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Cuba si muove verso

 

le cooperative

 

 

19 dicembre 2011 - Lourdes Perez Navarro  http://pl-it.prensa-latina.cu

 

Le cooperative sono oggi un’alternativa di sviluppo economico, produttivo e sociale davanti alla crisi globale ed agli schemi neoliberali che hanno proliferato anni fa in America Latina ed nei Caraibi, ha affermato Alberto Rivera Rodriguez. Questa è una delle ragioni che hanno fatto sì che le Nazioni Unite abbiano denominato il 2012 l’Anno Internazionale del Cooperativismo, ha affermato, in un’intervista esclusiva offerta a Prensa Latina, il Presidente della Società Scientifica di Cooperativismo dell’Associazione Nazionale degli Economisti di Cuba.

Con questo compito, l’ONU sottolinea l’importante ruolo che giocano le cooperative nel mondo, ha espresso chi è anche professore dell’Università di Pinar del Rio e direttore del Centro di Studi sullo sviluppo cooperativo e comunitario.

Il cooperativismo, ha sottolineato, “costituisce una rivoluzione nel nuovo secolo ed è un’alternativa che offre spazio al cambio, alle ampie masse popolari e che non ha nulla a che vedere con il mercato né con la distribuzione ingiusta della ricchezza”.

”Nei confronti di tutto ciò, sono impliciti aspetti e valori come l’equità, la solidarietà, la giustizia sociale, l’educazione, il genere ed il rilievo generazionale”, ha detto Rivera, che preside la Rete Latinoamericana di Cooperative da quando è stata fondata nel 2005.

Oggi, aggiunge, milioni di persone hanno un rapporto diretto con il cooperativismo ed indirettamente quasi la metà della popolazione mondiale si è inserita in diverse forme d’associazioni ed in particolare nelle cooperative.

L’accademico è dell’opinione di che il cooperativismo attualmente è il movimento socio-economico più grande ed uno dei più importanti dello sviluppo dell’umanità.

Dopo tre decade di studi sul tema, Rivera ha messo in rilievo che oltre a costituire imprese di un’amplia proiezione economica, le cooperative hanno davanti a loro il dovere di compiere con la loro filosofia sociale.


Tale sfida consiste, ha osservato, nell’essere conseguenti con il miglioramento del livello e della qualità di vita degli uomini e delle donne che si agglutinano intorno al cooperativismo: i soci, la famiglia, la comunità e la società in senso generale.

Se osserviamo il sud ed essenzialmente la realtà latinoamericana e caraibica, vediamo che ormai esiste nella regione una forte presenza di cooperative che hanno contribuito a mitigare gli impatti della crisi globale e costituiscono una fonte importante di lavoro.

Queste forme sociali di proprietà sono presenti in tutti i settori dell’economia: nell’allevamento di bestiame, nella produzione e nella commercializzazione della produzione agricola, nei servizi gastronomici, in quelli della costruzione, dell’assicurazione ed in quelli finanziari, tra gli altri.

Cuba, ha puntualizzato l’economista, dovrebbe accumulare una grande esperienza nel movimento delle cooperative, soprattutto in quelle di produzione agricola, di crediti e di servizi e nelle unità basiche di produzione, per permetterle di ampliare ad altre attività questo panorama ed a contribuire in questo modo al rinforzamento del suo modello economico.

-Quali passi sta facendo il paese per estendere e rinforzare il cooperativismo?

”Il processo è in fase di proiezione e d’analisi e necessariamente, di studio”, ha spiegato Rivera.

“Innanzi tutto deve essere un passo obiettivo, misurato, per non fare errori e perché le cooperative costituiscano un importante elemento d’impiego, efficienza ed efficacia, e diano impulso allo sviluppo economico del paese”.

“Attualmente stiamo creando le basi necessarie perché una volta che le cooperative siano sviluppate, si possa continuare con successo in un processo che ha tante potenzialità e che ha dimostrato la sua viabilità”.

“Si pretende estendere le cooperative a settori come i servizi gastronomici e di trasporto, di produzione di materiali di costruzione, nel settore artistico e dell’artigianato, nella pesca e nella commercializzazione della produzione agricola, tra gli altri”.

“Perciò si confeziona una metodologia applicabile a qualsiasi tipo di cooperative”.

“Si lavora anche nella creazione di un sistema di contabilità per questo tipo d’attività e nelle normative che regolino il suo funzionamento interno, i rapporti delle cooperative con lo Stato, le politiche di prezzi e tributarie e l’assicurazione sociale”.

“Lo sviluppo delle cooperative ha come base almeno cinque linee guida della politica economica e sociale del Partito, approvate lo scorso aprile dopo essere state discusse dai lavoratori, pensionati e dal resto dei settori della società”.

“Le cooperative, come forma di proprietà sociale socialista, insieme alle imprese statali, devono diventare un elemento rivoluzionario del modello economico cubano, che contribuirà a diminuire le spese del presupposto ed ad elevare il livello di vita della popolazione”.

-Che panorama prevede per il cooperativismo?

“Senza dubbio le cooperative crescono. Abbiamo percepito come le società non ce la fanno più con il capitalismo despota e neoliberale”.

“Nel caso cubano, particolarmente, non è più alternativo il tema delle cooperative, qui stanno diventando, difatti sono già diventate, una via reale di sviluppo”.

“Tutto ciò dentro le condizioni di un modello che si attualizza e si rinforza con la partecipazione di altre forme di gestione, tra di loro i lavoratori privati, dove la cooperativa, insieme alle imprese statali, saranno potenti motori di sviluppo”.