánchez de Lozada ed il suo Movimiento Nacionalista Revolucionario (MNR).

 

"Goni" è stato colui che ordinò il sanguinoso massacro che causò la morte di 67 persone ed il ferimento di circa 400, quasi tutti civili, durante la cosiddetta Guerra del gas, nell'ottobre 2003.

 

Costretto a dimettersi, il presidente assassino si rifugiò negli Stati Uniti, dove ha ricevuto la protezione di George W. Bush e la sua mafia, che aveva organizzato la sua ascesa alla Presidenza, con l'aiuto della truppa di Feierstein.

 

Il Governo boliviano ha richiesto, in ripetute occasioni, all'amministrazione USA l'estradizione di Sanchez de Lozada perché affronti la giustizia per genocidio. Una richiesta che, come è perfettamente abituale nel caso delle amicizie criminali che mantiene, è stata ignorata sia da Bush come dal suo successore Obama.

 

Greenberg Quinlan Rosner "propose sondaggi (inchieste e focus group),  produzione di media (televisione e annunci radio) e consulenza strategica sugli elementi della campagna come dibattiti, programmazione, orientamento e ricerca" dichiara l'impresa sul suo sito web.

 

Tra gli "esperti" coinvolti "nello sforzo" si trovava il consigliere politico israeliano Tal Silberstein, confessa.

 

Secondo una valutazione, pubblicata dalla rivista specialistica Covert Action, sull'intervento di Greenberg Quinlan Rosner in Bolivia, il compito della società statunitense era essenzialmente quello di convincere il pubblico che il paese andava "a precipitare nel caos se non eleggeva il candidato presidenziale con l'appoggio di Bush".

 

Al momento della sua nomina, da Obama, come il più alto responsabile dell'USAID per l'America Latina, Feierstein era vicepresidente della società di marketing politico e sondaggi che fece eleggere "Goni" nel 2002.

 

Il suo curriculum, però, ha altre macchie, alcune ancora più difficile da pulire nonostante la sua perizia in materia di detergente politico.

 

 

In Nicaragua ha diretto la

campagna sporca della NED

 

 

Feierstein è stato segnalato, negli anni '90, come "project manager" in Nicaragua nell'operazione sporca condotta dalla National Endowment for Democracy (NED), una controllata dell'USAID, per rovesciare i sandinisti.

 

E 'stato poi direttore per l'America Latina e i Caraibi del National Democratic Institute, un altro strumento d'ingerenza imperiale sovvenzionato dall'USAID, che agisce parallelamente all'Istituto Internazionale Repubblicano in differenti operazioni di destabilizzazione.

 

L'amministrazione di W.Clinton confidò pienamente su di lui da nominarlo consigliere speciale dell'ambasciatore statunitense presso l'Organizzazione degli Stati Americani (OSA), una attività associata al Dipartimento di Stato, che esige  referenze molto specifiche.

 

Laureato alla  Fletcher School of Law and Diplomacy, Feierstein si é anche distinto come "giornalista" per scrivere analisi - a volte anche sul New York Times - di una indiscutibile sottigliezza, al termine dei quali i nemici del potere egemonico degli Stati Uniti, appaiono predestinati alla sconfitta.

 

In Venezuela, Feierstein ha diretto numerosi sondaggi di opinione, sempre per conto di uno o altro fondo del Dipartimento di Stato, con evidenti fini propagandistici. In una delle sue apparentemente brillanti analisi riuscì a sottolineare che Hugo Chavez è molto popolare tra i suoi sostenitori... che, tuttavia, si sentono "a disagio con lui". (Sic)

 

La sezione latinoamericana del sito web di Greenberg Quinlan Rosner si riferisce a "contributi" della agenzia in "campagne vittoriose", come quella del presidente Manuel Zelaya di Honduras.

 

Tuttavia, quando si analizza il colpo di stato honduregno Feierstein pretende dolersene in modo singolare: "Il rifiuto della comunità internazionale al golpe rispecchia le opinioni della maggioranza degli honduregni" ha detto. "Mel Zelaya non avrebbe dovuto essere destituito dal potere con la forza".

 

Feierstein dice la pubblicità della sua azienda: "ha supervisionato la ricerca sull'opinione pubblica in oltre 30 paesi, in cui ha acquisito una grande comprensione delle opinioni dei popoli in tutto il mondo su una serie di questioni". Di questo non c'è dubbio.

 

"Espelliamo l'ambasciatore USA, alla DEA", ha detto Evo Morales al denunciare l'agenzia statunitense e il suo nuovo capo per l'America Latina e i Caraibi. "Se l'USAID continua a lavorare così, non mi tremerà la mano per espellerla, perché siamo degni, sovrani e non permetteremo alcuna ingerenza" ha aggiunto.

 

Feirstein occuperà il posto abbandonato, nel novembreA.Franco 2007, dal funzionario corrotto Adolfo Franco, costretto a dimettersi da questa organizzazione, quando il General Accountability Office (GAO) scoprì un meccanismo di frode sistematica nei conti dei gruppi legati alla mafia cubano-americana che sovvenzionava.

 

Franco fu sostituito, allora, dall'ex dirigente mafioso della Fondazione Nazionale Cubano Americana (FNCA) José R. Cárdenas, alias "Pepe", che fu ingaggiato, nel luglio 2009, dalla dittatura hondurena di Roberto Micheletti per "migliorare la sua immagine" a Washington.

 

Il presidente Obama, da parte sua, ha proclamato la sua speranza che sia ratificata la designazione del personaggio, felicitandosi che abbia "scelto di dedicare il suo talento per servire il popolo americano in questo momento importante del nostro Paese".

 

"Spero di lavorare con lui nei prossimi mesi e anni", ha aggiunto il presidente di "Cambio".