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Aumenta la miseria infantile
 

18 agosto 2011 - www.granma.cu

 

La miseria infantile è aumentata negli Stati Uniti del 18% tra il 2000 e il 2009, un fenomeno che ha colpito di più gli Stati del sud, e le minoranze tra le quali quella latina, con il 31% di bambini che vivono al disotto della soglia della miseria, come a Puerto Rico, dice un rapporto diffuso dalla Fundación Annie E. Casey.

 

L’analisi, basata nei dati dell’Ufficio del Censimento, indica che la povertà è cresciuta in 38 dei 50 Stati e che il numero dei bambini che vivono al disotto della soglia della miseria è aumentato di 2.5 milioni dal 2000, ed ha raggiunto un totale di 14,7 milioni.

 

Nel 2009, la recessione ha fatto aumentare del 7% il numero dei bambini nelle case con scarse entrate, che sono 31 milioni.

 

Nel 2010 l’11 %, circa di otto milioni di bambini ha avuto almeno uno dei due genitori disoccupato e il 4% ha sofferto l’impatto dei sequestri ipotecari dal 2007.

 

Un’analisi per razza o etnia dice che la povertà, nel 2009, tra i bambini neri era del 36 %, tra gli ispanici del 31% e del 13 % tra gli asiatici, rispetto al 12 % tra i bianchi.

 

La maggioranza degli Stati del sud ha registrato indici di povertà infantile di almeno il 20%, meno il Nevada che ha avuto il 18%, indica il rapporto di 18 pagine.

 

Dal 2000 negli Stati Uniti è peggiorato il tasso dei bambini che nascono con basso peso e di quelli che vivono in case con solo uno dei genitori.