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La pace ha sofferto un duro colpo in

Colombia, afferma Piedad Córdoba

 

28.11.11 - Alberto Corona da www.granma.cu

 

L’attivista colombiana dei diritti umani, Piedad Córdoba, ha considerato che la pace nel suo paese ha sofferto un duro colpo per l’esecuzione di quattro ostaggi in potere della guerriglia. Piedad Córdoba, leader del gruppo della società civile “Colombianos y Colombianas por la Paz”, ha detto che ha ricevuto con tristezza la notizia, che ha commosso tutto il paese.

 

“Questa situazione obbliga a lavorare per una forza etica e per la pace, ed anche per pensare che l’uscita non è la guerra”, ha dichiarato.

 

La ex senatrice stava realizzando intense gestioni per la liberazione dei prigionieri nelle mani della Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia - FARC - lavoro che, grazie ai suoi sforzi, ha dato frutti.

 

Dal gennaio del 2008 il gruppo insorgente ha liberato unilateralmente una decina di ostaggi tra politici, poliziotti e militari, in un processo che ha visto il ruolo cruciale della Córdoba.

 

Poi, sabato 26, si è saputo che quattro prigionieri nelle mani delle FARC - tre poliziotti e un militare – sono stati giustiziati dopo uno scontro armato tra l’esercito e una struttura degli insorgenti che, si presume, aveva l’incarico della custodia di queste persone.

 

Il fatto ha suscitato un’ondata di condanna e nello stesso tempo ha aperto un dibattito attorno alla viabilità del riscatto a sangue e fuoco dei sequestrati nelle mani della guerriglia.

 

Perchè tutto indica che l’azione è avvenuta come conseguenza di un’operazione del genere.

 

Ex prigionieri e familiari di coloro che sono ancora prigionieri nella selva hanno criticato questo tentativo di riscatto da parte del Governo.

 

“Dobbiamo vedere cosa è successo, se è stato un tentativo di riscatto, dobbiamo analizzare le responsabilità del Governo”, ha detto l’ex senatore Luis Eladio Pérez, che dopo vari mesi di sequestro aveva recuperato la libertà nel 2008, grazie alla mediazione di Piedad Córdoba.

 

Pérez ha detto che il Governo sa perfettamente che questi tentativi rappresentano un rischio molto alto per la vita degli ostaggi.

 

Il Polo Democratico Alternativo (PDA) all’opposizione, ha reiterato la necessità d’una politica di pace che ponga fine al conflitto armato interno ed ha espresso ai familiari delle quattro vittime le sue condoglianze e la piena solidarietà.

 

Ugualmente, l’Assessorato per i Diritti Umani e lo Sfollamento (Codhes) ha condannato i fatti ed ha segnalato con un comunicato che la società civile deve trasformare l’indignazione in pressione, per far sì che le FARC liberino tutti i prigionieri e il Governo offra le garanzie necessarie per questo.