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Il traduttore si scusa per gli errori

 

Parliamo dei Cinque e

di aerei telecomandati

 

8.10.11 - www.cubadebate.cu  M.Lemoine www.medelu.org tradotto per Rebelión da O. Grajales
 

 

 

 

Il 28 settembre, vicino a Boston, un "aspirante jihadista" che voleva attaccare il Pentagono e il Congresso è stato arrestato ed imputato. Laureato in fisica, Ferdaus Rezwan aveva acquistato, lo scorso agosto, un aereo in scala, l'F-86 Sabre, caricato di C4 e teleguidato contro i due simboli del potere USA. La richiesta del pubblico ministero indica che voleva avere altre due copie di aerei da combattimento di meno di 2 m di lunghezza e 1,60 di larghezza, per usarli come aerei "drone", con lo stesso proposito. Paradossalmente, gli agenti dell'FBI che lo hanno arrestato, impedendo questo possibile crimine, non sono stati né accusati o imprigionati, per non parlare di intavolare un processo giudiziario.

La precedente riflessione può sembrare bizzarra, incomprensibile. Eppure ...

Negli anni 90, a Miami e da una relativa clandestinità, un certo numero di gruppi anticastristi -
Alfa 66, Omega 7 Partito Nazionale di Unità  Democratica (PUND), ecc - organizzano ed eseguono incessanti  infiltrazioni, attacchi e attentati contro Cuba. La Fondazione Nazionale Cubano Americana (FNCA), la più importante delle organizzazioni in esilio, li aiuta sotto banco, preoccupata di mantenere il suo status di organizzazione pubblica ed "esclusivamente politica". Tuttavia, con l'obiettivo di rendere più forte la pressione sull'isola, questo rispettabile circolo  si dota di una struttura clandestina, il Fronte Nazionale Cubano (FNC). La sua creazione si tesse durante i congressi annuali della FNCA svolti a Naples (Florida) e nel 1993 a Santo Domingo (Repubblica Dominicana). Una ventina di dirigenti partecipano a questi incontri come Jorge Mas Canosa (allora presidente della FNCA), Alberto Hernández, Luis Zuñiga Rey (che guiderà il FNC), Horacio García, Roberto Martín Pérez, José Francisco "Pepe" Hernandez (attuale presidente della FNCA), Angel Alfonso Aleman, Guillermo Novo Sampol, e così via.

Uno dei membri della giunta direttiva, l'impresario
José Antonio Llama Muñoz, fornisce a titolo personale 1471840 $ per finanziare le future operazioni. Per questo crea una società di facciata, la Nautical Sports Inc. e contrae un prestito con la International Financial Bank.  Con questi fondi, il gruppo paramilitare presto dispone di un elicottero, sette motoscafi veloci ed esplosivi e... dieci modelli di aeroplani in scala telecomandati da usarsi contro obiettivi economici di Cuba o in un attentato contro Fidel Castro.

Per infiltrare questi gruppi criminali e riferire all'Avana delle operazioni in preparazione, cinque agenti antiterroristi cubani - Gerardo Hernández, Ramón Labañino, René González, Fernando González e Antonio Guerrero - si trovano a Miami a partire dai primi anni 90.

Sappiamo come prosegue la storia (almeno parzialmente). Se i piani che implicavano i dieci mini aerei teleguidati non progredirono, fu a causa della cattura accidentale, nel 1997, dello yacht La Esperanza (che appartiene a Llama Muñoz), che trasportava a l'Isla Margarita (Venezuela), un comando incaricato di assassinare Fidel Castro durante un vertice ibero-americano. Sottoposti ad indagine e sotto pressione, i cospiratori si affrettarono a sbarazzarsi di quel materiale compromettente.

 

Per contro, l'azione preventiva dei "Cinque" agenti "non dichiarati" del governo cubano, è costato loro l'arresto, nel 1998, e la successiva condanna, nel dicembre 2001, a Miami dalla giudice Joan Lenard per "cospirazione", a pene che sfidano l'immaginazione (da quindici anni a due ergastoli più quindici anni). Tuttavia, nel 1999, durante la detenzione, Llama Muñoz, senza che la sua testimonianza facesse cambiare idea a qualcuno, ha confermato la legittimità della loro missione. Sottoposto a gravi difficoltà finanziarie che l'avevano portato alla rovina e rivoltandosi contro i suoi amici dalle FNCA, presenta una denuncia e riconoscendo il finanziamento del terrorismo, evoca il ruolo dei suoi finanziamenti per l'acquisizione, tra gli altri, dei famoso dieci aerei telecomandati.

Ritornando all'arresto di questi giorni di Rezwan Ferdaus possiamo permetterci di elaborare un teorema - Teorema Clinton-Bush-Obama - : "Il lancio di modelli di aerei in scala carichi di esplosivo contro obiettivi nord americani è un crimine, cercare di impedire che raggiungano obiettivi cubani è meritorio di essere condannato alla prigione".

 

Liberato il combattente antiterrorista cubano René González

Dalla sua prigione di Marianna (Florida), uno dei "Cinque", René González, condannato a quindici anni di carcere, é uscito il 7 ottobre. Sette mesi fa il suo avvocato ha presentato una mozione chiedendo che potesse rientrare senza indugio nel suo paese, Cuba. Il 16 settembre, dopo la lettera di appello della procuratrice Caroline Heck Miller, che rappresenta il governo degli Stati Uniti, la giudice Lenard ha rifiutato, dicendo che se accedesse a questa richiesta, non potrà "valutare se il popolo statunitense é protetto da futuri crimini che il condannato possa commettere". Quindi, René sarà costretto a vivere i prossimi tre anni in "libertà vigilata" in territorio statunitense.

Si può parlare di crudeltà gratuita: dopo quindici anni di ingiusta detenzione, continuerà ad essere impossibile vivere con le sue figlie, Irma e Ivette, e soprattutto di poter vedere, alla fine, sua moglie a cui, da undici anni, le autorità nord americane rifiutano il visto per visitarlo. Si può anche parlare di irresponsabilità: l'estrema destra cubana di Miami odia, nel senso viscerale della parola, i "Cinque". E non ha rinunciato ai suoi metodi spicci. Nel 2008, a causa dei suoi disaccordi con la FNCA, Llama Muñoz è stato vittima di un attentato. Che sia sfuggito non significa che il pericolo sia passato e a maggior ragione per René.