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L’assalto al futuro

 

26 luglio 2011 - Odalis Riquenes Cutiño www.granma.cu

 

Spari di futuro hanno illuminato l’alba di questo 26 di Luglio, quando un centinaio di pionieri avanguardie di tutta la provincia hanno simulato l’assalto alla Caserma Moncada, fatto che diede inizio all’ultima tappa di lotte per la definitiva indipendenza dei cubani.

 

Come avvenne 58 anni fa, bambini e adolescenti, rivendo le gesta di Fidel e dei suoi compagni della Generazione del Centenario, sono partiti dalla Granjita Siboney in auto d’epoca, percorrendo gli stessi sentieri per cui passarono gli assaltanti per prendere l’allora fortezza militare, divenuta una scuola già da mezzo secolo.

 

I fucili hanno sparato di nuovo e i nuovi santiagheri sono entrati nella ex caserma, portando matite gigantesche e gridando Viva la Rivoluzione, senza dubbio il miglior simbolo d’impegno e fiducia nel domani.

 

Come prolungamento di una del più sentite tradizioni di Santiago, nella patriottica cerimonia è stata letta la lista con tutti i nomi dei morti nell’azione e sono stati declamate le poesie ‘Ya estamos en combate’, di Raúl Gómez García e ‘La mañana de la Santa Ana’, dell’Indio Naborí; poi i più piccoli, come segno di rispetto e ammirazione, hanno regalato fiori alle madri e ai familiari dei martiri.

 

Una gala culturale con canzoni, danze e poesie dedicate al Giorno della Ribellione hanno chiuso la manifestazione di ricordo. Poi nel cimitero di Santa Ifigenia sono state poste delle corone di fiori davanti alle tombe dei martiri della Moncada.

 

I pionieri hanno anche visitato luoghi d’interesse storico della Città Eroica, soprattutto quelli vincolati alla data storica del 26 di Luglio, ed hanno incontrato i combattenti di quelle gesta.