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Cuba ratifica la volontà di difendere

 

le cause nobili del mondo
La tradizionale Fogata dell’ICAP nel Parco Lenin

 

26 dicembre '11 - Joel Michel Varona www.granma.cu

 

L’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP) ha ratificato la sua volontà di continuare a difendere le cause più nobili del mondo in nome della pace, dell’amicizia e la solidarietà. La presidentessa dell’ICAP, Kenia Serrano – che ha ringraziato i gesti di fraternità verso l’Isola da molte latitudini, ha fatto un richiamo perchè s’elimini il terrorismo nel pianeta e terminino le guerre contro le nazioni.

 

“Il prossimo anno sarà molto intenso, ha assicurato Kenia Serrano, e Cuba continuerà la sua lotta assieme al popolo di Puerto Rico, che merita la sua indipendenza e la sua sovranità, ed inoltre proseguirà la battaglia per la liberazione dei prigionieri politici portoricani, confinati negli Stati Uniti.

 

“A Cuba, ha aggiunto, desideriamo che il popolo palestinese occupi un luogo nell’Organizzazione delle Nazioni Unite, e anche se si conosce la resistenza in questo senso del Governo degli Stati Uniti, raddoppieremo i nostri sforzi per la realizzazione di questo sogno. Vogliamo che si rispettino i diritti dei Saharaui all’auto determinazione e reclamiamo l’immediata eliminazione della persecuzione dei loro leader, che sono veri difensori dei diritti umani, ha puntualizzato Kenia, nella tradizionale riunione nota come “Fogata dell’amicizia per la pace e la solidarietà”, che si è svolta nel Parco Lenin.

 

“Da qui, va il nostro appoggio al Venezuela, dove nell’ottobre del 2012, ancora una volta, il popolo otterrà una grande vittoria nelle elezioni”.

 

“Con la nostra passione il sorriso e la perseveranza, nel 2012 continueremo a reclamare la libertà dei Cinque antiterroristi cubani, prigionieri negli Stati Uniti dal 1998”, ha dichiarato la presidentessa dell’ICAP parlando ai componenti della 54ª Brigata Nordica di solidarietà e a decine di amici dell’Isola di differenti paesi.

 

Ramón Labañino, Fernando González,Antonio Guerrero,René González e Gerardo Hernández sono stati condannati in maniera assurdamente severa per aver informato Cuba dei paini di azioni violente organizzati contro l’Isola dai gruppi terroristi che agiscono dal territorio nordamericano.

 

 

La solidarietà del 54º Contingente
della Brigata Nordica

 

 

Alcuni familiari dei Cinque hanno incontrato i membri del 54°Contingente della Brigata Nordica di Solidarietà con Cuba, e nel dialogo è stata sottolineata l'importanza di far sì che la divulgazione internazionale sulla grande ingiustizia attuata dagli Stati Uniti, condannandoli e mettendoli in carcere, innocenti, da più di 13 anni, con e la necessità di sommare nuove e molteplici voci che reclamino la loro liberazione sono una priorità per ottenere la loro liberazione.

 

Irma Sehwerert, madre di Renè Gonzalez, ha detto che in un recente viaggio nel Regno Unito ha potuto constatare che l’adesione di differenti organizzazioni alla giusta causa dei Cinque e a Cuba è sempre più forte e diffusa, ma è comunque necessario l'aiuto di giovani che apportino nuove iniziative, sviluppate con le nuove tecnologie, le reti sociali e i mezzi alternativi di comunicazione.

 

Mirtha Rodriguez, madre di Antonio Guerrero, ha spiegato che unicamente con l'aiuto internazionale è possibile rompere il silenzio che esiste attorno al caso, e che tutta la pressione mondiale che si genera è vitale per incidere sulla posizione del governo statunitense.

 

La Brigata Nordica, formata da cittadini di Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Islanda, Irlanda, Regno Unito, Slovenia e Francia, terminerà la sua visita Cuba il 7 gennaio del 2012.