Stella Calloni: “La liberazione di Posada

 

Carriles, un messaggio sinistro...”

 

 

 

 

12 aprile 2011 - Moisés Pérez Mok  www.granma.cu

 

 

 

 

“La liberazione del terrorista internazionale Luis Posada Carriles da parte di un tribunale statunitense è un messaggio sinistro per Cuba, l’America Latina e il mondo”, ha avvertito la giornalista Stella Calloni.

 

“È ora di fermare la mano del crimine e della dittatura terrorista mondiale, i cui tentacoli crescono ogni giorno”, ha sottolineato la nota scrittrice in un messaggio al quale ha aderito il Club Argentino dei Giornalisti Amici di Cuba (CAPAC).

 

Il testo definisce vergognoso e illegale il processo eseguito a El Paso, in Texas, contro Posada  Carriles per presunte violazioni migratorie, quando si conosce la lista dei crimini atroci commessi da quest’uomo e dai gruppi terroristici di cui è membro, protetti dal governo degli Stati Uniti.

 

Dopo aver chiamato ad una mobilitazione internazionale di fronte alla vergognosa sentenza di un’inesistente giustizia, la Calloni ha avvisato che decisioni come questa lasciano la mano libera a Washington, per applicare il terrorismo di Stato a livello mondiale.

 

“I piani attuali, ha segnalato, sono simbolizzati dagli intereventi, le invasioni  e le occupazioni di paesi e dalle cospirazioni golpiste contro governi democraticamente eletti in Nuestra America”.

 

“Ed anche nella decisione d’imporre nuove dittature affini al potere egemonico, come stanno facendo in Nord Africa o hanno fatto in Honduras, con la protezione criminale di governanti che violano apertamente i diritti umani e sociali dei loro popoli. Tutto questo. ha scritto la vincitrice del Premio Latinoamericano di Giornalismo José Martí, mette in evidenza la gravità del momento che stiamo vivendo”.

 

Il messaggio di Stella Calloni esorta a cominciare un’azione di denuncia collettiva e ad inondare i mezzi d’informazione di note informative sui crimini che si commettono contro Cuba e contro i nostri popoli.

 

“Non solo per graffiare la muraglia della disinformazione che viene maneggiata dal potere mondiale come un’arma contro i popoli ma per romperla e abbatterla!

 

La verità necessita il suo spazio e lo dobbiamo ottenere già!

 

Dobbiamo disseppellire la parola e lo possiamo fare”, termina il testo di denuncia.