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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI 

 

I giornalisti cubani denunciano le aggressioni

 

contro i colleghi latinoamericani

 

Un’azione cinica, d’impunità e ipocrisia, la censura a Cubadebate 

 

 

21.01.2011 - Angélica Paredes www.granma.cu

 

 

In un “Incontro con la parola”, i giornalisti cubani hanno parlato dell’ondata di violenza verificata  l’anno scorso in America Latina contro i professionisti della stampa che esercitano un giornalismo che affronta le situazioni politiche e sociali che esistono in vari paesi della regione.

 

Su questa dura realtà che mostra la morte di  quaranta giornalisti latinoamericani nel 2010, Tubal Páez, Presidente dell’Unione dei Giornalisti di Cuba, (UPEC), ha sottolineato la necessità della denuncia permanente, per evitare che nel continente continuino i crimini contro coloro che difendono la verità.

 

Nella riunione, che avuto come sede l’Istituto Internazionale di Giornalismo José Martí , sono state denunciate le arbitrarietà commesse contro la stampa  che cerca l’obiettività.

 

Come difenderci dalla censura dei grandi mezzi di comunicazione in Internet, è stata la domanda sottolineata da Rosa Miriam Elizalde, editrice del sito Cubadebate, una pubblicazione digitale vittima dell’aggressione mediatica.

 

La nota giornalista ha definito questo fatto come “un’azione cinica, d’impunità e ipocrisia dei mezzi che detengono il potere”.

 

Durante l’incontro, nel quale sono state denunciate le aggressioni contro i colleghi della regione, i giornalisti cubani hanno ratificato il loro impegno di continuare ad usare la parola per difendere la verità.