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Alarcón all’incontro

di solidarietà

 

04.05.11 - Yudith Diaz Gazán   www.granma.cu

 

 

Washington insiste nel nascondere le prove  che smascherano la sua prevaricazione nel caso dei Cinque antiterroristi cubani, prigionieri negli Stati Uniti e per questo si avvale della sua dittatura mediatica, ha denunciato Ricardo Alarcón, presidente del Parlamento.

 

Durante l’Incontro Internazionale di Solidarietà Sindacale, svolto  a L’Avana nel  Palazzo delle Convenzioni, il dirigente cubano ha esortato i 900 invitati di 42 paesi a raddoppiare  la lotta in una battaglia per la vita e contro l’occultamento e l’infamia.

 

Un anno fa ho parlato della situazione dei Cinque, spiegando l’appello collaterale o habeas corpus che si sarebbe presentato a favore del combattente Gerardo Hernández, un uomo innocente sul quale pesa la sentenza di due ergastoli più 15 anni di carcere.

 

Alarcón ha ricordato che una settimana fa, l’accusa, ossia Washington, ha chiesto al tribunale di Miami di respingere questa mozione  sommariamente,  senza concedere un’ udienza per discuterla, senza controllare  le nuove prove e gli argomenti, nè permettere che  Gerardo compaia e possa parlare.

 

I media d’informazione delle corporazioni  non hanno pubblicato nemmeno una parola  per l’arbitrarietà  di Washington che esige e di difende con il totale silenzio di questi mezzi, alla faccia dell’opinione pubblica.

 

Gerardo Hernández, con René González, Antonio Guerrero, Ramón Labañino e Fernando González scontano pene pesantissime per aver avvisato l’Isola dei piani sovversivi perpetrati dal sud della Florida.

 

Occultare la verità è l’arma per perpetuare l’ingiustizia, e l’amministrazione rifiuta di rivelare le dimensioni del suo complotto con i media locali di Miami, che minacciarono i membri della giuria e scatenarono una campagna pagata dallo stesso governo. 

 

Questa campagna ampliata aveva scatenato una tormenta perfetta d’ostilità e pregiudizi che portò la Corte d’Appello ad annullare il processo originale.

 

Il governo nordamericano ha rifiutato ugualmente di presentare le immagini del satellite sull’incidente del 24 febbraio del 1996, attorno al quale si è montata la farsa giudiziaria, ha assicurato Alarcón.

 

L’unica spiegazione possibile all’opposizione a mostrare tali immagini negative è ovvia: l’incidente è avvenuto sopra il territorio cubano e quindi il tribunale di Miami non aveva giurisdizione alcuna sul fatto.

 

È urgente elevare la denuncia con la solidarietà internazionale ed è di gran valore il risultato del grande sforzo del Comitato per la Libertà dei Cinque negli Stati Uniti, che ha posto in luce parte della sporca manipolazione eseguita da Washington con i giornalisti di Miami.

 

Il presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare ha esortato il movimento internazionale di solidarietà a non arretrare nella lotta per vincere un governo che si sostiene sulla menzogna e impedisce al popolo nordamericano di scoprire la realtà e conoscere la verità.