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Operazione CORU: la saga

terrorista 35 anni dopo

 

17/06/11 - www.cubadebate.cu

 

L'infame inclusione di Cuba nella cosiddetta lista dei paesi che sponsorizzano il terrorismo internazionale è stata manipolata ed usata, per anni, come un pretesto per mantenere contro questo paese un gruppo di misure coercitive e punitive, tra queste il ​​genocida blocco economico, commerciale e finanziario, nonché i ricorrenti tentativi di isolamento politico e diplomatico ed  aggressioni di ogni genere.

 

In questi giorni, settori favorevoli a questa politica ostile la brandiscono per ostacolare ogni misura volta ad onorare i diritti costituzionali dei nordamericani a muoversi liberamente e viaggiare a Cuba.

 

Mentre ciò avviene, questo 15 di giugno si compiono 35 anni dell’ufficializzazione dell’ Operazione CORU, un'alleanza di gruppi terroristi anticubani per strutturare una escalation aggressiva contro le missioni diplomatiche e i funzionari di Cuba nello scenario della "guerra per le vie del mondo".

 

La CORU è stata fondata, in questa data, nel 1976 nella Repubblica Dominicana, a tale atto parteciparono rappresentanti di organizzazioni estremiste di Miami, tra queste Azione Cubana, il Movimento Nazionalista Cubano, la chiamata Brigata 2506, che raggruppava i mercenari sconfitti a Playa Giron, e membri di altri gruppi meno noti di terroristi.

 

Non mancarono Luis Posada Carriles, Orlando Bosch e l’agente CIA al servizio della Direzione de Intelligence del Cile, Michael Townley.

 

Il Movimento Nazionalista Cubano, i cui membri dal 1973 eseguivano contratti della DINA, incluso adempiere ad un impegno, allora in fase di esecuzione, contratto con i fascisti cileni: l'assassinio del dirigente politico cileno l’antifascista Orlando Letelier del Solar, che fu assassinato da un comando, con partecipazione cubana, il 21 settembre 1976 nel centro della capitale statunitense. In tale atto terroristico persero la vita Letelier, la giovane 26enne nordamericana Ronni Moffit 26 e in cui fu gravemente ferito suo marito, Michael. Una volta compiuta questa missione il MNC si integrò pienamente nelle azioni del CORU e  continuò nei compiti contrattati con l’Operazione Condor.

 

Quando il CORU fu creato, tutte le forniture materiali, logistiche, finanziarie, documentali e lo studio degli obiettivi da attaccare per iniziare ad operare erano pronti, fu un atto simbolico con sfumature politiche e mediatiche dei terroristi. Immediatamente cominciarono a funzionare nei paesi in vari continenti.

 

Il 1° luglio, il criminale Luis Posada Carriles collocò una bomba che esplose presso il Centro Culturale Costarica - Cuba, a San José, causando notevoli danni. Tra quella data e il 24 febbraio 1978, vi furono 143 atti di terrorismo compiuti con questo nome prima che mutasse ed assumesse, per rivendicare i suoi atti, la sigla Commandos Pedro Luis Boitel.  Tra questi, collocare bombe, l'invio di lettere-bomba che esplosero nelle mani di rappresentanti cubani e spagnoli, sequestrare diplomatici cubani, minacciare, architettare piani per far esplodere aerei di linea in volo, prima e dopo l’orrendo crimine commesso alle Barbados il 6 ottobre 1976 con l' attentato contro un aereo civile.

 

In sedici paesi, i terroristi della CORU realizzarono atti terroristici, i soli atti realizzati assommano a 143 in meno di due anni,  oltre a centinaia di piani, propositi e tentativi falliti. Più di una dozzina di piani  per abbattere aerei di Cuba e altri paesi come Spagna e Messico furono progettati da questi criminali.

 

Negli Stati Uniti, storico protettore di questi personaggi violenti, realizzarono 92 atti di terrore contro  interessi pubblici e privati ​​di questo paese.

 

Oggi il terrorista Luis Posada Carriles è trattato con condiscendenza dalle autorità statunitensi, che gli danno rifugio nel loro territorio, gli consentono di fare apologia della violenza e tollerano  che appaia in eventi pubblici in tutta libertà, dove invita a realizzare atti di puro fanatismo per abbattere la Rivoluzione cubana - il tutto invano - mentre i suoi mentori si appellano al terrorismo come falsa scusa per mantenere Cuba isolata.

 

Trentacinque anni dopo la saga dell’ Operazione CORU continua.