HOME DIRITTI UMANI

 

Cultura

 

Il Narciso di Caravaggio

ha innamorato i cubani

 

28 novembre 2011 - G.Minuti www.granma.cu

 

“L’esposizione del ‘Narciso alla fonte’ del pittore italiano Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, e di altri splendidi dipinti della sua ‘scuola’ seicentesca ha avuto un successo straordinario qui a L’Avana dove quasi 25000 persone sono venute ad ammirali”, ha detto l’ambasciatore italiano in Cuba, Marco Baccin, annunciando la chiusura della mostra, avvenuta ieri, domenica 27.

 

La direttrice del Museo, Moraima Clavijo, ha riferito che nei due mesi di apertura, il museo ha accolto un pubblico eterogeneo, felice di poter vedere di persona quadri d’importanza universale e proveniente da tutta l’Isola.

 

“Non era mai successo prima”, ha aggiunto nel suo breve discorso realizzato in compagnia di Marco Baccin, all’entrata del museo stesso.

 

“Nel Giorno della Cultura cubana”, il 20 ottobre, si entra gratis nei musei, e qui sono entrate più di mille persone in quella sola giornata per visitare la sala col Caravaggio e gli altri dipinti di pittori italiani del barocco”.

 

Le opere provengono dalla Galleria Nazionale di Palazzo Barberini, la Galleria Borghese e dal Convento di San Francesco a Ripa Grande e , a questo proposito, sono stati reiterati i ringraziamenti a tutti coloro che hanno permesso questo vero avvenimento culturale. Marco Baccin ha ricordato soprattutto Blu Panorama, la linea aerea che ha trasportato le preziose opere, ed ha sottolineato le eccellenti relazioni tra Cuba e l’Italia, con la speranza di poter organizzare una nuova esposizione della stessa importanza con dipinti, chissà, di Raffaello magari...

 

Domenica 27 è terminata una ricca settimana di cultura italiana, con una mostra di foto su “Fangio a Cuba e la Macerati”, che ha seguito una numerosa e positiva partecipazione italiana alla FIHAV, la Fiera de L’Avana, e che precede di poco la Fiera Internazionale del Libro Cuba 2012, in cui l’Italia presenterà, tradotto allo spagnolo, il libro di Alba de Cespedes ‘Un gran amore’, mai pubblicato prima.

 

Tra i personaggi più famosi che hanno partecipato alla Settimana di Cultura Italiana vanno ricordate la scrittrice Bianca Pitzorno e il soprano Katia Ricciarelli, oltre allo scrittore cubano Miguel Barnet e la scienziata Mariela Castro.

 

Caravaggio e la sua

scuola, a L’Avana

 

3 novembre 2011 - G.Minuti www.granma.cu

 

Narciso il bellissimo innamorato di sè stesso mentre si specchia ammirato in una fonte, e fa sognare chi lo guarda... è uno dei quadri più straordinari di quell’artista straordinario che fu Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, che ha dipinse quasi al termine della sua carriera artistica e che espresse l’essenza della sua visione della realtà, tra luci ed ombre.

 

Il Narciso è arrivato a L’Avana dall’Italia – l’ambasciatore Marco Baccin aveva annunciato da tempo che si stava lavorando, e non poco, a questo avvenimento degli scambi culturali tra le due nazioni. Una folla ha atteso di vedere Narciso, tutti ne hanno parlato e dalle città lontane dell’isola si organizzano gruppi e mezzi per andarlo a vedere.

 

Ma non è solo Narciso: con questa opera ci sono anche 12 dipinti di seguaci della scuola caravaggesca, che formano un’esposizione “preparata in particolare per Cuba”, ha detto il viceministro italiano di cultura, Riccardo Villari, durante l’’inaugurazione.

 

“Quando parla il linguaggio della cultura, ha sottolineato, si promuove una crescita spirituale e si stringe sempre più il vincolo tra i nostri due popoli”.

 

Inoltre ha ringraziato per il loro apporto, non solo di tutto il Ministero dei Beni Culturali Italiani, mobilitato per l’organizzazione di questa esposizione, il Cardinale de L’Avana Jaime Ortega e le altre personalità presenti, come il presidente della linea aerea Blu Panorama, Franco Pecci, che ha portato in volo le preziose opere.

 

Il viceministro di cultura cubano, Fernando Rojas, ha ringraziato per quello che ha definito “un vero regalo, frutto di una cooperazione che ogni giorno è più stimolante e permette di stringere gli storici vincoli tra le due nazioni”.

 

Rosella Vodret, sovrintendente del Polo dei Musei di Roma, e curatrice della mostra, ha detto che Caravaggio e la sua scuola "illustrano un’epoca fondamentale dell’arte italiana, e la profonda trasformazione avvenuta nei primi trent’anni del XVII secolo. Il Narciso è un’opera maestra assoluta, uno dei quadri più suggestivi e affascinati della pittura italiana di tutti i tempi”.

 

Narciso alla fonte è stato anche a Londra New York, Leningrado, Sao Paulo, Madrid, Tokio, Melbourne e a Podgornica.

 

L’esposizione è presentata in due tappe, le due generazioni dei seguaci di Caravaggio: Il riposo durante la fuga in Egitto di Orazio Gentileschi, lo straordinario Bacco, di Bartolomeo Manfredi, L’autoritratto di Orazio Borgianni, Ecce Homo di Giovanni Baglione e lo splendido Autoritratto di Artemisa Gentileschi, un vero capolavoro eseguito da questa artista, la prima pittrice italiana conosciuta nella storia.

 

Il viceministro Villari ha annunciato che tra i piani bilaterali spera di poter contare sulla partecipazione di Cuba al Foro Internazionale delle culture, che si svolgerà a Napoli nel 2013. “Oggi stiamo seminando cultura, ha dichiarato, inaugurando la mostra che occupa la Sala Transitoria dell’Emiciclo dell’Arte Universale del Museo Nazionale delle Belle Arti. All’inaugurazione erano presenti tra le molte personalità, il viceministro degli Esteri di Cuba, Dagoberto Rodríguez, la presidentessa del Consiglio Nazionale del Patrimonio, Margarita Ruiz, Giustino di Celmo, decine di grandi artisti di tutti i campi...

 

I quadri appartengono ai fondi della Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, alla Galleria Borghese, alla collezione e al Convento di San Francesco a Ripa Grande.

 

La mostra resterà aperta al pubblico sino al 27 novembre.

 

Narciso si specchia,

a L’Avana

 

24 settembre 2011 - Pedro de la Hoz www.granma.cu

 

Sino al 27 novembre, il Narciso di Caravaggio, occupa transitoriamente un luogo privilegiato in una delle sale dell’Edificio d’Arte Cubana del Museo Nazionale delle Belle Arti.

 

Narciso alla sorgente, quadro realizzato nel 1599 da Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio (Milano, 1571 - Porto Ércole, 1610) è considerata una delle opere più importanti della storia dell’arte italiana dopo il Rinascimento, e fa parte di un’esposizione di opere originali di altri pittori suoi seguaci. I quadri provengono dai fondi di importanti musei romani.

 

Il viaggio dell’emblematico dipinto è stato possibile grazie al lavoro accurato della Sovrintendenza Speciale per il Patrimonio storico e artistico della nazione italiana e la disponibilità della linea aerea turistica Blue Panorama.

 

Poco prima dell’inaugurazione, avvenuta nel pomeriggio di venerdì 23, con la presenza di Ricardo Villari, viceministro italiano dei Beni e le Attività Culturali e l’ambasciatore d’Italia a L’Avana, Marco Baccin, la massima responsabile del progetto, esperta nello studio dell’opera del Caravaggio, Rossella Vodret, ha sottolineato per la stampa il significato di una mostra in cui si può seguire l’impatto rinnovatore dell’artista che aperse le porte allo stile barocco, in almeno due gruppi di pittori suoi coetanei, e di quelli che in Italia e fuori, restarono segnati dalla sua impronta nella prima metà del 1600.

 

Narciso, è accompagnato da dipinti di Giovanni Baglione, Tommaso Salini, Orazio Borgianni, Bartolomeo Manfredi (che imitò tanto Caravaggio che si dice fece circolare opere false accreditate al Merisi) , Leonello Spada, Orazio Gentileschi, Carlo Saraceni, Artemisa Gentileschi, Angelo Caroselli, e fuori dell’Italia, Gerrit van Horthorst e Hendrick van Somer.

 

Rossella Vodret ha dichiarato che : “È motivo d’orgoglio che un pittore che ha rivoluzionato la forma, giunga per la prima volta in una terra che si distingue per il suo carattere rivoluzionario”.

 

In una dichiarazione a Granma, ha detto che questa esposizione definisce lo stato costruttivo delle relazioni culturali tra i nostri due paesi, che hanno lunghe tradizioni e che si devono potenziare ancora di più nel futuro.

 

Il vice ministro Villari ha detto che si può contare sull’Italia per l’esposizione di opere significative del patrimonio artistico cubano, come parte di scambio tra le istituzioni.

 

Il viceministro cubano, Fernando Rojas, valutando la possibilità data al pubblico cubano d’apprezzare opere di così grande importanza artistica, ha ricordato che la più ampia promozione dei valori estetici e autoctoni universali s’iscrive nell’essenza stessa della politica culturale della Rivoluzione.