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Il traduttore si scusa per gli errori

 

La Fondazione Nazionale Cubano

Americana e l’Operazione Condor

 

 

8 agosto 2011 - José Luis Méndez Méndez www.cubadebate.cu

 

Questo mostro politico si fece conoscere negli Stati Uniti nel 1981.

 

Quell'anno, nel Cono Sud dell'America Latina, era ancora vigente ed attiva l’Operazione Condor, transnazionale del crimine, ufficializzata nel novembre 1975, e composta dai repressori di diversi paesi della regione dove sgovernavano dittature militari o regimi dominati da queste e sino alla fine degli anni ottanta impiegarono il terrorismo di stato come strumento di dominazione.

 

Questa Operazione, Operativo o Piano come è anche nota ha perseguitato,  rapito, torturato, ucciso e fatto scomparire migliaia di oppositori al fascismo  dentro e fuori dei suoi confini.

 

Una delle vittime della cosiddetta "fase tre" dell'Operazione Condor, consistente nell'eliminare, in forma violenta, gli oppositori delle dittature fu Orlando Letelier del Solar, che era stato Cancelliere, ministro della Difesa e Ambasciatore del governo di Unità Popolare del Cile di fronte al governo degli Stati Uniti, il principale promotore e gestore del  colpo di stato militar-fascista che rovesciò e assassinò il presidente Salvador Allende.

 

Il 21 settembre 1976, un commando criminale composto da ufficiali della DINA cilena e che usò  come sicari terroristi anticubani del Movimento Nazionalista Cubano con sede negli Stati Uniti, lo assassinarono nel centro di Washington a pochi isolati dalla Casa Bianca.

 

Tra i responsabili diretti di questa azione ci furono Virgilio Pablo Paz Romero e José Dionisio Suárez Esquivel, che per anni furono al servizio della DINA e realizzarono diverse operazioni in America Latina e in Europa.

 

Sotto l'ombrello delle agenzie statunitensi ipoteticamente incaricate della lotta contro il terrorismo, i due assassini furono "ricercati" per oltre dieci anni dentro e fuori gli Stati Uniti per l'assassinio di Letelier. Nel 1991 furono identificati da una fonte e le autorità USA furono costrette ad arrestarli. Una volta giudicati furono  rinchiusi in carcere.

 

Immediatamente, la FNCA finanziò l'intero processo di difesa di questi terroristi, esercitò la sua influenza perché fossero condannati a pene minime. Paz Romero si dichiarò colpevole dell'assassinio del politico cileno, della giovane nord americana, Ronnie Moffit, e delle conseguenze patite dal marito, Michael Moffitt, a causa dell'esplosione della bomba preparata da Paz Romero.

 

Ricevette una condanna a soli 13 anni di carcere, ma nel 1998, dopo aver scontato solo 6 anni fu rilasciato sulla parola ed internato dal Servizio Immigrazione e Naturalizzazione per essere deportato.

 

Immediatamente, la FNCA, attivò i suoi meccanismi di pressione per ottenere la liberazione del terrorista e ottenere che mantenesse la residenza negli Stati Uniti. L'allora direttore esecutivo della Fondazione, il democratico Joe Garcia, e ora alto funzionario della attuale amministrazione di Barack Obama, si pronunciò così sul  caso del terrorista assassino: "La Fondazione si coinvolse immediatamente negli sforzi per liberare Paz Romero, per stabilire un precedente legale che potrebbe portare alla liberazione di cubani condannati ... Ci parve che questo caso era sufficientemente rappresentativo per lanciare una battaglia legale. Penso che abbiamo vinto e lì ci sono le porte aperte...”

 

L'assassino confesso e terrorista fu liberato nell'agosto del 2001, appena due settimane prima dei terribili eventi criminali  dell'11 settembre negli Stati Uniti, che è un chiaro esempio diafano dei due pesi e due misure delle autorità statunitensi, quando dà riparo ai terroristi anti-cubani e della natura violenta della FNCA.

 

Virgilio Paz, è un criminale, che per anni fece parte della cosiddetta  "carovana della morte" dei militari cileni che perseguitò i rifugiati politici dell'America Latina per perseguitarli, assassinarli e farli scomparire. Operò in Costarica, Messico, Spagna, Italia, Francia e Germania nelle operazioni progettate dalla DINA ed eseguite da lui come un killer della stessa.

 

Questo terrorista è reo confesso di un orrendo crimine, di cui fu autore materiale diretto, che causò l’assassinio di due persone, una nord americana, lasciò gravi conseguenze in un altro della stessa nazionalità; in modo incredibile, tra il 1976 e il 1991, fu  "nascosto"  dall'enorme, costoso e pervasivo apparato di polizia degli Stati Uniti che non riuscì a trovarlo; poi venne processato e condannato a 13 anni di reclusione di cui ne ha scontato solo 6, infine, contro ogni previsione l'estremista viene rilasciato a fine agosto, appena due settimane prima del fatidico 11/S, quando avvenne il più grande attentato terroristico della storia degli Stati Uniti, e quando tutte le agenzie specializzate incaricate per la lotta alla criminalità erano saturate di avvertimenti circa imminenti atti terroristici all'interno del loro territorio.

 

Chiaro che né Paz Romero, né Suárez Esquivel rappresentano una minaccia per il sistema statunitense, dovuto alla fondamentale ragione: sono due dei loro terroristi.