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La Coordinatrice Residente dell' ONU a

 

L’Avana parla del lavoro con l’Isola

29 novembre 2011 -Gioia Minuti  www.granma.cu

L’Ufficio della Coordinatrice Residente (CR) comprende tutte le agenzie del Sistema delle Nazioni Unite. Il sistema CR ha l’obiettivo di unire le differenti agenzie, i fondi e i programmi delle Nazioni Unite, per migliorare l’efficienza a l’efficacia delle attività, in stretta collaborazione con le autorità nazionali.

 

La Coordinatrice Residente e uno staff d’appoggio svolgono il lavoro del Gruppo Paese/ UNCT, e promuovono il coordinamento tra le agenzie oltre a controllare le attività tra le agenzie dei gruppi tematici.

 

Inoltre stimolano l’implementazione degli strumenti di coordinamento tra i quali va segnalata la cornice d’ assistenza delle Nazioni Unite per lo sviluppo, UNDAF, la sigla inglese.

 

Bárbara Pesce-Monteiro, nata a Roma, ha frequentato il Liceo Virgilio e poi si è laureata in scienze politiche internazionali. Master in Sviluppo Rurale, ha seguito vari studi in distinte tematiche in Italia, nel Regno Unito e negli Stati Uniti. È anche stata specialista del programma nella sede del Fondo della ONU per lo sviluppo della capitalizzazione.

 

Attualmente è la Coordinatrice Residente delle Nazioni Unite in Cuba, dall’aprile del 2010 ed è contenta di lavorare in questa sede.

 

Ha una profonda conoscenza del sistema delle Nazioni Unite e dell’America Latina, dato che ha lavorato per il PNUD come direttrice in Colombia e poi come Residente Permanente in Guatemala, Rappresentante Residente Aggiunta in Nicaragua.

Inoltre ha lavorato in Messico ed in Angola e suo marito è di questo paese.

 

Barbara Pesce è una persona senza smanie di protagonismo, molto attiva ed efficace, che fa pensare che sempre le donne come lei, o com’era la collega che l’ha preceduta, Susan Mc Dade, che ricoprono ruoli di alto livello come il suo, se li devono guadagnare con grande fatica e con molta dedizione, dimostrando sempre al massimo le proprie capacità.

 

Nel suo ufficio parla in modo positivo del lavoro svolto da Cuba nello sviluppo delle mete del millennio.

 

“Cuba è una nazione dove tutti, nessuno escluso hanno accesso all’educazione, dalla prima infanzia e sino alle più sofisticate specializzazioni, e questa è una delle principali conquiste in un paese in via di sviluppo. Cuba già nel momento in cui furono stabiliti gli obbiettivi da realizzare per il 2015, nel anno 2000, aveva realizzato le mete principali nonostante un blocco economico che rincara il lavoro delle stesse Nazioni Unite”, dice Barbara Pesce, assicurando che una politica come quella applicata dagli USA e respinta ormai in venti votazioni successive complica il lavoro degli organismi.

 

“Cuba ha già realizzato cinque obiettivi o è al punto di farlo: per esempio il Protocollo di Montreal approvato 24 anni fa nell’ambito della ONU è un impegno per ostacolare il deterioramento della cappa di ozono, lo scudo che protegge la terra”, dice.

 

“Cuba ha sempre dimostrato il suo impegno con questo accordo e il sistema della ONU ha lavorato in stretta collaborazione con le istituzioni cubane per la realizzazione di questi accordi. Va segnalato che dopo la presentazione del piano nazionale d’eliminazione del HCFCs per l’approvazione del comitato esecutivo del protocollo, si spera che il Fondo Multilaterale di Montreal conceda a Cuba circa 1,2 milioni di dollari per contribuire alla implementazione di questo piano nazionale.

 

L’Isola occupa il 53º posto nell’indice di sviluppo umano e questo è un livello alto, ma la ONU ha assunto un nuovo indice che esprime il livello umano non economico, ma basato nella salute e l’educazione e in questo Cuba si trova al 17º posto mondiale, mentre il secondo paese dell’America Latina, il Cile, occupa il 33º e l’Argentina il 42º. È evidente che questi risultati si devono ad un impegno politico che dura già da molti anni, per cui qui si può parlare di ‘mete plus’”, ha segnalato.

 

In quanto all’articolazione del Sistema delle Nazioni Unite con il processo d’attualizzazione dell’economia cubana, ha ricordato che nella Linea 112, la ONU è esplicitamente citata e che nei prossimi mesi, dopo la Conferenza del Partito in gennaio lavoreremo sicuramente con più profondità con uno sguardo speciale al campo campo della cooperazione, In questo senso le relazioni con l’Italia - con il PDHL - sono sempre state positive e costruttive ed anche attualmente sono diverse le cooperative italiane di produzione che operano in Cuba. ( della Toscana, Emilia Romagna e Umbria per esempio) cercando di adattare il lavoro alle aree specifiche e operative.

 

E ancora, Cuba è una nazione esemplare di fronte ai disastri naturali, per la cultura di prevenzione data alla popolazione, indispensabile per diminuire l’impatto dei fenomeni atmosferici come gli uragani. Cuba è un paese fondatore delle Nazioni Unite, con cui ha una relazione profonda storica e strategica ed opera sempre nel rispetto dei principi della Carta della ONU, promuovendo ed includendo, dando grandi spazi alle fasce più sensibili, come dimostrano per esempio tutte le iniziative svolte quest’anno per la difesa dei diritti e della cultura degli afro- discendenti o l’attenzione ai diritti e alla crescita delle donne, per dare veramente a tutti e a tutte le stesse opportunità”.