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Concluso il Plenum del Consiglio

Nazionale della CTC
 

Esteban Lazo Hernández, membro del Burò Politico del Partito ha presieduto l’88º Plenum del Consiglio Nazionale della CTC

 

19 settembre 2011 - www.granma.cu

 

Esteban Lazo Hernández, membro del Burò Politico del Partito, intervenendo, sabato 17 nella 88ª Riunione Generale del Consiglio Nazionale della CTC, ha sottolineato la necessità di conoscere dove sono le riserve produttive e le cause e gli effetti delle perdite economiche.

 

Nella giornata sono stati dibattuti i risultati del piano e del bilancio del primo semestre ed inoltre al ruolo del movimento sindacale, con i fatti positivi e negativi.

 

Sono state espresse opinioni sui problemi della pianificazione, l’organizzazione del lavoro, la disciplina e l’applicazione del sistema di pagamento, tutte voci che influiscono sulla produttività e la corrispondenza di questa - o meno – con il salario.

 

È stato criticato che il seguito di questi indici in occasioni è assente dai dibattiti nelle assemblee.

 

Il Plenum ha riconosciuto che i sistemi di stimolo hanno disimpegnato un ruolo importante in questi anni di carenze materiali, ma che questo non è un cammino da seguire perchè la cosa più importante è compiere i piani e che i lavoratori guadagnino per i risultati finali della produzione.

 

Per questo l’insistenza di Salvador Valdés Mesa, membro del Buró Politico e segretario generale della CTC, di realizzare un reale ed efficiente intervento dei collettivi nella gestione economica.

 

Valdés Mesa ha precisato che in vista di questo si devono avere quadri sindacali preparati, sia per intervenire e contribuire nel dibattito amministrativo, che per spiegare e condurre i lavoratori e materializzare il tanto necessario lavoro politico-ideologico nel quale s’inseriscono l’intendere ed il convivere con il settore non statale, con un richiamo a breve tempo a divenire un contribuente al bilancio dell’economia.

 

Sono stati esposti esempi del settore metallurgico su come la produzione è ancora ostacolata dalla cattiva applicazione dei sistemi di pagamento e le difficoltà che affrontano alcune province con il pagamento dei salari senza sostegno produttivo e fuori tempo.

 

Su queste irregolarità esiste poca conoscenza da parte dei dirigenti sindacali con un ritardo non necessario delle amministrazioni, anche se da quattro anni il Governo ha autorizzato l’accesso a conti bancari per evitare danni ai collettivi.

 

L’agenda del Plenum ha incluso l’analisi delle esperienze nel riordino lavorativo e si è insistito sull’obbligo che i dirigenti sindacali si occupino dal lavoratore in tutto il processo successivo dalla dichiarazione di disponibilità.

 

Altri aspetti discussi nella riunione sono stati gli scambi che devono esistere nelle emulazioni, la mobilitazione produttiva e il lavoro volontario, in accordo con le necessità e con il nuovo modello economico che costruiamo.

 

Il processo politico convocato dalla CTC contribuisce all’inizio del cambio; la cosa più importante è che si comprenda l’urgenza di spogliare queste attività da formalismi, di riscattare l’essenza delle mobilitazione formatrici di valori, di trasformare i metodi per non convocare mobilitazioni supplenti di deficienze amministrative.

 

Valdés Mesa ha precisato che i cambi concettuali sono imprescindibili e c’è una determinazione di principi basici; ogni sindacato deve elaborare il suo regolamento e rivedere le categorie emulative, anche se esiste il consenso di mantenere l’avanguardia nazionale per i collettivi.