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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI

 

Correa reitera la condanna per

il blocco contro Cuba degli USA

 

29 dicembre 2011 - www.granma.cu

Il presidente ecuadoriano, Rafael Correa, ha reiterato un’energica condanna al blocco che gli Stati Uniti mantengono contro Cuba e lo definito “un attentato al diritto inter americano e ai diritti umani dei cubani.

 

Il presidente ha ripetuto che questo assedio di quasi 50 anni include i medicinali per la popolazione cubana, ma che nessuno dice niente e nessuno va alla Commissione interamericana dei Diritti Umanai (CIHD) o va a Washington a protestare per questo.

 

“Questo blocco non ha niente a che spartire con il processo di cambio che sperimenta il popolo cubano”, ha assicurato Correa durante la sua abituale conversazione con i mezzi di comunicazione a Guayaquil.

 

“I cambi sono una decisione sovrana di Cuba e sono i leaders della Rivoluzione, Fidel Castro e Raúl Castro, che riconoscono la necessità di cambi profondi.

 

È importante sottolineare anche che è impossibile analizzare la realtà cubana ignorando il blocco: immaginate se bloccassero noi, o la Colombia, o il Perù... non dureremmo tre mesi, mentre Cuba ha resistito a mezzo secolo d’assedio statunitense”, ha detto ancora con forza Rafael Correa.

 

 

Il Presidente Correa reclama

l’eliminazione del blocco contro Cuba

 

1 luglio 2011 -  www.granma.cu

 

Rafael Correa, Presidente dell’Ecuador, ha reclamato dagli Stati Uniti l’eliminazione del blocco economico, commerciale e finanziario imposto a Cuba ed ha definito la misura ‘un insulto al diritto internazionale’.

 

Come ha pubblicato il sito digitale Cubadebate, il presidente ha sottolineato a Prensa Latina che questa azione imposta da 50 anni contro l’Isola dei Caraibi è un’altra mostra della doppia morale internazionale, una cosa ingiustificabile a questa altezza della storia dell’umanità.

 

Correa ha insistito che: “Questa barbarie deve terminare, questo insulto al diritto internazionale, questo abuso, questa mostra di doppia morale deve terminare il più rapidamente possibile”.

 

Interrogato su cosa pensa della reclusione dei Cinque patrioti antiterroristi cubani, reclusi da 13 anni nelle prigioni degli USA, ha considerato che in questo caso si è ignorato il debito processo e sono stati violati i diritti umani.

 

Anche in questo caso si osserva la presenza della doppia morale internazionale e della prepotenza imperiale.

 

“È indignante che tutti gli anni gli Stati Uniti presentino rapporti sui diritti umani su altri paesi, mentre loro praticano la tortura in prigioni illegali come Guantánamo, mantengono prigionieri i Cinque Eroi cubani e bombardano Stati sovrani come l’Iraq, l’Afganistan e altri.