HOME INTERNAZIONALISMO

 

 

L’educazione superiore cubana

è presente in 100 paesi

 

8 settembre 2011 - www.granma.cu

 

Il Ministero d’Educazione Superiore (MES) di Cuba rinforzerà nel corso 2011-2012 la collaborazione accademica internazionale, che era estesa in un centinaio di nazioni durante il calendario scolastico precedente.

 

Miguel Díaz-Canel, titolare del MES, ha segnalato in un recente incontro con i dirigenti del settore che si manterrà come priorità lo scambio scientifico con i paesi membri dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America, Angola e Cina.

 

La Strategia Maestra per la Collaborazione di questo organismo, stabilisce tra le sue priorità l’integrazione con l’America Latina e la promozione di nuove relazioni di solidarietà verso l’Isola, ha precisato il Ministro che è anche membro del Burò Politico del Partito Comunista di Cuba (PCC).

 

Díaz-Canel ha commentato che questo documento rettore stabilisce la collaborazione come priorità di tutti i centri di alti studi del paese, in accordo con la politica tracciata dal PCC e dal Governo e in corrispondenza con le norme dettate dai Ministeri delle Relazioni Estere e del Commercio Estero e gli Investimenti stranieri.

 

Nel calendario finalizzato nel mese di luglio, si sono visti i migliori indici di scambio con il Venezuela negli ultimi cinque anni, raggiungendo una mobilità accademica di 1209 professori delle due nazioni, come indica la relazione di bilancio del MES per il corso 2010-2011.

 

Durante questo periodo, è aumentato a 271 il totale dei professori cubani in Angola.

 

Una delegazione di questo paese ha visitato Cuba, e María Cándida Pereira Teixeira, ministra di Educazione Superiore, Scienze e Tecnologia ha firmato un piano d’azione per implementare il primo incontro dei rettori dei due Stati, ha precisato la pagina web del Ministero d’Educazione Superiore di Cuba.

 

La fonte aggiunge che nel settimo mese dell’anno si è svolta la prima cerimonia di consegna dei diplomi in lingua spagnola agli studenti che non la parlano, come parte del programma di cooperazione con la Cina.