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Nuestra America - Haiti

 

Clima di tensione dopo i risultati

preliminari delle elezioni

 

5.04.11 - Lioman Lima Padrón   www.granma.cu

 

Il clima di tensione e le accuse di brogli aumentano in Haiti, dopo l’annuncio dei risultati preliminari delle elezioni che hanno aggiudicato la vittoria presidenziale al cantante Michel Martelly.

 

Il Comitato Elettorale Provvisorio (CEP) ha dichiarato che il rappresentante del Partito Risposta Contadina ha ottenuto il  67,57 per cento dei voti validi contro il 31,74 dell’avversaria, la ex prima dama Mirlande Manigat, del gruppo dei  Democratici Nazionali Progressisti.

 

I comunicati del  CEP non saranno definitivi sino alla metà di aprile e da oggi i candidati possono iniziare le azioni per impugnare il conteggio.

Le autorità haitiane temono che avvengano dei disturbi nel paese ed hanno lasciato lo spiegamento di poliziotti e delle forze delle Nazioni Unite.

 

La pubblicazione dei risultati della prima votazione nello scorso dicembre, aveva generato un caos generale per tre giorni, che era costato la vita di due persone e aveva provocato notevoli danni materiali nelle infrastrutture del paese, il più povero della regione.

 

I seguaci della Manigat e i  membri del suo staff nella campagna elettorale hanno protestato per i risultati, negandoli, ed hanno assicurato che faranno tutto per farli annullare,   ma anche prima del rapporto ufficiale, da giovedì scorso si proclamavano già accuse d’irregolarità e favoritismi  verso i membri del CEP.

 

La Manigat ha accusato il presidente dell’ente elettorale, Gaillot Dorsainvil, d’influire nel processo di tabulazione dei voti a favore di Martelly e d’includere nei conteggi voti scartati precedentemente per frode. L’annuncio, recente, tre mesi dopo la prima votazione, era stato preceduto dalle conferme di un alto numero d’irregolarità.

 

Una settimana fa, l’ente elettorale aveva informato dell’annullamento di più del 14% degli 11.182 voti nelle presidenziali e di altri 15200, il60% del totale, hanno precisato i periti, nominati per confermare la loro autenticità.

 

Gli haitiani sono tornati alle urne il 20 marzo, per eleggere sette senatori, 79 deputati e il nuovo presidente della nazione, dopo l’annullamento delle elezioni del novembre del 1010, per irregolarità e pressioni degli organismi internazionali.

 

Il governo haitiano aveva fatto un appello alla calma, prima dell’annuncio dei risultati preliminari del secondo turno delle elezioni presidenziali, temendo fatti di violenza come quelli che seguirono la prima giornata del dicembre scorso.

 

La segretaria di Stato per la Sicurezza Pubblica, Aramick Louis, ha chiesto  ai candidati d’invitare i seguaci “a non manifestare violentemente per le strade” qualunque sia il risultato. La seconda elezione ha visto in lizza  il popolare cantante Michel Martelly, favorito secondo i sondaggi, e l’universitaria Mirlande Manigat, una ex prima dama di 70 anni, ma senza aspettare la diffusione ufficiale dei risultati, i due si sono aggiudicati la vittoria già nei  giorni precedenti le elezioni.

 

 

Alto livello di frode nelle

elezioni haitiane

 

1.04.11 - Lioman Lima Padrón   www.granma.cu

 

Il numero di frodi registrate durante la seconda giornata di elezioni in Haiti ha superato quello della prima votazione, sospesa per irregolarità nel novembre del 2010, ha informato il Centro di Tabulazione dei Voti.

 

Il direttore di questo ente, Widmarck Matador, ha detto che almeno 15.000 schede elettorali su un totale di 25935, sono in quarantena e necessitano un’analisi profonda per verificare l’autenticità

 

Dopo aver terminato il conteggio dei voti per l’elezione del presidente, altre 1518 schede elettorali sono state scartate, 500 più di quelle delle elezioni precedenti, ha assicurato il funzionario.

 

Matador ha detto che la verifica delle liste elettorali non è ancora completa, ma che è stato scoperto che il numero dei votanti è notevolmente superiore agli iscritti inizialmente nei vari centri di votazione.

 

Gli osservatori internazionali hanno richiamato i candidati presidenziali, Michel Martelly e Mirlande Manigat, a non continuare le proclamazioni infondate di vittoria, che potranno provocare incidenti violenti.

 

Lo scorso 20 marzo Haiti ha vissuto la seconda giornata di elezioni generali per scegliere sette senatori, 79 deputati e il nuovo presidente della nazione, dopo l’annullamento  delle votazioni di novembre per denunce di frodi e pressioni degli organismi internazionali.