Il congressista Davide Rivera promuove di

restringere, negli USA, i viaggi dei cubani

 

18 agosto 2011 -   www.granma.cu  (pl)

 

 

In una nuova azione per rafforzare il blocco USA contro  Cuba, il congressista repubblicano D.Rivera ha suggerito di limitare, ancor più, i viaggi d'immigrati cubani verso l'isola.

 

Fino ad ora la legge permette a questi immigrati di legalizzare il loro status di residenti all'anno e un giorno dall'arrivo negli Stati Uniti, e a partire da quel periodo viaggiare nel loro paese d'origine.

 

La versione finale  del progetto legislativo appare identificata come HR 2774. Un testo preliminare della norma è stato presento alla Camera dei Rappresentanti lo scorso 1 agosto, ha precisato il quotidiano Sun Sentinel.

 

Secondo il rappresentante del 25° distretto congressionale della Florida, il suo piano mira a preservare il senso originale della Legge di Aggiustamento Cubano, in vigore dal 1966, che dà ai cubani privilegi migratori nei confronti di cittadini di altri paesi sulla presunzione che sono perseguitati politici.

 

L'iniziativa, sensibilmente polemica per la comunità cubana nel paese del nord, impedirebbe a  questi cittadini di ritorno nel paese caraibico per un periodo di cinque anni dopo il loro ingresso negli Stati Uniti, ai sensi della cosiddetta Legge di Aggiustamento Cubano.

 

In breve la proposta di Rivera stipula: gli immigrati accolti con questa normativa non possono viaggiare a Cuba entro un periodo di cinque anni dal loro arrivo in territorio USA e il Dipartimento di Sicurezza Nazionale non concederà lo status di residente legale a coloro che violano la norma.

 

Il progetto corretto sarà ripresentato quando il Congresso federale riprenderà le sessioni il prossimo 6 settembre.

 

Due mesi fa Rivera aveva presentato un programma per revocare l'alleggerimento delle restrizioni di viaggio a Cuba.

 

Da parte sua  la congressista cubano-americana Ileana Ros-Lehtinen, presidente del Comitato Relazioni Estere della Camera dei Rappresentanti, ha chiesto alla Casa Bianca di prendere misure per impedire presunte violazioni delle leggi sul turismo verso l'isola.

 

Oltre a Ros-Lehtinen e Rivera, agli sforzi per rafforzare il blocco economico contro Cuba si é aggiunto il rappresentante repubblicano Mario Diaz-Balart, con un emendamento inserito in una legge sugli stanziamenti per il Tesoro e certificata da una commissione legislativa con voto orale.

 

Sia la proposta di Rivera come quella di Diaz-Balart restaurerebbero le restrizioni ai viaggi, dei  cubani nel loro paese di origine, vigenti sotto la presidenza di George W. Bush, prima che il presidente Barack Obama le attenuasse, all'inizio di quest'anno.

 

L'assedio economico, commerciale e finanziario imposto da Washington a L'Avana risale a cinque decenni fa. Il danno economico diretto causato al popolo cubano, calcolato fino al dicembre 2009 ai prezzi correnti, ammonta a una cifra che supera i 100154mila milioni di dollari.

 

Tale importo aumenterebbe fino a 239533mila milioni di dollari, se il calcolo fosse realizzato sulla base dell' inflazione dei prezzi al dettaglio negli USA, precisa in un articolo del 2010 il sito Cubavsbloqueo.cu.