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Nuova varietà di mandarini cubani

geneticamente superiori

 

17 febbraio 2011 - Dora Pérez Sáez www.granma.cu

 

Cuba lavora per ottenere nuove coltivazioni di mandarini, frutta sparita dalle piantagioni di agrumi durante gli anni ’80 del secolo scorso, partendo da programmi di miglioramento genetico, sviluppati da specialisti dell’Unità Scientific0-Tecnologica di Base Jagüey Grande, ha detto la direttrice, la master in Scienze  Giselle Sosa.

 

Nell’installazione che appartiene all’Istituto delle Investigazioni in Frutticultura Tropicale, si coltivano oggi varietà già generalizzate in più di 20 ettari, nell’impresa Victoria de Girón, a Jagüey Grande, nella provincia di Matanzas.

 

La specialista ha partecipato al III Simposio Internazionale di Frutticultura Tropicale e Subtropicale 2010, che si è svolto  nell’Hotel Nazionale, con la presenza di più di 130 delegai di 15 paesi.

 

“Questi nuovi mandarini, autoctoni di Cuba, per la prima volta si caratterizzano come precoci, ossia con un rapido periodo di maturazione  e raccolto, rispetto a quelli che ricoltivano  tradizionalmente. Normalmente i mandarini erano maturi verso ottobre, mentre questi lo  sono già  dalla fine d’agosto e settembre”, ha detto, aggiungendo che: “Inoltre  si caratterizzano per la tolleranza a determinati funghi che danneggiarono le coltivazioni di mandarini che esistevano negli anni ’80”.

 

“Il programma di miglioramento genetico, sin dall’inizio è stato indirizzato all’ introduzione di materiale straniero, per adattarlo alle nostre condizioni. Poi ci siamo impegnati nella ricerca di varietà autoctone ed in questa linea i primi risultati li abbiamo ottenuti con i mandarini, ma esistono anche con le arance e stiamo cercando concretamente d’ampliare il periodo del raccolto”, ha concluso.