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Lo stesso Primo Maggio

di vittoria

 

3 maggio 2011 - Oscar Sánchez Serra www.granma.cu

 

Non è stata solo una mattina storica, ma molto di più: un Primo maggio conseguente con la storia di una Rivoluzione che continua a mostrare un giorno dopo l’altro, la forza invincibile del suo popolo, guardando i cubani che sfilavano nelle loro piazze, e l’affermazione di cinquant'anni fa del compagno Raúl continua ad essere una realtà: questo è il Primo Maggio della Vittoria.

 

Cinquant'anni fa la nazione vibrò nella celebrazione del Primo Maggio, Giorno Internazionale dei Lavoratori in difesa del socialismo che solo due settimane prima era stato proclamato di fronte alle vittime del crudele bombardamento aereo su vari punti della Patria, difeso nella sabbia di Playa Girón.

 

Lázaro Peña, leader della classe operaia, avrebbe detto anche oggi: “È stato un omaggio alla Vittoria sugli invasori e alla gloria dei morti, sia a Playa Girón che in tutte le lotte del  nostro popolo per la sua indipendenza”.

 

Come allora sulle spalle degli operai sono sfilati i nostri bambini, come prova indiscutibile di quanto affermato nel 1961 da Raúl: “Abbiamo visto sfilare qui gli operai con i loro figli in braccio, perchè ogni giorno il popolo ha più fiducia nella sua Rivoluzione!”

 

E questo è quel che ha sempre preoccupato di più l’imperialismo aggressore.

 

Già il Comandante in Capo gli aveva detto, 50 mesi di maggio fa, dalla stessa Piazza in cui siamo tornati a marciare pieni d’allegria e di compromessi: “Se il loro capitalismo monopolista è migliore del socialismo cubano, allora perchè hanno tanta paura? Perchè hanno così paura dell’esempio di Cuba”?

 

La risposta è arrivata all’alba di questo 1º Maggio del 2011. Se nel 1961 Cuba intera rese omaggio ai morti e custodiva in piazze e strade  questo socialismo trionfante nel terreno militare, oggi difende il carattere irrevocabile del suo sistema, gli accordi del VI Congresso del Partito Comunista di Cuba che, dalla sua convocazione ha risposto alla sua massima di Congresso del Popolo, espressione assoluta che più che un partito unico, si tratta del Partito della nazione, erede del Partito Rivoluzionario cubano, fondato da José Martí.

 

Questa, come il 50º anniversario della vittoriosa Campagna d’Alfabetizzazione e molte altre, sono state le motivazioni dei rivoluzionari cubani per questo Primo Maggio, coscienti che ‘Ordine, Disciplina ed Esigenza’ sono le parole chiave e le premesse imprescindibili per far compiere gli accordi del VI Congresso,  portare avanti il modello economico che ci proponiamo con i lavoratori come avanguardia insostituibile.

 

Quello che si è visto in Piazza della Rivoluzione, in  Piazza Mayor General Antonio Maceo e in tutte quelle del paese, conferma che ci aspettano nuove vittorie, perchè Cuba è tornata a mostrare il principio alla base di suoi trionfi, con Raúl a Santiago, Machado a L’Avana e Fidel in tutto il paese: Rivoluzione è Unità!

 

 

I cortei del 1º Maggio,
Giorno Internazionale dei lavoratori

 

 

Con la presenza del Presidente Raúl Castro, Cuba è stato celebrato il Primo Maggio, Giorno Internazionale dei Lavoratori, con gli abituali cortei popolari e di massa,  convocati quest’anno in appoggio alle Linee approvate nel VI Congresso del Partito Comunista, con le parole d’ordine “unità, produttività ed efficienza”.

 

La Centrale dei Lavoratori ha segnalato che questo Primo Maggio  è stato la “prima opportunità” dei cubani per dimostrare il loro appoggio alla Rivoluzione.

 

Il segretario generale della CTC, Salvador Valdés Mesa, ha sostenuto che questo appuntamento è stato un’espressione d’appoggio di massa agli accordi del recente VI Congresso  del PCC.

 

La chiusura della manifestazione centrale nella capitale à stata effettuata da un blocco di migliaia di giovani che sono stati protagonisti nella sfilata e della marcia popolare realizzata lo scorso 16 aprile, per i 50 anni di proclamazione del socialismo e della Vittoria di Playa Girón, prima del VI Congresso del PCC.

 

 

52 ANNI DI MARCE

 

 

La gigantesca marcia per “l’unità del popolo”, come principale parola d’ordine, fu la celebrazione del primo maggio del 1959 a Cuba, con cui si inaugurò la Piazza Civica poi divenuta la storica Piazza della Rivoluzione, José Martí.

 

La sfilata fu l’espressione della coincidenza dei sentimenti e delle azioni di lavoratori,  studenti, combattenti e contadini che, dalle 10 di mattina e per 14 ore, furono protagonisti del fatto senza precedenti nell’Isola, definito ‘imponente, combattivo e pieno d’entusiasmo’ dalla stampa dell’epoca.

Erano giunti nella capitale, da Pinar del Río e da Matanzas  a decine di migliaia, per unirsi agli abitanti della capitale, che riempirono la Piazza.

 

Cuba è stata uno dei paesi pionieri nella celebrazione del Giorno Internazionale dei Lavoratori dal 1890, e al disopra delle persecuzioni e delle vessazioni  dei governi di turno, ogni primo maggio i lavoratori riempivano le strade per esigere le loro domande,  in solidarietà con il resto del proletariato mondiale.

 

Il trionfo del 1959 aperse una nuova tappa per queste manifestazioni, che acquistarono un carattere di massa e si realizzarono senza domande operaie, dato che la stessa essenza rivoluzionaria promulgava misure radicali a beneficio della maggioranza, sino ad allora sfruttata.

 

Sui cartelli e nei manifesti si leggevano gli slogan che appoggiavano la legge di Riforma Agraria non ancora promulgata, contro le cospirazioni, affermando che la Rivoluzione non si poteva fermare, e che per consolidarla era imprescindibile la più solida unità popolare.

 

Inoltre si chiedevano la creazione delle milizie operaie e l’addestramento militare, oltre alle scuole di preparazione sindacale.

 

In quell’occasione fu numerosa la partecipazione delle delegazioni sindacali dell’America Latina e dell’Europa; ci furono diversi oratori e il riassunto,  quando era già il 2 di maggio, lo realizzò l’allora Capo delle Forze Armate Rivoluzionarie, Raúl Castro,  in assenza del Comandante in Capo, Fidel Castro, che era in viaggio in America, dove portava il messaggio del giovane Stato.

 

Raúl aveva definito ‘maestosa’ la sfilata e il suo discorso lo svolse attorno all’unità, così come aveva denunciato gli interessi opposti alla Rivoluzione cubana, riaffermando la decisione di portarla  avanti contro tutti gli ostacoli.

 

Di fronte ad un mare di popolo, aveva sottolineato: “O ci uniamo, o resteremo alla mercè dei nemici poderosi che ha la Rivoluzione”, ed aveva puntualizzato che la Rivoluzione non si poteva fermare, perchè farlo era come accettare il giogo dell’impero!”

 

Sono passata 52 anni da allora: l’unità si è consolidata, ed oggi è un baluardo per dare spazio all’ attualizzazione del modello economico del paese,  per mantenere le storiche conquiste realizzate.

 

Raúl presiede la sfilata  del Primo

 

Maggio a Santiago di Cuba

 

1 maggio 2011 - www.granma.cu

 

       

 

Il Generale dell’ Esercito Raúl Castro Ruz, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, presiede nella Città Eroina, la celebrazione del giorno Internazionale dei Lavoratori.

 

Con Raúl, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri,  si trovano Lázaro Expósito Canto, membro del Comitato Centrale e Primo Segretario del PCC nella provincia, altri dirigenti del Partito, e del Governo e delle organizzazioni politiche, giovanili e di massa.

 

María de los Ángeles Cordero Tamayo, Segretaria Generale della CTC nella provincia, ha pronunciato un breve discorso e quindi è iniziato il corteo dei blocchi, aperto  dai combattenti della Rivoluzione.

 

Condividono la tribuna di Piazza della Rivoluzione  Antonio Maceo Grajales, gli Eroi del Lavoro, lavoratori e dirigenti sindacali eccellenti, veterani e fondatori della Centrale dei Lavoratori - CTC – e delegazioni straniere di organizzazioni operaie amiche.

 

Bandiere cubane gigantesche  ornano la piazza e i dintorni, assieme alle bandiere del 26 di Luglio, simboli del popolo cubani,  con grandi manifesti con le parole d’ordine ‘Unità, Produttività, Efficienza’, che distinguono la celebrazione di quest’anno.

 

 

1º Maggio per l’Unità nel Giorno

Internazionale dei Lavoratori

 

I cubani oggi sfilano in corteo per il 1º Maggio, Giorno Internazionale dei Lavoratori, nelle piazze più importanti dell’Isola, per ratificare davanti al mondo l’unità del popolo attorno al suo progetto sociale.

 

Operai e dirigenti coincidono con il carattere straordinario che avranno sicuramente i cortei e risaltano i preparativi nei municipi e nelle province dell’arcipelago, soprattutto in Piazza della Rivoluzione José Martí, a L’Avana.

 

La giornata di oggi è anche un omaggio al mezzo secolo di due importanti avvenimenti storici:  la proclamazione del carattere socialista della Rivoluzione e la sconfitta dell’invasione organizzata e finanziata dagli Stati Uniti a Playa Girón, in provincia di Matanzas.

 

Quest’anno 160 invitati sfilano con il popolo cubano e provengono da 63 paesi differenti, come  21 brigate di solidarietà con Cuba di 147 organizzazioni sindacali;  sono presenti 23 sindacalisti e gruppi di solidarietà dell’Uruguay, 218 della Francia e 67 degli Stati Uniti.

 

La mobilitazione di questa giornata conferma l’appoggio popolare agli accordi del recentemente terminato VI Congresso del Partito Comunista in cui si  denuncerà il blocco economico, commerciale e finanziario imposto da Washington all’Isola.

 

I lavoratori di tutti i cortei reclameranno la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani prigionieri negli Stati Uniti dal 1998.

 

Gerardo Hernández, René González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González scontano condanne che comprendono anche un doppio ergastolo più 15 anni, per aver informato sui piani criminali dei gruppi di terroristi nemici di Cuba, che agiscono dallo stato nordamericano della Florida.

 

 

Il mondo sfilerà con Cuba
ancora una volta

 

 

Cuba sfilerà accompagnata dal mondo oggi, Primo Maggio, con 200 brigatisti provenienti da 27 paesi di tutti  continenti che marceranno assieme al popolo della capitale.

 

I membri della  VI Brigata Internazionale, che in questi giorni visitano l’Isola e stanno nell’accampamento Julio Antonio Mella, si aspettano molto dalla partecipazione alla festa dei lavoratori.

 

Per Matías Javier Noal, giovane membro della  ‘Casa de Amistad Cuba Argentina’ : “È un onore poter stare in un corteo dove prevale l’allegria che caratterizza gli abitanti di Cuba”.

 

La presidentessa dell’Associazione di Amicizia Germania-Cuba, Renate Fausten, che visita l’Isola tutti gli anni per realizzare attività che consolidino la solidarietà e aiutino la mobilitazione pubblica attorno a Cuba e soprattutto al caso dei Cinque, ha detto di sentirsi emozionata perchè stare nell’Isola in una marcia del Primo Maggio trasmette sempre la forza di lottare per le giuste cause.

 

I membri della Brigata hanno incontrato alcuni familiari dei Cinque ad hanno ricevuto informazioni attuali sulla loro causa.

 

La madre di Antonio Guerrero, Mirta Rodríguez, ha ricordato che solo la lotta instancabile e la diffusione di tutte le manipolazioni avvenute nel processo contro i Cinque, potranno accelerare la loro liberazione.

 

Cándido René González, padre di René, ha detto che questi patrioti cubani cercavano  di difendere non solo la Rivoluzione, ma anche il popolo nordamericano per cui si può dichiarare che le loro condanne violano la stessa Costituzione degli Stati Uniti.

 

Durante l’incontro con i familiari è stata ricordata la difficile situazione in cui si trova Gerardo Hernández Nordelo, tre giorni dopo la domanda del Governo degli Stati Uniti alla Procura di respingere la sua richiesta di habeas corpus e la possibilità di rivedere la sua ingiusta condanna.

 

 

Machado Ventura presiede il
1º  Maggio nella capitale

 

 

Salvador Valdés Mesa, segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba, ha pronunciato un breve discorso d’apertura della cerimonia commemorativa del Giorno Internazionale dei Lavoratori, questo Primo Maggio, nella capitale cubana.

 

La manifestazione è presieduta da José Ramón Machado Ventura, Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito e  Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri.

 

Valdés Mesa, membro del Burò Politico del Partito, ha dato il via al grande corteo dopo il suo discorso, e la popolazione de l’Avana, lavoratori e studenti, ha cominciato a sfilare in una marcia compatta davanti al monumento di José Martí, in Piazza della Rivoluzione.

 

 

Per il Socialismo e per la Patria,
sfilano i cubani

 

 

A lato di Fidel, Raúl e con tutto il sostegno al Socialismo, è cominciato il discorso di Salvador Valdés Mesa, segretario generale della Centrale dei Lavoratori  di Cuba, che ha dato inizio  al corteo per il Giorno Internazione dei Lavoratori in Piazza della Rivoluzione José Martí.

 

Valdés Mesa ha sottolineato che milioni di cubane e di cubani festeggiano questa data con l’allegria d’aver realizzato il VI Congresso del Partito Comunista di Cuba, che ha tracciato il cammino per rinnovare il sistema economico e perfezionare la società nell’Isola.

 

Inoltre, ha detto che in tutto il paese il popolo ratifica che il socialismo è l’unica opzione e che a questa marcia partecipano tutti i morti per l’indipendenza e la difesa della Patria, caduti in vari secoli, e soprattutto gli Eroi e le Eroine che hanno fatto sì che quest’anno si commemori mezzo secolo dalla dichiarazione del carattere socialista della Rivoluzione.

 

Il dirigente sindacale  ha ricordato i centenari della nascita dei leader operai Lázaro Peña, Jesús Menéndez e José María Pérez ed  ha affermato che i lavoratori e il movimento sindacale sono protagonisti dei cambi nella trasformazione del modello economico e del perfezionamento della società,  e per questo,  lavoro, risparmio, disciplina ed efficienza sono una bussola in un’unità imprescindibile.

 

Questa unità che è espressione della diversità di fila operaie più grandi e più forti, con migliaia di lavoratori non statali, recentemente sommati. 

 

Valdés Mesa ha ringraziato gli amici solidali che ammirano Cuba e la sua Rivoluzione e che oggi hanno marciato gomito a gomito per le strade e le piazze cubane, e tutti coloro che nel mondo fanno di questo sentimento un’arma di lotta in difesa della pace.

 

Cuba conosce per esperienza questo apporto di forza presente da cinque decenni di lotta contro il blocco economico, finanziario e commerciale imposto all’Isola dai governi degli Stati Uniti.

 

Salvador Mesa ha reclamato la liberazione immediata dei Cinque combattenti antiterroristi,  Ramón Labañino, Antonio Guerrero, René González, Gerardo Hernández e Fernando González,  ingiustamente reclusi negli Stati Uniti ed il loro ritorno in Patria.

 

Il 1º Maggio  sarà celebrato

in tutta l’Isola

 

28 aprile 2011 - www.granma.cu

 

Il Primo Maggio si festeggerà in tutta l’Isola, con marce e sfilate del nostro popolo, ha detto Salvador Valdés Mesa, segretario generale della Centrale dei lavoratori di Cuba, parlando alla televisione cubana.

 

Sarà un ulteriore momento per riaffermare il carattere socialista della Rivoluzione cubana e un altro omaggio al 50º Anniversario della Vittoria di Playa Girón, dedicata ai nostri giovani, ha segnalato il dirigente operaio.

 

La festa popolare si svolgerà nelle città e nei paesi come una continuazione dell’ emozionante conclusione del VI Congresso del Partito, che ha raccolto l’attiva partecipazione del popolo cubano alla discussione delle Linee sulle proiezioni della politica economica e sociale della Rivoluzione.

 

Approfitteranno di questo 1º maggio per esprimere la nostra gratitudine a tutti i lavoratori, alle migliaia di organizzazioni sindacali, ai movimenti di solidarietà, alle personalità e a tutti coloro che nel mondo sostengono la Rivoluzione cubana.

 

Come ogni anno, circa mille dirigenti sindacali e lavoratori che intergrano i gruppi di solidarietà di tutto il mondo, parteciperanno alle sfilate.

 

 

Grande manifestazione combattiva

domenica 1º Maggio

 

25 aprile 2011 - Susana Lee  www.granma.cu

 

Foro Digitale 1º Maggio:

Attualizzazione del modello socialista a Cuba

 

27.04 - Radio Rebelde e la Centrale dei Lavoratori di Cuba convocano le organizzazioni sindacali, i loro dirigenti, i lavoratori del mondo e tutte le persone oneste, che lottano per la giustizia e l’uguaglianza, a partecipare al Foro Dibattito interattivo in saluto al 1º Maggio, Giorno Internazionale dei Lavoratori, che si realizzerà venerdì  29 Aprile del 2011, tra le 10:00 a.m. e le 12:00 (ora di Cuba – in Italia le 16.00 e le 18.00).

Gli interessati ad approfondire il tema potranno fare le loro domande a partire da ora, attraverso l’indirizzo di posta elettronica web@radiorebelde.icrt.cu oppure lo stesso venerdì 29  Aprile, dalle 10:00 alle 12:00, ora di Cuba, nel Foro Digitale:
http://www.radiorebelde.cu/foros/primero-mayo-actualizacion-modelo-socialismo-cuba/ .

Risponderanno alle domande gli specialisti della CTC ( Central de Trabajadores de Cuba): Alfredo Vázquez Pérez, Abel Rivero Ochoa, Alberto Marchante Fuentes y Silvio Jova Argota.

I temi della convocazione sono:

1.   Il movimento sindacale e l’attualizzazione del modello del socialismo in Cuba.

2.   Il Primo  Maggio nella storia di Cuba.

3.   Significato del  Primo Maggio nell’attuale situazione mondiale: la lotta per la pace, contro gli effetti della  crisi globale del sistema capitalista e per la preservazione dell’umanità.

La celebrazione del prossimo 1º Maggio sarà all’altezza del VI Congresso del Partito e sarà la miglior occasione per permettere ai lavoratori, con la loro partecipazione di massa, combattiva e rivoluzionaria, di ratificare il sostegno agli accordi adottati e al fermo impegno di concentrarsi per realizzarli.

 

Questo è il proposito del movimento sindacale che lavora intensamente ai preparativi della grande festa proletaria di domenica prossima, che si svolgerà in Piazza della Rivoluzione José Martí, nella capitale e nelle piazze delle città capoluogo provinciali di tutta l’Isola.

 

Preceduto dalle sessioni finali del Congresso del PCC che ha chiuso cinque mesi d’intenso e democratico dibattito popolare, il Giorno Internazionale dei Lavoratori è compreso in un anno di significativi  anniversari: i 50 anni della Proclamazione del Carattere Socialista della Rivoluzione, la Vittoria di Playa Girón e il trionfante risultato della campagna d’ alfabetizzazione.

 

La giornata includerà attività per il centenario della nascita di tre simboli del movimento sindacale cubano: Lázaro Peña, Jesús Menéndez e José María Pérez, e il riconoscimento ai Lavoratori, a dirigenti operai, ai centri che hanno realizzato i piani previsti con risultati  importanti nella produzione, i servizi, la docenza, l’investigazione e il risparmio.

 

“Le motivazioni sono molte, ha detto Salvador Valdés  Mesa, membro del Burò Politico e segretario generale della CTC,  per far sì che per sei giorni il nostro popolo lavoratore e le famiglia cubane riempiano la piazza della capitale e gli altri tradizionali scenari delle mobilitazioni provinciali, in una marcia combattente, con la parola d’ordine: Unità, Combattività ed Efficienza!

 

Sino al 1º Maggio, com’è ormai tradizione, 1076 dirigenti operai e rappresentanti dei movimenti sociali e dei gruppi di solidarietà con Cuba di 48 paesi hanno confermato la loro partecipazione alle attività per il 1º Maggio.