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Governo cubano autorizza ai produttori agricoli

la vendita diretta al settore turistico

 

21 novembre 2011 - www.cubadebate.cu

 

Fidel studia colture per migliorare l’economia e la salute a Cuba

 

21.11 - Il leader della Rivoluzione cubano Fidel Castro studia una serie di colture che possono migliorare l’economia e la salute nell’Isola, come ha raccontato ad un gruppo di studenti con cui parlò telefonicamente, informò questa domenica il quotidiano Juventud Rebelde.

“In questi giorni sto riunendo informazioni sulle coltivazioni di grande valore economico che possono influire nei livelli di alimentazione e di salute del nostro popolo”, ha detto Fidel agli studenti di Giornalismo coi quali si comunicò due volte il 9 ed il 10 ottobre.

Il gruppo di studenti pubblicò il 9 ottobre sul quotidiano Juventud Rebelde il reportage “Strana sconnessione”, sui problemi associati all’uso delle nuove tecnologie nelle università, fatto che motivò la chiamata del Comandante in Capo ai membri del gruppo.

“Mi sembrò molto buono, molto critico, soprattutto perché siete capaci di criticare voi stessi, gli studenti”, ha detto loro Fidel secondo l’articolo pubblicato questa domenica dallo stesso gruppo.

Come narra una giovane, Fidel gli disse che lo stato di molti centri di Educazione Superiore non è dei migliori, “per questo motivo io voglio che tu mi racconti qual’è la situazione, voglio ascoltarti, e che mi dica come vedi le cose dalla tua posizione di studente.”

Il leader cubano si lamentò anche dell’insufficiente informazione internazionale che pubblica la stampa cubana e sui problemi della produzione agro-alimentare locale.

“La gente non può vivere senza sapere quello che sta passando nel mondo. Tu credi che sia possibile vivere tranquillo senza sapere dei disastri che stanno succedendo in tutto il pianeta: la guerra in Libia, i grandi scioperi? E non abbiamo nessuno spazio nella televisione che si dedichi a parlare di queste cose”, ha detto Fidel agli studenti.

 

Agricoltura urbana a Cuba

Col proposito di autorizzare che le differenti forme produttive del paese - Cooperative di Produzione Agricola e di Allevamento (CPA), Cooperative di Credito e Servizi (CCS), Unità di Base di Produzione Cooperativa (UBPC) ed imprese statali che hanno nel loro patrimonio di orti cittadini - possano vendere prodotti agricoli non industrializzati, riso per il consumo e carbone vegetale direttamente alle entità turistiche senza necessità di commercializzarli attraverso un’impresa statale, il prossimo 1° dicembre entreranno in vigore le disposizioni legali corrispondenti.

 

Tali risoluzioni - della Banca Centrale di Cuba e dei ministeri delle Finanze e Prezzi, l’Agricoltura ed il Turismo -, si pubblicano sulla Gazzetta Ufficiale Straordinaria numero 38, del 15 novembre 2011, e permettono di avanzare nel compimento delle Linee Guida 183 e 263 approvate dal VI Congresso del Partito.

 

Le nuove normative sono avviate, tra gli altri elementi, a trasformare il sistema di magazzinaggio e commercializzazione delle produzioni agricole e dell’allevamento mediante meccanismi di gestione che contribuiscano a ridurre le perdite semplificando i vincoli tra la produzione primaria ed il consumatore finale, includendo la possibilità che il produttore concorra al mercato coi suoi propri mezzi; come a sviluppare meccanismi di fornitura alle entità turistiche che permettano di approfittare meglio delle potenzialità di tutte le forme produttive a scala locale.

 

D’accordo con quanto regolato nelle nuove disposizioni, il meccanismo di vendite dirette non sostituisce quello già l’esistente, se non che è un’opzione addizionale col fine di raggiungere maggiore dinamismo, varietà e qualità nella somministrazione di questi prodotti al turismo, ridurre le spese di trasporto ed i cali.

 

I prezzi si stabiliranno per accordo tra le parti e sempre in pesos cubani (CUP). Ugualmente, pattuendo gli orari di fornitura, deve tenersi in conto che questi non colpiscano l’adempimento delle installazioni turistiche.

 

 

Incontro Internazionale

di Agro-Ecologia

 

 

Delegati dell’America Latina e dei Caraibi dibattono da lunedì a Cuba le migliori forme per ottenere alimenti e proteggere l’ambiente nel 3º incontro Internazionale di Agroecologia e Agricoltura Sostenibile.

 

Deborah la O, funzionaria dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Agricoltori (ANAP), ha spiegato che durante l’incontro si visitano anche fattorie e cooperative nelle province di Pinar del Río, Artemisa, Mayabeque, Matanzas, Cienfuegos, Villa Clara e Sancti Spíritus.

 

Il programma dell’evento include una conferenza di Adolfo Rodríguez, capo del Gruppo Nazionale dell’Agricoltura Urbana e Suburbana in Cuba, sulla sovranità e la sicurezza alimentare.

 

Le basi del maneggio sostenibile in Cuba, le esperienze tecnologiche, economiche e finanziarie nei sistemi produttivi e la protezione delle risorse naturali sono alcuni dei temi che si stanno trattando in questo Incontro Internazionale di Agroecologia e Agricoltura Sostenibile.

 

Contadini del mondo reclamano

il ritorno dei Cinque a Cuba

 

29 novembre 2011 - Ibet García Álvarez  www.granma.cu

 

Più di 200 rappresentanti di 25 paesi che hanno partecipato a L’Avana al III Incontro Internazionale di Agroecologia e Agricoltura Sostenibile, hanno reclamato la liberazione dei Cinque Eroi.

 

Ben Burkett, presidente della Coalizione Nazionale degli Agricoltori Familiari degli Stato Uniti e membro di Via Campesina, ha letto una risoluzione speciale a favore del ritorno degli antiterroristi nella loro Patria, che è stata approvata da tutti i delegati.

 

María José Da Costa, direttrice nazionale del Movimento dei Piccoli Agricoltori del Brasile, ha elogiato le esperienze cubane nell’ uso delle tecniche e dei metodi agroecologici, così come la volontà del governo per garantire l’alimentazione a tutto il popolo.

 

Inoltre è stato segnalato il lavoro delle più di 150000 famiglie di contadini a Cuba, che sono inserite in questa vitale attività.