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Richard Klugh: il caso dei Cinque

richiede una finale favorevole

 

6.04.11 - www.granma.cu (ain)

 

 

 

L’avvocato statunitense Richard Klugh, integrante dello staff  della difesa dei Cinque antiterroristi cubani ingiustamente reclusi negli Stati Uniti, ha detto che questa ingiustizia richiede una soluzione favorevole.

 

In una dichiarazione pubblicata dal settimanale  Trabajadores, Klugh ha detto che all’inizio di quest’anno ha lavorato a L’Avana  con l’avvocato Leonard Weinglass - recentemente scomparso - al miglioramento di una presentazione per il processo giudiziario di questi Patrioti, riferendosi ai riassunti legali negli habeas corpus degli appelli presentati da  Antonio Guerrero e Gerardo Hernández che, con  Ramón Labañino, Fernando González e René González, sono reclusi ingiustamente da più di dodici anni.

 

“Gli argomenti, ha commentato, si basano su aspetti tali come la manipolazione delle prove del Pubblico Ministero, sullo sforzo di pregiudicare i Cinque con false accuse attraverso la stampa, con pagamenti segreti ai giornalisti; l’assenza di una base legale per le condanne e gli errori legali in tutto il processo. Queste  considerazioni sono state presentate in un riassunto di 40.000 parole in maniera dettagliata e indiscutibile, che stabilisce la necessità di revocare le condanne”.

 

“Questa è l’unica opportunità legale che abbiamo  di andare davanti alla Corte Federale di Miami e dimostrare le violazioni fondamentali dei Diritti dei Cinque da parte del Pubblico Ministero ed anche la loro innocenza per le accuse più gravi, compresa l’ingiusta accusa contro Gerardo, per l’abbattimento di due aerei, nel 1996.

 

Questo è l’ultimo passo del processo federale negli Stati Uniti e dobbiamo utilizzalo per rivelare i fatti che assolvono Gerardo e mostrano l’ingiustizia che è avvenuta  a Miami”.

 

Poi Klugh ha precisato che la combinazione d’innocenza dei Cinque, con tante violazioni dei loro diritti  di base, è un fatto che il mondo non può ignorare.

 

“Utilizzeremo tutti i mezzi legali con la speranza di finalmente convincere gli interessi politici sull’ingiustizia delle condanne e delle sentenze inflitte ai Cinque.

 

Non abbandoneremo mai questa battaglia e se la Corte non valuta adeguatamente le necessità della legge, ci appelleremo anche alla Corte Suprema”, ha sottolineato. 

 

Le missioni che i cinque realizzavano in territorio nordamericano hanno permesso di conoscere in anticipo e d’ostacolare i propositi dei gruppi dei terroristi nemici di Cuba, e di neutralizzarli, evitando nuovi lutti nella famiglie cubane - ed anche in quelle nordamericane - dopo le migliaia di vittime provocate dai criminali piani orditi.