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Convenzione Internazionale su Ambiente e Sviluppo
 

L’urgenza di salvare la Terra

 
 

6 luglio 2011 - Orfilio Peláez www.granma.cu

 

Le aree boscose occupano più

della quarta parte di Cuba

 

8.7 - “L’area boscosa copre il 26,2% della geografia di Cuba, come effetto della politica nazionale per lo sviluppo sostenibile”, ha informato Gisela Alonso Domínguez, presidentessa dell’Agenzia del Medio Ambiente.

“Circa la metà degli alberi sono di protezione della natura, il 31% corrisponde alla produzione di legname principalmente e il 21,7% alla conservazione”, ha spiegato la specialista durante la Convenzione Internazionale sul Medio Ambiente e Sviluppo, sostenendo che la costante crescita della foresta dell’Isola obbedisce fondamentalmente all’applicazione di un programma nazionale di rimboschimento e di uso razionale della terra.

Quando è trionfata la Rivoluzione nel 1959, la superficie boscosa copriva appena il 14% della geografia cubana, predominava la produzione agricola estensiva; le acque, i rilievi e la vegetazione si caratterizzavano per il loro degrado e non si trattavano i residuali, in accordo con le statistiche.

“Quasi 25 anni dopo il noto Vertice di Río, oggi è indispensabile unirci con l’obiettivo supremo di salvare la Terra, ottenere la fine delle guerre e costruire un ordine economico e sociale più giusto ed equo”, ha detto la dottoressa Gisela Alonso Domínguez, presidentessa del comitato organizzatore della VIII Convenzione Internazionale su Ambiente e Sviluppo, parlando nell’apertura di questo incontro che si svolgerà sino a venerdì 8, nel Palazzo delle Convenzioni con la presenza di circa 900 delegati e invitati di 35 paesi.

 

“Questa Convenzione si svolge nel mezzo di situazioni molto complesse a livello globale, dove l’aumento della povertà estrema, le grandi crisi nei differenti settori e l’incremento dei rischi e della vulnerabilità dell’uomo di fronte ai disastri naturali, minacciano la possibilità reale di rendere impossibile il sostento della vita nel nostro pianeta”, ha detto ancora.

 

Inoltre ha ricordato la priorità che attualmente hanno in Cuba gli studi riferiti ai problemi dati dal cambio climatico e quelli indirizzati alla conservazione e all’uso razionale dei suoli, le acque, i boschi, le spiagge e la biodiversità.

 

Durante l’inaugurazione è stata realizzata la presentazione regionale per l’America Latina del Decennio delle Nazioni Unite per i Deserti e la Lotta contro la Desertificazione, per le quali hanno parlato i signori Ahmed Djoghlaf, segretario esecutivo della Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica, e Luc Gnacadja, segretario esecutivo della Convenzione della ONU per la Lotta contro la Desertificazione e la Siccità.

 

Hanno partecipato alla cerimonia inaugurale il membro del Burò Politico Miguel Díaz-Canel, titolare dell’Educazione Superiore, i vicepresidenti del Consiglio dei Ministri José Ramón Fernández e Ulises Rosales del Toro, il Comandante della Rivoluzione Guillermo García Frías, José Miyar Barrueco, ministro di Scienza, Tecnologia e Medio Ambiente (CITMA), Elba Rosa Pérez, capo del dipartimento di Scienze del Comitato Centrale, il generale di divisione Ramón Pardo Guerra, capo dello Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile, e altri invitati.