HOME CINQUE

 

Sono sei gli Eroi: i Cinque più Lenny Weinglass   
 

Un ultimo saluto all’avvocato
Leonard Weinglass

 

28.03.11 - Gioia Minuti www.granma.cu

 

 

“Leonard Weinglass ha lavorato sino al suo ultimo giorno, stroncato da una malattia spietata e dolorosa. Ha seguito la causa dei Cinque sino all’ultimo respiro e per questo dobbiamo contare sei Eroi,  i Cinque più Lenny, come lo chiamavano, e tutti noi dobbiamo continuare  a lottare per far conoscere questa giusta e nobile causa che lui aveva fatto sua e difendeva con tutta la  sua abilità”, ha dichiarato Ricardo Alarcón.  

 

“Dobbiamo diffondere la verità, perchè si possa fare finalmente giustizia, ha detto ancora  il Presidente dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, parlando nella sede dell’ICAP, Istituto d’Amicizia con i Popoli, sabato 26, nel pomeriggio, durante un incontro per dare un estremo saluto ad un avvocato tra i più brillanti degli Stati Uniti, che ha sempre vissuto, lavorato  e lottato  senza pensare al denaro o a ricompense.

 

“Per me è un onore”, disse quando gli proposero di difendere i Cinque e non parlò mai di ricompense, lui, che poteva avere onori e ricchezze, ma viveva in uno studio modesto a New York.

 

Sapendo d’essere malato di un tumore al pancreas, ha continuato a lavorare alla difesa di Tony e di Gerardo, per la presentazione degli habeas corpus (altre prove), senza pensare  a sè stesso.

 

Era altruista, generoso e molto capace: la sua carriera è stata costellata da vittorie nei tribunali per cause sociali e politiche. Lui sosteneva che il caso dei Cinque è un caso politico e che come tale va affrontato.

 

Kenia Serrano, presidentessa dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli, (ICAP), ha letto un messaggio di  Rafael Cancel Miranda, Eroe della lotta indipendentista di  Puerto Rico, che ha  espresso la sua stima per Weingalss .

 

“Era un avvocato rivoluzionario e le sue trincee  erano i tribunali. Difendeva solo le giuste cause. La sua morte ci addolora, ma la su avita e il suo esempio ci danno forza” ha scritto dal fraterno Puerto Rico. 

 

Centinaia di persone di Cuba e di altri 18 paesi sono andate nella sede del ICAP a firmare il libro di condoglianze  e all’incontro per l’ultimo saluto, hanno partecipato Armando Hart Dávalos, presidente dell’Uffficio del Programma Martiano; Graciela Ramírez,  coordinatrice del Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque; Giustino di Celmo, molti familiari dei Cinque,  intellettuali e  rappresentanti delle organizzazioni di massa, tra i tanti.

 

Libro di condoglianze per la

morte di Leonard Weinglass

 

25.03.11 - www.granma.cu (ain)

 

L’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP) ha aperto un libro di condoglianze per la morte dell’avvocato nordamericano Leonard Weinglass, rappresentante legale di Antonio Guerrero, uno dei Cinque antiterroristi cubani prigionieri politici negli Stati Uniti.

 

Nella  sede del ICAP, si rende questo omaggio come espressione di ringraziamento del nostro popolo alla sua amicizia genuina e al suo concetto che essere avvocato è un impegno con la giustizia, segnala una nota dell’istituzione.  

 

Il  testo spiega che Weinglass, deceduto mercoledì 23 a New York, ha difeso i combattenti per le cause della liberazione dei loro popoli e sottolinea la sua dedizione sino all’ultimo respiro alla difesa dei Cinque Eroi cubani prigionieri politici negli Stati Uniti: Antonio Guerrero, Gerardo Hernández, René González, Fernando González e Ramón Labañino.

 

L’ICAP convoca le persone e le istituzioni che lavorano a favore della causa  dei Cinque  a firmare il libro di condoglianze che manterrà aperto dalle 9.00 alle 17.00.

 

Conoscendo la notizia, Gerardo Hernández, dalla prigione federale di Victorville, in California, ha trasmesso un messaggio che segnala: “ A nome dei Cinque, dei nostri familiari e a nome di milioni di cubani e fratelli del mondo che confidavano in lui e  lo ammiravano, giungano le più sentite condoglianze ai suoi familiari e amici”.

 

Il Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque ha espresso il suo dolore per la perdita di chi era conosciuto internazionalmente per la difesa di casi molto celebri, come quello dei Sette di Chicago, di Jane Fonda o di Angela Davis, tra i tanti.

 

È morto Leonard Weinglass
Lo straordinario combattente per la causa dei Cinque

 

24.03.11 - www.granma.cu

 

L’avvocato nordamericano Leonard Weinglass, rappresentante legale di Antonio Guerrero e instancabile combattente per la causa dei Cinque, è morto nel pomeriggio di mercoledì 23 a New York, hanno confermato a Cubadebate persone a lui vicine.

 

Weinglass, che non si era ripreso da un’operazione eseguita per estirpare un tumore, era nato in un giorno come oggi 24 marzo nel 1933 e avrebbe compiuto oggi 78 anni Si era laureato nel 1968 nella scuola di Legge di Yale ed alcuni dei suoi casi si studiano oggi in tutte le facoltà di diritto degli Stati Uniti.

 

La ragione della sua fama è che dagli Otto di Chicago, poi conosciuti come Chicago Seven o i Sette di Chicago, e sino a  Jane Fonda,  Angela Davis, i sequestratori di Patty Hearst,  da Daniel Ellsberg a Amy Carter, Weinglass ha rappresentato gli accusati in molti dei più spettacolari processi giudiziari degli Stati Uniti.

 

Il processo degli Otto di Chicago, dei manifestanti contro la guerra del Vietnam arrestati durante le proteste nella Convenzione del Partito Democratico nel 1968, lanciò  Weinglass in primo piano  legale.

 

Tra i suoi difesi c’erano Abbie “Steal This Book” Hoffman e Tom Hayden, un attivista politico, tra i vari celebri attivisti per i diritti civili. Quel processo è il tema di una nota pellicola di Steven Spielberg, “The Trial of the Chicago 7”.

 

Anni dopo  Weinglas difese Daniel Ellsberg, l’uomo che nel 1971, filtrò alla stampa i documenti  del Pentágono sulla storia segreta della Guerra del Vietnam, che servirono da strumento per far cadere il Presidente Nixon. Quel caso di rivelazione di documenti segreti era dell’importanza  caso di quello di Wikileaks.

 

In un’intervista realizzata da Cubadebate nel 2004 Weinglass aveva spiegato senza panegirici che aveva accettato d’essere l’avvocato di Antonio Guerrero e d’appoggiare la causa dei Cinque cubani prigionieri negli Stati Uniti.

 

Le sue parole: “Non ho mai esercitato come avvocato, per ottenere denaro o per cause per denaro, dove si vuole trarre profitto da altri, da quando ho studiato nell’università e c’insegnarono che essere avvocato era un impegno di giustizia. Io ho agito così, con assoluta passione e da allora mi sono occupato di casi in cui si  tratta di giustizia e di carattere politico, così come io lo intendo la politica, un impegno con coloro ai quali si nega quotidianamente la giustizia. Ed anche in processi che a volta hanno acquistato negli USA un’ importanza internazionale. In questo casi sono vincolati i tre elementi e c’è anche qualcosa di più: rappresentiamo Cinque esseri umani eccezionali. Antonio per me non è un semplice difeso qualsiasi; essere il suo avvocato è più di questo, è semplicemente un onore!"

 

Cubadebate, come Granma Int. in italiano, si unisce al dolore dei suoi familiari e dei nordamericani che lo ammiravano e che sanno che la sua morte è una perdita dolorosa, che condividono  i due popoli.