Ricardo Alarcón: “Il processo a  

 

Posada Carriles è stato una farsa”

 

 

 

11 aprile 2011 - www.granma.cu (ap)

 

 

 

Il presidente dell’Assemblea Nazionale di Cuba ha detto che il processo a Luis Posada Carriles è stato una farsa  una farsa ed ha giudicato la giudice Kathleeen Cardone per non aver permesso alla giuria di ascoltare le prove di colpevolezza dell’accusato.

 

Ricardo Alarcón ha detto, sabato 9,  in una comunicazione telefonica con la AP, che “è terminata la farsa squallida e vergognosa”  che era il processo del cubano Posada Carriles a El Paso, negli USA.

 

Alarcon ha spiegato che la giuria non ha avuto accesso  tutti gli elementi.

 

Il terrorista è stato dichiarato innocente venerdì 8, per le 11 accuse di spergiuro, ostruzione della giustizia e frode migratoria, presentate contro di lui.

 

“Ci sono cose che la giuria non può conoscere e la giuria non ha saputo che Posada Carriles è un evaso della giustizia... soprattutto quando la giudice proibisce che lo si dica in tribunale”, ha affermato Alarcón.

 

Alla giuria sono servite solo tre ore per deliberare, dopo 13 settimane di testimonianze  presentate nella maggioranza dei casi con ritardo. 

 

Alarcón ha detto anche che: “Il governo degli Stati Uniti ha usato tutti i trucchi per evitare che Posada sia giudicato come terrorista, cercando di presentarlo come un vecchietto, come un bugiardo, ma il governo degli Stati Uniti è bugiardo tanto quanto lui, che è un assassino ricercato da vari decenni”.

 

In un’intervista con il New York Times, Posada Carriles disse nel 1998 che aveva pianificato gli attacchi con esplosivi in Cuba, nel 1997, che provocarono un morto e 12 feriti; poi ritrattò.

 

Inoltre Posada è accusato dal Venezuela d’essere colpevole dell’esplosione di un aereo civile cubano  nel 1976 e causò 73 morti.

 

Il terrorista è entrato illegalmente negli Stati Uniti nel 2005 ed era stato accusato d’aver mentito durante le interviste dell’emigrazione a El Paso, su come era entrato nel paese.

 

Alarcón ha aggiunto che non crede che il termine del processo a Posada Carriles incida nell’appello dello statunitense  Alan Gross, di 61 anni, condannato recentemente a 15 anni di prigione in Cuba, per aver realizzato azioni contro l’indipendenza e l’integrità territoriale dello Stato.

 

“Sono fatti distinti, separati. Non accusiamo Gross d’essere un bugiardo, ma d’aver violato le leggi di Cuba e d’essere stato parte di un operativo permanente di Washington contro il nostro paese”, ha dichiarato ancora Ricardo Alarcón.